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Per il governo, la responsabilità degli scontri a Torino è tutta della sinistra

Scontri a torino

Per il governo la responsabilità degli incidenti avvenuti a Torino e delle proteste degli studenti è tutta della sinistra. Questo è lo schema utilizzato oggi da quasi tutti i ministri, Meloni e Salvini in testa. Puntano il dito contro i partiti dell’opposizione colpevoli secondo loro di fomentare gli incidenti. Elly Schlein già nel primo pomeriggio esprimeva solidarietà ai quindici poliziotti portati in ospedale dopo lo scoppio di un petardo urticante, ma Giorgia Meloni sembra far finta di niente, perché la linea è quella di dare la colpa di questo clima all’opposizione, in particolare al Partito democratico, per far paura all’elettorato e guadagnarci un po’ di voti nei prossimi giorni, a cominciare dall’Emilia Romagna. “Estremismo rosso di sinistra, pericolo per la democrazia”, dice il ministro Ciriani, “zecche rosse”, ripete di nuovo Salvini, Meloni insinua che la sinistra con ambiguità protegga e giustifichi gli incidenti. Serve a fare paura, eppure è stata Elly Schlein ieri sera a svelare la strategia della presidente del Consiglio. Ha infatti rivelato di averla cercata al telefono in mattinata, per chiederle perché da una settimana le attribuisce “cose che non ho mai detto o fatto, racconta la segretaria del Pd, dalla partecipazioni a cortei a posizioni sulla nomina di Fitto mai prese”. “Meloni, aggiunge la segretaria del Pd, non ha risposto al telefono, ho capito subito anche il motivo, perché poco dopo nel comizio a Perugia doveva dire che io non rispondo”. È infatti questa lo schema della destra in questo periodo, accusare gli altri di tutto quello che accade, allontanando le proprie responsabilità, a cominciare dalla manovra economica, di cui meno si parla e meglio è.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
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    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

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