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    Forza femminile dall’Albania alla Cina

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    Festeggiamo l’avvicinarsi dell’8 marzo raccontando due storie di donne forti, ambientate in mondi opposti tra loro Una donna fuggita da un matrimonio combinato e donne che vivono (comandando) in una società dove il matrimonio non è mai esistito. Lyreta Katiai, è una giovane donna albanese fuggita in Italia, che ha avuto la forza di opporsi ad un matrimonio combinato, a un padre violento, e a sfuggire alla tratta delle donne...“Il matrimonio combinato era fatto per la massa; non per me, non ero nato per questo tipo di vita ero nata per studiare. E’ una cosa che non ho accettato e non accetterò mai.” spiega Lyreta, che in questa intervista racconta la sua rivincita: “A volte uno è con le spalle messe al muro e deve fare una scelta tra morire e vivere, io ho scelto di vivere."....La seconda storia ci porta dall’altra parte del mondo, dove incontriamo i Moso. E’ una società matrilineare di circa 45.000 persone che vive alle pendici dell’Himalaya. Tra i Moso non esiste il matrimonio, non esiste violenza sessuale, e la gelosia è un sentimento considerato distruttivo e un po’ ridicolo...Ci ha parlato dei Moso l’antropologa Francesca Rosati Freeman, che li ha studiati ed ha girato il documentario “Nel nome della madre”...“E’ una società senza violenza perché i Moso hanno sempre evitato ogni forma di conflitto, sia con la pratica del consenso che escludendo il matrimonio, che è considerato una forma di attacco al matriclan. Non esistono lo strupro, il femminicidio e la violenza sui minori. Gli anziani non vengono abbandonati a se stessi, perché continuano a vivere nella famiglia di origine, assieme a tutti i figli e le figlie”...Alcuni brani tratti dal libro “Il regno della donna”, del medico scrittore argentino Ricardo Coler che qualche anno fa ha visitato questa comunità, ci raccontano la particolarità di questa comunità dove la donna è sempre centrale...“Conoscere i loro costumi ha messo sotto scacco quello che fino ad allora era stato per me l’ordine naturale delle cose.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

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    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi di Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

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    Musica leggerissima di martedì 09/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Considera l’armadillo di martedì 09/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

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