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    Eurexit 3, uscire dall’austerità senza spaccare l’euro. Intervista con Barbara Spinelli e Stefano Sylos Labini.

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Proposte respinte, controproposte avanzate e bocciate, nuove proposte offerte come ultima chance prima di un presunto baratro. E' una partita politica complessa quella che si sta giocando tra Atene e Bruxelles, passando per Berlino e Francoforte. Da oggi il secondo piano di aiuti della Troika (Commissione europea, Bce, Fmi) alla Grecia non esiste più. E' scaduto ieri 30 giugno, non è stato rinnovato, così come il governo greco ha lasciato scadere – senza pagarla - la rata del prestito ottenuto dal Fmi. Esisterà un terzo piano di aiuti alla Grecia da parte delle istituzioni internazionali? Sarà solo un piano europeo, senza il Fmi, come vorrebbe il governo Tsipras (attraverso il fondo salva-stati, Esm)? Il governo tedesco vuole aspettare il referendum di domenica prossima in Grecia prima di compiere qualunque nuovo passo verso Atene: la cancelliera Merkel spera che l'esito referendario spazzi via il governo Tsipras. Secondo i calcoli della cancelleria di Berlino, senza Syriza al governo in Grecia sarà più facile trattare con Atene. Un azzardo che trova consenziente anche il presidente francese Hollande. Cosa si sta giocando la leadership europea di oggi (Merkel e Hollande, insieme a Draghi e Juncker) attorno alla “scommessa greca”? «Secondo me – racconta a Memos Barbara Spinelli, europarlamentare della Sinistra Unitaria – si stanno giocando il futuro democratico dell'Unione europea. E' un momento democratico dell'Unione, un momento introdotto da Tsipras, fondamentale per l'Unione perchè può mettere fine a quella che sembra un'incompatibilità fra l'Unione europea e la vita democratica dei paesi membri». Ospite a Memos oggi anche Stefano Sylos Labini, ricercatore all'Enea, coautore di un libro-proposta dal titolo: “Per una moneta fiscale gratuita. Come uscire dall'austerità senza spaccare l'euro”.

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    Un'estate senza social nell'Italia arcaica

    Un'estate in un paese delle Sicilia, oggi ma come se fosse negli anni’70. Nico (Marco Fiore), il bambino protagonista di “Gioia Mia” arriva dal nord Italia e viene affidato tutta l’estate all’anziana zia Gela (Aurora Quattrocchi). Niente connessioni, quindi niente social, internet e streaming: come si passa il tempo se scomparissero le abitudini di questo secolo? Margherita Spampinato, alla sua prima regia dopo anni da segretaria di edizione, tra gli altri a Marco Bellocchio, Pupi Avati, Sergio Castellitto e Leonardo Pieraccioni, costruisce una storia semplice per fare emergere la noia, il tempo che passa e le relazioni sociali. “Ho subito la fascinazione dei miei ricordi d’infanzia e l’osservazione di mio figlio che ha l’età del protagonista", spiega Margherita Spampinato: "Quindi ho messo a confronto un undicenne super tecnologico con il mondo antico della zia: un mondo razionale, con uno arcaico in cui si pensa che esistano gli spiriti". L'intervista di Barbara Sorrentini a Cult.

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    37e2 di venerdì 19/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

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    Note dell’autore di venerdì 19/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

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    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

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