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    psicoradio di mar 01/06/21

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    La città del disordine..Il musicista Nicola Manzan è noto soprattutto per il progetto Bologna Violenta; adesso, nel suo ultimo album La città del disordine racconta in musica le storie di otto persone che furono ricoverate nell’ex-manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia.....Isabella, ossessionata dalla scrittura e convinta di essersi sposata di nascosto con un medico; Arcangelo, venditore di cappelli con intense crisi mistiche; Adele, tredicenne, certa di aver visto la madonna in un ginepro; Arturo, caduto in depressione in seguito a un brutto scherzo dei suoi "amici"… Sono alcune delle tragiche vite scelte da Manzan per il disco, nato dalla collaborazione con il Museo della Storia della Psichiatria di Reggio Emilia....."Inizialmente la necessità era quella di fare un'audioguida per il museo", ci racconta Manzan. "L'idea di Giorgia Cantoni, Responsabile della Comunicazione, è stata quella di ampliare il progetto e fare un disco partendo dalle cartelle cliniche che mi sarebbero state fornite e poi da questo ricavare un' audioguida". Di solito la sua musica molto è molto più estrema e sperimentale; le sonorità con le quali ha composto La città del disordine sono invece più vicine a quelle dei suoi studi classici. In accordo con la direzione del Museo della Psichiatria ha scelto infatti di esprimere soprattutto il lato umano di questi internati, rispetto alla violenza della reclusione forzata.....Per riuscirci, ha dovuto approfondire lo studio di ciascun caso: "Ho cercato di capire la storia che c'era dietro a ogni personaggio e di raccontarla in musica, anche attraverso dettagli che magari conosco solo io. Nella storia di Adele, per esempio, ho usato un pianoforte giocattolo per dare il senso dell'infanzia, oppure ho cercato di sottolineare lei che corre per i prati con l'amica mentre il padre le sgrida. Quindi, da un lato c'è stato il tentativo di caratterizzare ogni persona creando un tema apposito, dall'altro la mia intenzione era quella di creare ambienti sonori che potessero rendere giustizia alle loro storie".....Manzan ci racconta che non aveva mai avuto esperienza diretta con i temi della salute mentale; dover studiare le cartelle cliniche gli ha fornito un'idea molto più reale dei malati e della vita nei manicomi, trasformando quella sicuramente più superficiale che aveva in precedenza....."Certe storie vanno raccontate perché altrimenti vengono dimenticate o insabbiate, come per la vicenda della Uno Bianca; mi piace pensare che con la mia musica possa raccontare a chi viene ai miei concerti o compra i miei dischi storie che altrimenti non avrebbe conosciuto. Avere l'opportunità di fare un disco che racconta com'erano gli ospedali psichiatrici è stato importante: sono testimonianze che fanno riflettere e che possono cambiare anche la visione che si ha della propria vita".

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    Violenza stradale, numeri un po' in calo. Il rimedio: l’educazione e diminuire la velocità

    L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.

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    Pubblica di mercoledì 17/12/2025

    Nubi sull'università italiana: si moltiplicano le adesioni alle università private telematiche, mentre alle statali il governo Meloni taglia i fondi. Ospite l'economista Gianfranco Viesti. E poi, il caso Raiplay Sound, la censura nei confronti di un podcast – prima autorizzato e poi annullato - sulla storia di Margherita Cagol, una delle fondatrici delle Brigate rosse. A Pubblica Nicola Attadio, uno degli autori insieme al giornalista Paolo Morando e al musicista Matteo Portelli.

    Pubblica - 17-12-2025

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    A come Atlante di mercoledì 17/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 17-12-2025

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    Note dell’autore di mercoledì 17/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

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    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 17/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

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    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 17/12/2025

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