Approfondimenti

Quel “perturbante” del fine vita

marco garzonio - l'ambrosiano

Credo di capire come mai vengano disattese le indicazioni della Corte e non si legiferi sul “fine vita”; l’ambrosenza vederlo, grazie a destra e sovranisti, il Parlamento sta agendo il “fine vita” della democrazia, almeno nella forma pensata e realizzata dopo sconfitta del nazifascismo e affermazione di Repubblica e Costituzione. So di dire cose impegnative, ma la verità non deve far paura quando si parla di verità psicologica. La psiche è fatta di parti consce (pensieri, dati, decisioni) e inconsce, cioè le Ombre: quel che non vogliamo vedere ma c’è; buio e nero son dentro di noi prima che oscurità esterna. Voltarsi è la nostra cecità. Morte e tenebre ci son note, intime, familiari. La morte fa paura proprio in quanto evento naturale; si sa, c’è, un giorno ci toccherà. Parlare di “fine vita” insomma apre al “ritorno del rimosso” per dirla con il Freud del “perturbante”: qualcosa di familiare che se lasciato perdere presenta di suo o per mano d’altri il conto quando meno te l’aspetti. Personale è metafora del sociale. Vivere la Notte della Repubblica (la destra che vuol demolire Mattarella!) è reggere la contraddizione senza subirla, assumersi la responsabilità di gestirla: la democrazia ha potenzialità autodistruttive in sé, di autoeutanasia, ma possiede costitutivamente semi di vita, speranza, cambiamento, riscossa, rinascita. In tale spirito parliamo di “fine vita” senza timori, recuperiamo il coraggio di confrontarci, cercar soluzioni che aggreghino il più possibile e all’atto delle decisioni offrano il massimo di rispetto per chi non si riconosce nelle norme adottate e garanzie di scegliere da persone libere. È la laicità della res pubblica! Altrimenti è Stato etico: Dio, patria, famiglia; o doppia morale di quelli che predicano per gli altri “valori cristiani” e “Occidente” e a sé riservano l’etica prêt-à-porter. Parlare di “fine vita” è una sorta di pedagogia democratica. Ad esempio può suscitare nell’opinione pubblica domande su cosa significa che certa destra ha nel Dna un universo simbolico “mortifero”: ossa incrociate, teschi, pugnali, gladi, ma nega il “fine vita” e stigmatizza come nemico della civiltà chi ne parla. E poi il nero, il buio opposto della luce della conoscenza e della forza dell’eros che fa incontrare l’altro per quel che è, l’indistinto che può esser terreno di coltura di germi di contagio psichico: inocula paure di futuro, insicurezze, proiezioni su pericoli esterni nella nebulosità tra reale e presunzione. Ci sarà un motivo per cui destre e sovranisti sfuggano al “fine vita” ma esaltino le difficoltà della democrazia, la fan sembrare superflua, inutile; e come rimedio progettano un premierato che dovrebbe curarne le inefficienze senza valutare (o fingendo di non vedere) che se si accentra il potere in un uomo (o donna) solo/a al comando la democrazia finisce, muore. Parlar di “fine vita”, accogliendo la complessità che gli è propria, è vegliare sulla libertà, amarla per sé e per l’altro, interrogarsi con Isaia (quanto c’è bisogno oggi di profezia!) su «quanto resta della notte», sapere che «viene il mattino, poi anche la notte», e poi il mattino. È vivere.

  • Autore articolo
    Marco Garzonio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 01/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 01/12 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 01/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 01/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    In Cisgiordania situazione sempre più pericolosa, anche per gli attivisti

    Dopo l'aggressione a tre attivisti italiani in un villaggio vicino a Gerico, abbiamo intervistato Elena Castellani, attivista di Assopace Palestina, una delle organizzazioni di sostegno della missione in interposizione non violenta nei territori occupati, che ci spiega qual è il lavoro dei volontari e il contesto nel quale si trovano. “Gli attivisti internazionali di interposizione non violenta – spiega Elena Castellani - aiutano i palestinesi in vari modi, come la sorveglianza notturna o diurna, l'accompagnamento dei bambini, dei pastori, per cercare di evitare le aggressioni dei coloni, che sono praticamente quotidiane: i palestinesi vengono feriti, malmenati, a volte anche uccisi e quando va meno peggio, i coloni distruggono le proprietà, le case, ammazzano gli animali. I coloni vengono fiancheggiati dai militari israeliani che, invece, di proteggere gli aggrediti difendono i coloni, cioè gli aggressori”. L'intervista di Alessandro Principe.

    Clip - 01-12-2025

  • PlayStop

    La Fura dels Baus a Milano con un Amleto contemporaneo che lotta per l'ambiente

    La Fura dels Baus, celebre compagnia catalana, torna a Milano, alla Fabbrica del Vapore con la sua nuova creazione immersiva “SONS: SER O NO SER”, ispirata all’Amleto di William Shakespeare. L’opera sarà in scena fino al 14 dicembre 2025 in un allestimento site-specific che trasformerà completamente gli spazi della Fabbrica del Vapore, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale e coinvolgente fuori dagli schemi, che attraversa temi contemporanei, dall'ambiente ai conflitti. Lo ha spiegato Carlus Padrissa, direttore artistico della Fura dels Baus.

    Clip - 01-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 01/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 01-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 01/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 01-12-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 01/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Marina Fabbri intervistata da Barbara Sorrentini sul programma dedicato ai libri e ai premi letterari del Noir in Festival; la mostra "Ombra di tutti" alla Casa della Memoria dell'artista Patrizio Raso; la compagnia Dammacco/Balivo con "Spezzato è il cuore della bellezza" all'Elfo Puccini; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

    Cult - 01-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 01/12/2025

    Bye bye progressività fiscale. Il governo Meloni cerca di cancellare uno dei principi fondamentali della Costituzione repubblicana e antifascista e propone un ritorno “di fatto” alle regole proporzionali dello Statuto Albertino. «L’ultima legge di bilancio è un proliferare di tasse piatte», ha raccontato Roberto Seghetti, giornalista economico e politico, ospite di Pubblica e autore di «Le tasse sono utili. Dal sistema fiscale dipendono democrazia e qualità della vita» (Nutrimenti 2024).

    Pubblica - 01-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 01/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 01-12-2025

  • PlayStop

    KADER ABDOLAH - QUELLO CHE CERCHI STA CERCANDO TE

    KADER ABDOLAH - QUELLO CHE CERCHI STA CERCANDO TE - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 01-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 01/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 01-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 01/12/2025

    Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, Roberta Villa, giornalista scientifica, racconta la preoccupazione della comunità scientifica internazionale per il ritiro degli USA dalle politiche di eradicazione dell'infezione: i farmaci ci sono, manca la politica. Paolo Meli, Responsabile delle Case Alloggio di Bergamo Casa Raphael e Casa San Michele, è stato Presidente del CICA nazionale, ci racconta come 6 nuove diagnosi su 10 in Italia siano tardive, e ci racconta cosa sia il fast-treck per la prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV. Da Kiev, Sabato Angieri, analizza le aspettative ucraine per un accordo di pace. A Milano stasera all'Arci Bellezza si discute di Spazi sociali e cultura, ce lo racconta Carlo Testini responsabile disuguaglianze, diritti sociali e libertà – ARCI Nazionale

    Presto Presto – Interviste e analisi - 01-12-2025

Adesso in diretta