Data la consistente e consolidata immigrazione indonesiana in Olanda – un’immigrazione che era già molto significativa mezzo secolo fa – c’è un po’ da stupirsi che essa non abbia prodotto gruppi consacrati alla musica indonesiana in chiave moderna che siano riusciti ad uscire da un ambito meramente comunitario o locale e a proiettarsi su un livello internazionale. Tanto più che l’apparizione di complessi musicali composti da giovani di origine indonesiana era stata piuttosto precoce: negli anni ottanta per esempio uscì in Olanda un’interessante raccolta di brani di giovani provenienti dalle Molucche che si intitolava Moluccan Moods, di cui si trova traccia anche su Youtube. Questa riflessione ci viene sollecitata dalla pubblicazione da parte dell’etichetta tedesca Glitterbeat dell’album Nusantara Beat, che è il nome della band che ne è protagonista: ed è interessante notare che non si tratta di una formazione nata spontaneamente all’interno dell’immigrazione indonesiana o che ne rappresenti direttamente un’espressione. Il processo con cui Nusantara Beat si è costituito è, in effetti, più mediato. Il bassista Michael Joshua è nato nella provincia di West Java ed è arrivato in Olanda a quindici anni, mentre tutti gli altri membri del gruppo, la cantante Megan de Klerk, il chitarrista Jordy Sanger, il chitarrista e tastierista Rouzy Portier, il batterista Sonny Groenveld e il percussionista Gino Groenveld hanno tutti delle origini indonesiane ma sono tutti nati in Olanda. E, prima di Nusantara Beat, erano già attivi sulla scena di Amsterdam in gruppi che non avevano a che fare con le loro origini indonesiane. Da un lato Sonny Groenveld e Jordy Sanger avevano coltivato per anni la fantasia di dare un momento o l’altro vita ad una formazione di musica tradizionale indonesiana; e d’altro canto Rouzy Portier e Michael Joshua condividevano il desiderio di creare una band di musica indonesiana. Poi, nel 2021 le due idee hanno finito per combinarsi, coinvolgendo anche Gino Groenveld, che aveva lasciato il gruppo Altin Gun, una formazione olandese ampiamente nota a livello internazionale, dedita ad una musica turca di taglio psichedelico, e formata da musicisti di origine turca e no. La band è stata poi completata con la cooptazione della cantante Megan de Klerk, che proveniva da un altro gruppo: Megan de Klerk non aveva mai cantato prima in indonesiano, anche se poi ha funzionato egregiamente in questo ruolo. Nusantara Beat si è esibito per la prima volta ad Amsterdam nell’estate del 2022, e ha poi pubblicato alcuni singoli – non compresi in questo album – reinterpretando degli hit indonesiani del secolo scorso. A partire dagli anni sessanta la musica pop indonesiana è stata influenzata dal pop occidentale – psichedelia, surf music, funk – e ne ha adottato la strumentazione, creando un mix con la musica tradizionale sundanese, cioè della parte occidentale dell’isola di Giava: Nusantara Beat si è dedicato a rivisitare e ad aggiornare appunto questo tipo di pop indonesiano noto come Sunda Pop. Per questo album Nusantara Beat ha inciso undici brani originali, ispirati al Sunda Pop e a scale e ad aspetti della musica gamelan di Giava e Bali, musica gamelan che è richiamata nei brani anche attraverso dei campionamenti. La maggior parte dei testi sono stati scritti in inglese da Megan de Klerk, e tradotti in indonesiano. C’è da augurarsi che, pubblicato da un’etichetta dinamica e con la visibilità della Glitterbeat, l’album di Nusantara Beat possa magari stimolare l’emergere di altri gruppi che lavorino in chiave moderna sulla musica indonesiana.

