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Archiviata l’inchiesta su SeaWatch e Open Arms

Ong SeaWatch

È stata archiviata l’inchiesta sulle Ong accusate di legami coi trafficanti: per i magistrati di Palermo non c’è stato nessun favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e non c’è nessuna prova di connivenza tra le Ong SeaWatch e Pro Activa Open Arms e i trafficanti libici.

L’inchiesta si riferiva a due diversi procedimenti penali: uno avviato a maggio del 2017 dopo un salvataggio della nave Golfo Azzurro della ong Pro Activa; l’altro sulla base di ipotesi di incongruenze nel comportamento della Sea Watch nel soccorso portato a un’imbarcazione in avaria nell’aprile 2017

Abbiamo intervistato Giorgia Linardi della Ong SeaWatch.

L’indagine è stata archiviata sia per SeaWatch che per Pro Activa Open Arms. Ve lo aspettavate?

In realtà, paradossalmente no, perché non ci è mai stata data alcuna notifica rispetto all’apertura di un’indagine nei nostri confronti, credo ormai più di un anno fa. Si sapeva che la Procura di Palermo stesse facendo delle indagini sulle Ong, ma non è mai stato chiaro quali fossero queste Ong e quale fosse esattamente la natura delle indagini. In realtà a noi è giunta come una buona notizia, ma rispetto a un fatto di cui non eravamo mai stati informati. Questo fa anche capire come vengono gestite queste indagini. Sicuramente è positivo vedere che, nonostante la guerra mediatica e politica che si sta facendo contro le Ong che prestano soccorso in mare, la Giustizia e il diritto riescano a dimostrare che non vi sia alcuna connessone tra le Ong e il traffico illecito di migranti. Noi siamo molto sereni e tranquilli perchè non abbiamo dubbi rispetto a quello che facciamo. Sappiamo benissimo qual è il quadro legale di riferimento che mettiamo in pratica durante le nostre operazioni. Questo è stato messo in dubbio nell’ultimo anno e mezzo, però ad oggi, nonostante tutto e nonostante la battaglia mediatica e l’odio che sta dilagando nei confronti delle Ong e del loro lavoro, non si riesce a dimostrare in alcun modo che le Ong stiano effettivamente facendo nulla di male. Anzi, l’ordinanza di archiviazione della Procura di Palermo è un manifesto che parla molto chiaro e spiega come in realtà la modalità di operare, nel caso specifico di Open Arms e di SeaWatch, non fosse altro che quella necessaria per ottemperare alle leggi che si applicano al soccorso in mare, quindi va a ribadire quello che noi tentiamo di spiegare da tempo. E ovviamente ci fa piacere che sia la Giustizia italiana stessa a riconoscere questo aspetto. E non è la prima volta: siamo già a diverse pronunce della Giustizia italiana in merito alla legittimità e legalità dell’operato delle Ong, e mi riferisco al caso Open Arms – al sequestro della nave Open Arms – e alle pronunce del Gip di Catania e di Ragusa per ben due volte.

Ong SeaWatch
Foto dal profilo FB di SeaWatch https://www.facebook.com/seawatchprojekt/
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    Greenwich Village, anni ‘60: un tuffo nel passato con Elijah Wald

    Questa settimana Elijah Wald è in Italia per portare sul palco, tra Milano, Torino e Piacenza, le sue storie su Bob Dylan e il Greenwich Village di New York. Chitarrista folk blues ma anche narratore e giornalista musicale, attraverso canzoni e racconti Wald ripercorre nel suo spettacolo il cammino di Dylan e dei tanti personaggi di quel periodo irripetibile. Da Woody Guthrie a Pete Seeger, da Eric Von Schmidt a Dave Van Ronk - quest’ultimo anche protagonista del film dei fratelli Coen “A proposito di Davis” e realizzato partendo proprio dal memoir scritto da Wald. Oggi Elijah è venuto a trovarci a Radio Popolare per raccontarci la sua storia e suonarci alcuni brani tra Mississippi John Hurt, Paul Clayton e Victor Jara. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Elijah Wald.

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    Una mostra fotografica ripercorre i 50 anni di Radio Popolare. Dal 14 dicembre a Milano

    Domenica 14 dicembre alle ore 10, presso la Sala Cisterne della Fabbrica del Vapore, a Milano, inaugura la mostra "50 e 50. La mostra. Radio Popolare 1975 - 2025", una delle prime iniziative organizzate per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione di Radio Popolare. La mostra racconta i cinque decenni "di onda" attraverso venti storie realizzate dai fotografi che in questi anni sono stati vicini alla radio. Inoltre, la mostra ospiterà un’interpretazione creativa realizzata da Studio Azzurro dei video che ricostruiscono la storia di Radio Popolare. La mostra sarà allestita fino al 25 gennaio. Tiziana Ricci ce la racconta insieme a Giovanna Calvenzi, che ne è la curatrice.

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