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    Farmaci e una cintura magica contro il dolore di essere lontani

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    Psichiatria culturale e etnopsichiatria Curare persone che vengono da altre culture ci insegna a relativizzare le nostre conoscenze, ad uscire dall’onnipotenza del pensiero occidentale. Non siamo soli al mondo, l’etnocentrismo è un atto di superbia.”..Roberto Maisto...Questa settimana Psicoradio intervista Roberto Maisto e Maria Nolet, due psichiatri dell’AUSL di Bologna che da tempo si occupano delle cure psichiche dei migranti che arrivano in Italia, lavorando in una equipe che prevede un antropologo, uno psichiatra, uno psicologo e un mediatore linguistico/culturale. Il problema, commenta la dottoressa, è che noi psichiatri dobbiamo riuscire a rispettare sempre pienamente la cultura dell’altro. E come esempio ci racconta la storia del ragazzo di 18 anni che aveva in cura e della sua “cintura magica”..... ....“Questo ragazzo portava un amuleto di protezione - una cintura “magica”- che era stato fatto dal nonno per la madre, quando la madre lo aveva partorito. Evidentemente questo amuleto non era sufficiente contro le angosce che il ragazzo stava subendo in quel periodo e quindi lui utilizzava il suo amuleto ma anche le altre cure. Nel suo pensiero era assolutamente fiducioso nella protezione dell’ amuleto; però sapeva anche che sarebbe stato preso in giro dai compagni di appartamento per questa sua credenza.”..Nell’intervista si parla della differenza tra psichiatria transculturale ed etnopsichiatria. Per Psichiatria transculturale, dice la la dottoressa Nolet, “s’intende una psichiatria che deve approcciarsi alla cultura della persona che viene in cura; la cultura dell’altro può essere molto distante dalla nostra, e quindi si deve avere attenzione all’elemento culturale come elemento di comprensione delle motivazioni e del pensiero dell’altra persona. Invece l’etnopsichiatria e l’etnopsicologia prevedono che si utilizzino dispositivi specifici per curare le persone che provengono da un’altra cultura.”..Cosa fanno gli etnopsichiatri quando entrano in contatto con i migranti? Per Roberto Maisto “bisogna cercare di capire qual è il problema: se si tratta di un ostacolo linguistico, un ostacolo culturale, un ostacolo psicopatologico, un ostacolo che viene da un problema di tipo sociale, e così via. Quindi occorre fare insieme una sorta di analisi della situazione e di comprensione di qual è il disagio dell’altro...Secondo Nolet, con le ultime ondate migratorie “la sofferenza è frutto anche dei traumi subiti durante il percorso; è qualcosa di molto diverso rispetto al semplice sradicamento che deriva da un tipo di immigrazione “tradizionale” più strutturata.”

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    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 11/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

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    Esteri di giovedì 11/12/2025

    1) People help the People. Mentre a Gaza i palestinesi lottano con la tempesta Byron, in Israele un gruppo di famiglie prova a tendere una mano. (Ayelet Lerman - Gaza Support Network) 2) Gli scomparsi della Siria. Nel paese che prova a guardare avanti, centinaia di famiglie stanno ancora cercando i propri cari spariti nel buco nero della dittatura. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti, sulla guerra in Ucraina Trump non vuole perdere tempo, né con Zelensky né con gli europei. Ma nemmeno tra i repubblicani sono tutti convinti della sua dottrina. (Roberto Festa) 4) Dopo 12 anni, il Portogallo torna in piazza con il primo sciopero generale dai tempi delle Troika. Tre milioni di persone in strada contro una riforma che rende il lavoro più precario. (Goffredo Adinolfi - univ. Lisbona) 5) Il primo social media ban del mondo. In Australia milioni di bambini e ragazzi under 16 non possono più creare un account sui social network. (Stefano Girola) 6) World Music. Dal Portogallo Lina, l’artista di Porto che fa rivivere il fado. (Marcello Lorrai)

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    L'Orizzonte di giovedì 11/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Poveri ma belli di giovedì 11/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Con Albalisa Azzariti, le Stelle di Natale e il Vischio. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Volume di giovedì 11/12/2025

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