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Quattro anni fa il naufragio del Giglio

Quattro anni fa all’isola del Giglio naufragava la Costa Concordia. Nel disastro morirono 32 persone e il processo sulla vicenda è ancora in corso. In primo grado il comandante Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni. Della tragedia si è parlato tanto anche per la rimozione del relitto, rimasto a lungo davanti alla costa toscana.

“Di quella notte ricordo soprattutto i bambini che piangevano”, ci dice il sindaco Sergio Ortelli, che guidava il municipio anche nel 2012. “Credo che non dimenticherò gli occhi pieni di panico di chi era partito per una vacanza, per divertirsi su una nave da crociera”. Anche quest’anno le commemorazioni sull’isola culminano in una fiaccolata all’ora del naufragio, poco prima delle dieci di sera.

Ascolta il sindaco Sergio Ortelli

Sergio Ortelli

I familiari delle vittime aspettano il verdetto definitivo della magistratura. Cesare Bulgheroni fa parte di una rete di avvocati che difende un centinaio di sopravvissuti al disastro. “Chiediamo non tanto che sia aumentata la pena di Schettino – ci spiega – ma che la sentenza cambi per quanto riguarda i risarcimenti. Dal punto di vista penale abbiamo sempre pensato che il fatto sia attribuibile al comandante, ma le condizioni per cui ha sbagliato sono state create dall’ambiente aziendale”. Secondo il legale, Costa Crociere non ha controllato che Schettino fosse nelle condizioni di poter lavorare correttamente.

“Crediamo che entro fine estate si potrà avere la sentenza di secondo grado”, dice Bulgheroni. “Ancora però non sappiamo se la corte d’appello di Firenze abbia preso in carico il procedimento”. L’avvocato parla di “rimozione psicologica” a proposito del modo in cui familiari e sopravvissuti hanno vissuto questi anni: “Cercano di dimenticare, ma la ferita è aperta”.

Ascolta l’avvocato Cesare Bulgheroni

Cesare Bulgheroni

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    Andrea Monti
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    1) 25 novembre, quando lo stupro è un’arma di guerra. Nel Sudan sconvolto dalla più grave crisi umanitaria al mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di violenza di genere. (Stefano Piziali - Cesvi) 2) Ucraina, mentre i negoziati per un accordo tra Mosca e Kiev continuano, il piano per la pace Statunitense spacca l’amministrazione americana. (Roberto Festa) 3) La peggiore crisi economica mai registrata. L’occupazione israeliana in Cisgiordania e la distruzione e Gaza hanno provocato un crollo senza precedenti nell’economia palestinese, riportando il paese indietro di decenni. (Allegra Pacheco - West Bank Protection Consortium) 4) “A Dankirque non si vive, si sopravvive”. Sulle coste francesi la situazione umanitaria delle persone migranti peggiora giorno dopo giorno e lo stato non si assume le sue responsabilità. (Veronica Gennari) 5)Lo scandalo di pedofilia che ha sconvolto il vescovo di Cadice è un caso senza precedenti nella chiesa spagnola. (Giulia Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. Dopo 52 anni, la nazionale di calcio di Haiti si qualifica per i mondiali. Un risultato storico e prezioso per un paese distrutto dalla violenza. (Luca Parena)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    È appena uscito “Trovarsi soli all’improvviso”, il nuovo album del musicista e produttore milanese Marco Giudici, oggi ospite di Volume. “Volevo fare dalla musica ambient, come atto terapeutico per me stesso… ma poi si è trasformata in qualcos’altro”, racconta il cantautore sulla genesi dei brani. Il disco, che per il titolo trae ispirazione da una poesia scritta dal nonno dell'artista, è un racconto intimo e delicato che parla di solitudine, fragilità e distacco, ma anche del coraggio di andare avanti e di cambiare, lasciando indietro alcune parti di sé. L'intervista e il MiniLive di Marco Giudici.

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    Le iniziative del 25 novembre e DonneXstrada che di violenza di genere, parla tutto l'anno. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Le comedians contro la violenza sulle donne al Teatro Lirico di Milano

    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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