
Per restare in tema di sport invernali, si potrebbe parlare di uno slalom speciale tra controlli e procedure. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione ha così cercato di rimettere a posto qualche paletto: “Sui Giochi di Milano-Cortina si prevede la nomina a commissario dell’amministratore delegato della Società Milano-Cortina, ma siccome la società ha un ruolo operativo per i contratti sarebbe utile che il commissario fosse un soggetto terzo rispetto a chi svolge le gare” ha detto, in audizione alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati, il presidente dell’Anac Giuseppe Busia.
“Suggerirei di seguire lo schema tipico, altrimenti controllore e controllato potrebbero in parte sovrapporsi” ha concluso.
Parole che il governo non sembra intenzionato ad ascoltare. Poco più di venti giorni fa, il decreto infrastrutture ha previsto la nomina di Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico, la Società infrastrutture Milano-Cortina, come commissario straordinario per velocizzare alcuni interventi in ritardo.
L’obiettivo è, in particolare, far partire due opere considerate cruciali a Cortina d’Ampezzo (una presa idrica per l’innevamento dal fiume Boite e la contestata cabinovia Socrepes) e altre due in Valtellina: un parcheggio interrato a Livigno, dove ci saranno le gare di sci freestyle e snowboard, e lo svincolo di Sassella, un’opera infrastrutturale per cui l’appalto deve ancora essere aggiudicato e che non sarà completata prima di nove mesi dopo la fine dei Giochi. Opere che saranno in ritardo, costose e che lasciano più di un dubbio sul loro impatto positivo. Opere per cui il governo ha deciso di prendere una scorciatoia, senza preoccuparsi più di tanto delle regole.