Approfondimenti

Parchman Prison Prayer: quando le canzoni nascevano nelle prigioni

L’importanza di Alan Lomax, straordinaria figura di etnomusicologo, è legata all’eccezionale patrimonio di testimonianze sonore che mise insieme nel corso della sua vita, documentando le più varie forme di musica popolare – negli Stati Uniti ma per esempio anche in Italia – con quelle che l’etnomusicologia chiama “registrazioni sul campo”, cioè realizzate fuori dagli studi di incisione, con il registratore a seguire le musiche nel loro habitat naturale. Ma “sul campo”
in senso letterale furono le registrazioni effettuate da Lomax nel 1947-48 nel corso delle sue visite al penitenziario di stato del Mississippi, un grande carcere-fattoria noto come
Parchman Farm: oltre a brani blues e spiritual, Lomax registrò i canti di lavoro dei detenuti neri, impegnati a spaccare legna o a raccogliere cotone in una dimensione di lavoro forzato non così diversa e per certi versi anche peggiore rispetto alla schiavitù dei loro progenitori. Le
registrazioni si tradussero in un Lp pubblicato nel ‘58 col titolo Negro Prison Songs, poi nel ‘97 in due Cd della Alan Lomax Collection, intitolati Prison Songs, e nel 2014 in
un’altra pubblicazione in due Cd, Parchman Farm: Photographs and Field Recordings, con registrazioni anche da una successiva visita di Lomax del ‘59 e corredo fotografico. Nel febbraio 2023 a Parchman Farm si è recato Ian Brennan, produttore americano specializzato nella
documentazione di musiche ai margini, a rischio di estinzione, o in situazioni limite: nel 2016 l’album che ha realizzato con registrazioni di detenuti di un carcere del Malawi, uno dei paesi più poveri del mondo, ha vinto un Grammy Award come migliore album di world music, primo
Grammy Award nella storia del Malawi. Malgrado il suo curriculum, Brennan ha dovuto aspettare tre anni per avere l’autorizzazione ad effettuare registrazioni a Parchman Farm, e il permesso – Brennan vive a Venezia – gli è arrivato con solo una settimana di anticipo sul momento che
gli veniva concesso. Lomax ebbe tempo, e poté scattare delle fotografie, ma dalla sua epoca ad oggi le possibilità per un lavoro come il suo in questo carcere di massima sicurezza sono solo peggiorate: Brennan ha avuto solo poche ore, e non ha potuto fotografare o filmare, cosa che
non gli era stata invece negata nello spaventoso carcere del Malawi. Gli Stati Uniti hanno il record mondiale di detenuti, sia in numero assoluto, oltre 2 milioni, sia in proporzione alla
popolazione; fra gli stati della confederazione il Mississippi è al secondo posto come percentuale di carcerazione. Fondato nel 1901, il più antico del Mississippi, il carcere di
Parchman, con detenuti e detenute, esibisce uno dei più alti tassi di mortalità di tutti i penitenziari degli Stati Uniti: in anni recenti il rapper Jay-Z ha promosso una class action per
denunciare le tremende condizioni di detenzione e la spaventosa incidenza dei decessi e degli omicidi nella prigione di Parchman. Parchman è profondo sud, e non lontano c’è il luogo in cui nel ‘55 fu seviziato fino a ucciderlo l’adolescente afroamericano Emmett Till, un crimine razzista che suscitò un’ondata di orrore. Parchman ha avuto tra i suoi ospiti musicisti illustri come Son House, Bukka White, Mose Allison, e anche il padre di Elvis Presley. Brennan ha
potuto registrare durante un rito religioso della domenica mattina a cui il cappellano aveva convocato diversi detenuti che cantano durante le funzioni: inizialmente riluttanti, i
detenuti si sono poi prestati a cantare a cappella, individualmente, davanti al microfono, fino ad uno spontaneo, liberatorio brano finale collettivo in cui hanno anche utilizzato al volo gli strumenti a disposizione nella cappella: fatto non di poco conto, alla registrazione hanno
partecipato assieme neri e bianchi, che di solito seguono separatamente le funzioni religiose, per via delle forti tensioni razziali fra i detenuti. I brani – brevi, salvo quello conclusivo, ma toccanti – si possono adesso ascoltare in Parchman Prison Prayer. Some Mississippi Sunday Morning, un album pubblicato dalla Glitterbeat (tutti i guadagni derivanti dall’album
saranno devoluti ai Mississippi Department of Correction Chaplain Services). Per Lomax le registrazioni effettuate a Parchman furono un modo di mostrare le durissime condizioni di detenzione e sfruttamento inflitte nel carcere, ma anche l’umanità dei detenuti, rivelata dalla bellezza dei loro canti. Da allora le condizioni di vita dei reclusi a Parchman non hanno fatto grandi passi avanti, forse il contrario, e anche oggi le voci e i canti dei detenuti di
Parchman ci ricordano che dietro al filo spinato che li separa dal mondo ci sono degli esseri umani. “C’è potere, nel nome di Gesù, per spezzare ogni catena”, dice Break Every Chain, un gospel noto nell’interpretazione di Tasha Cobbs, che lo ha portato al successo dieci anni fa: ma sentirlo cantare da un detenuto di un carcere di massima sicurezza del profondo sud degli Stati Uniti fa tutto un altro effetto.

  • Autore articolo
    Marcello Lorrai
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 25/12 08:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 25-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 25/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 25-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 11:33

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Fuori di cella 25/12/2025 - ore 10:00

    Anche quest’anno torna la storica trasmissione di Radio Popolare dedicata agli auguri di buon Natale e buon anno ai parenti e agli amici, ospiti nelle patrie galere. Alcuni collaboratori/amici di Radio Popolare, che lavorano in alcune carceri italiane, hanno registrato gli auguri che alcuni detenuti, impossibilitati a telefonare in diretta, hanno inviato a parenti ed amici: le voci da Bollate, Rebibbia e Lodi. E poi Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, conduttori a Radio Popolare di Jailhouse Rock, gli operatori della Coop. Articolo 3 del Carcere di Bollate e Andrea Ferrari del Circolo Arci Ghezzi di Lodi fanno i loro auguri all’universo penitenziario italiano per il 2026.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 25/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 25-12-2025

  • PlayStop

    Pop Music di giovedì 25/12/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 24-12-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 24/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 24/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 24-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-12-2025

Adesso in diretta