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    Memos |

    La vandea lepenista e l’argine centrista di Macron

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Memos ha ospitato oggi il politologo francese Yves Meny per commentare i risultati del primo turno delle presidenziali francesi. ..«La cosa più importante da notare – dice Meny – è che i principali partiti di governo sono stati cacciati via». Meny si riferisce alla sconfitta sonora del candidato del partito socialista Benoit Hamon, che ha raccolto il 6,3% dei voti, e al candidato repubblicano, erede della tradizione gollista, Francois Fillon, rimasto fuori dal ballottaggio con il 19,9% dei voti. Il politologo francese è ottimista sull’esito del ballottaggio, si dice convinto che a vincerlo sarà Macron «per un incrocio di talento e di fortuna». Meny affida a Macron il ruolo di «rinnovatore a fondo del sistema politico e partitico francese ingessato da anni. E’ un giovane leader – racconta il politologo - capace di portare aria fresca. Speriamo bene, penso che tra quindici giorni sarà eletto nuovo presidente». Una speranza che sembra fondata sulla tenuta, come nel 2002, del “fronte repubblicano”. Ma quel fronte oggi appare più liquido rispetto a quindici anni fa, quando Chirac fece il pieno dei voti (82,21%) nello scontro con Jean-Marie Le Pen. Ma per Meny la vittoria al ballottaggio resta altamente probabile. «Il movimento di Marine Le Pen – sostiene Meny – si è in un certo senso banalizzato, fa parte del paesaggio. Secondo me la vittoria di Macron è quasi certa, anche se non con i margini che Chirac ottenne nel 2002. Penso che tutti abbiamo tratto la lezione di allora. Chirac allora non fu capace di integrare quella grande maggioranza di francesi che avevano rifiutato il Front National. Macron, invece, ha capito la lezione e tutto il suo movimento è basato sull’idea di tenere insieme sia la destra che la sinistra». Ma il “rinnovatore” Macron non sembra in grado di rispondere a quelle richieste di cambiamento nelle politiche economiche e sociali (leggi austerità) che arrivano da buona parte dell’elettorato di sinistra e del partito socialista. Meny non è convinto e lo spiega in questo modo. «Macron – dice il politologo francese – è un tipico socialdemocratico, intelligente, brillante. Per la prima volta abbiamo un presidente che si affida ad un doppio liberalismo. E’ senz’altro più liberista nel campo economico e sociale rispetto ad Hollande o al partito socialista. Macron, però, ha anche un lato socialdemocratico. Per esempio: ha proposto di estendere la protezione dei sussidi di disoccupazione anche agli agricoltori e agli artigiani». A Memos è stato ospite oggi anche il politologo Maurizio Viroli. Viroli ha ragionato su alcune parole chiave pronunciate nei discorsi di ieri di Macron e Le Pen. Entrambi ieri hanno parlato di protezione, sicurezza. Macron di patria e patriottismo. Anche Le Pen ha usato il riferimento alla patria, ma coniugandola – dice Viroli – ad un’idea di nazionalismo.

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    Poveri ma belli di venerdì 05/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Fratellanza e spiritualità, dall’Italia alla Nigeria: Wayloz racconta "We All Suffer"

    È da poco uscito il secondo EP di Wayloz, artista italo-nigeriano che oggi è passato a trovarci a Volume per suonare alcuni brani. “Mentre nel precedente ep ho voluto catturare l’essenza di ciò che ero io con la chitarra in mano, qui c’è molto più spazio per gli arrangiamenti e per altri strumenti musicali”, spiega Wayloz. Tra folk primitivo, altrock, blues e suoni dell’Africa tribale, il disco è un viaggio tra atmosfere desertiche e rurali, che esplora il rapporto con la natura ma non solo: il titolo “We All Suffer” è più che altro un invito a riconoscere una condizione che è di tutti e a “trovare solidarietà e fratellanza con le altre persone”. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Wayloz

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    Vieni con me di venerdì 05/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Da Cortina a Milano in 12 giorni errando per antiche vie

    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenze ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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    Volume di venerdì 05/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

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    Musica leggerissima di venerdì 05/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Considera l’armadillo di venerdì 05/12/2025

    Considera l'armadillo di venerdì 5 dicembre 2025 con Gessica Zorn, coordinatrice campagne di @Animal Equality Italia per parlarci dell'appuntamento di sabato 6 dicembre a Milano per la Giornata Internazionale dei Diritti degli Animali e anche @Rete dei Santuari degli animali liberi, ma anche @Sabrina Giannini che anticipa i contenuti della prossima puntata di @Indovina chi viene a cena e facciamo gli auguri ai 10 anni di @fattoria Capre e Cavoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

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