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Parigi ecologica: incentivi e riduzioni per mezzi pubblici e bici

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La sindaca Anne Hidalgo ci teneva e lo aveva annunciato già a inizio anno: da settembre tutti i bambini tra i 4 e gli 11 anni e i giovani con handicap di meno di 20 anni residenti a Parigi potranno usare gratuitamente i mezzi pubblici. E tutti gli studenti delle scuole secondarie residenti in città avranno dirittoa una riduzione del 50% del loro abbonamento, così come chi ha meno di 27 anni e sta seguendo una formazione.

La proposta è stata sottoposta in questi giorni all’approvazione del Consiglio di Parigi che sarà chiamato a rimborsare in tutto o in parte all’azienda regionale dei trasporti circa 200.000 abbonamenti, entro due mesi dall’emissione. La sindaca propone anche di offrire a tutti i ragazzi che hanno tra i 14 e i 18 anni un abbonamento al bike sharing meccanico, per spingerli ad usare di più la bici.È un risparmio considerevole per le famiglie, se si pensa che un abbonamento ai mezzi costa 350€ l’anno ai giovani parigini. Quello al Velib è sicuramente più economico, meno di 30 € il pass annuale per chi ha meno di 27 anni e non usa le bici elettriche. In tutto, il comune prevede di spendere circa 50 milioni di euro ma ha anche richiesto uno studio a partire da settembre, per verificare i costi reali della misura.

E mentre la capitale pensa ad incentivare i giovani ad usare i mezzi pubblici, il governo francese cerca di promuovere il trasporto alternativo all’auto individuale. Oggi, infatti, è passata in prima lettura alla Camera una proposta di legge intitolata bonus trasporti sostenibili. Una legge che permetterà ai datori dilavoro di rimborsare fino a 400 € l’anno, esentasse, ai dipendenti che si impegnano a usare la bici o il carpooling per andare in ufficio. Il testo prevede che il bonus possa essere erogato anche sotto forma di ticket e che la problematica del trasporto casa-lavoro venga discussa ogni anno nel quadro delle negoziazioni aziendali. Il governo si riserva la possibilità di rendere il bonus obbligatorio se tra un anno emezzo il dispositivo non sarà diventato parte integrante delle buone politiche aziendali in Francia.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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