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La guerra assoluta nel Donbass, le manifestazioni per la pace e le altre notizie della giornata

Guerra in Ucraina

Il racconto della giornata di sabato 9 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo il ritiro delle truppe russe dalla zona di Kiev i combattimenti si concentrano, violentissimi, nel sud-est. A Lecco una manifestazione per la pace partecipata come non mai. L’addio alla firma storica del Manifetso Aldo Garzia. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Ucraina: guerra assoluta per il controllo del Donbass

Oggi il premier britannico Boris Johnson è andato a Kiev, ha incontrato il presidente Ucraino Zelensky e ha annunciato l’invio di nuove armi. E Zelensky ha chiesto che altri paesi facciano altrettanto.

Sempre oggi l’Italia ha invece annunciato che dopo Pasqua riaprirà la sede diplomatica nella capitale Ucraina, dopo il ritiro delle truppe russe.

Sul campo, continuano violenti i combattimenti nel sud e nel Donbass.

Mentre le autorità Ucraine denunciano una nuova strage di civili con torture violenze e 130 vittime a Makariv, vicino Kiev, dove le truppe russe si sono da poco ritirate.

Dicevamo dei combattimenti che sono sempre molto violenti.

La situazione è fuori controllo nel Donbass dove agli eserciti regolari ora si sono aggiunte milizie che agiscono per contro proprio, soprattutto georgiani a fianco di Kiev e ceceni a fianco di mosca. “Non faremo prigionieri” dicono i capi delle diverse fazioni, in vista di una battaglia che si preannuncia molto sanguinosa sia per i soldati sia per civili
Intanto le truppe ucraine si stanno ammassando attorno a Kherson per riconquistare la città occupata da oltre un mese dai russi, snodo di collegamento fra la Crimea e le repubbliche separatiste.

Un sabato in piazza per la pace

Le mobilitazioni per la pace anche in questo sabato: erano in migliaia alla 10 km per la pace di Lecco alla sua ottava edizione, mai così numerosa; a Milano, invece erano poche centinaia alla sesta settimana di mobilitazione permanente di Milano contro la guerra, stavolta dedicata alla Chiamate alle Arti , con letture e musica davanti al
Castello Sforzesco.
Elena Fusar Poli è una delle organizzatrici:

Addio al giornalista Aldo Garzia

È morto ieri notte a Roma, Aldo Garzia, firma storica de il manifesto, del quale è stato anche il primo a raccontare le origini e l’evoluzione. Legato profondamente a Lucio Magri e Pietro Ingrao, è stato nella redazione esteri del quotidiano comunista e poi inviato parlamentare. Ha scritto diversi libri che spaziavano dalla musica di Gino Paoli a Ingmar Bergman, Che Guevara, Olof Palme, Zapatero. Aveva diretto le riviste “Aprile” e “Palomar”. La redazione di Radio Popolare esprime le proprie condoglianze e vicinanza alla famiglia e ai colleghi de il manifesto.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel mondo

Sono stati 63.992 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati di più, 66.535. I morti sono invece 112, in calo rispetto ai 144 di ieri.

Il tasso di positività è al 14,6%, in calo rispetto al 15% di ieri. Sono 462 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, stabili rispetto a ieri nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.023,  79 in meno rispetto a ieri.

In Cina si continua a tenere alta l’attenzione a Shangai.

Nella megalopoli sono stati riscontrati  1.015 nuovi casi confermati di Covid-19 e 22.609 asintomatici. Le autorità hanno deciso di effettuare una nuova campagna di tamponi a tappeto.

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    1) Dopo più di due settimane dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, i palestinesi continuano a lottare per la propria vita. Mancano cibo, acqua e rifugi. 2) Francia, 27 ottobre 2005. 20 anni fa dopo la morte di due adolescenti in fuga dalla polizia, scoppiava la rivolta delle banlieue. (Francesco Giogini) 3) Argentina, alle elezioni di midterm trionfa il partito di Milei. L’astensionismo colpisce i peronisti e la polarizzazione della società azzera il centro. (Alfredo Somoza) 4) Spagna, Puigdemont rompe con i socialisti. Nessuna mozione di censura per il momento, ma Sanchez si ritrova con un governo di minoranza. (Giulio Maria Piantedosi) 5) Cina e Stati Uniti verso un accordo. I due paesi si preparano all’incontro di giovedì tra Trump e Xi Jinping. (Gabriele Battaglia) 6) I miliziani del PKK iniziano il ritiro dalla Turchia. Il partito curdo prosegue nel processo di pacificazione annunciato da Ocalan. Il governo turco però, ancora non si muove. (Serena Tarabini) 7) New York si prepara al voto. Ieri 13mila persone per il comizio del candidato sindaco Mamdani. “Con questa elezione ci giochiamo l’America” dicono i newyorkesi. (Roberto Festa)

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    R&B Take Over Fest: il primo festival r&b italiano approda alla Milano Music Week

    Dopo il successo delle edizioni romane, l’R&B Takeover Fest approda per la prima volta a Milano, all’interno del calendario della Milano Music Week. "Volevamo creare un momento di condivisione per un genere che c’è sempre stato in Italia ma che è sempre stato snobbato dalla discografia”, spiega il direttore artistico e produttore Big Fish ai microfoni di Volume. Il Festival punta a dare voce a una nuova scena di artisti “che ha voglia di esprimersi lontano dalle dinamiche di mercato” ed è il primo in Italia interamente dedicato alla musica R&B e alle sue contaminazioni. Si partirà il 19 novembre con un panel pubblico dal titolo “R&B Takeover: L’Italia che vibra di R&B”, presso la Casa degli Artisti, per proseguire il 20 novembre con la serata dei live, condotta da Nina Zilli presso l'Apollo Club e con protagonisti Arya, Ghemon, Ste e Malasartoria. L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Big Fish e Arya su radiopopolare.it

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    Ottanta anni fa, dalla lotta di Liberazione, nasceva l'Unione Donne Italiane

    Nell'ottobre del 1945 nasceva l’Udi, Unione donne italiane, ora sul sito della storica associazione si legge Unione donne in Italia, perché – spiegano – anche le donne che vengono da altri paesi possono entrare nell’Udi e sentirsi unite in battaglie che dopo 80 anni non sono ancora terminate. È quella per difendere la 194 da chi in questo governo vuole limitarla, svuotandola, quella per ottenere il “bilancio di genere”, come spiega Liviana Zagagnoni, responsabile nazionale dell’Udi. Una legge di bilancio pensata anche per le donne, con investimenti per gli asili nido e per i congedi parentali e poi quella per avere una vera parità di genere, nei salari, ma anche nelle relazioni, per una società senza più femminicidi. Una storia iniziata ottanta anni fa da ragazze e donne che fecero la Resistenza e che quella partecipazione attiva nella lotta di Liberazione volevano continuarla per ottenere dei diritti, a cominciare da quello del voto. Lo ricorda Luciana Romoli, staffetta partigiana di 95 anni, una delle fondatrici dell'Udi, incontrata al convegno che alla Camera dei deputati celebra l’anniversario e che ci racconta la sua storia e l’ostilità che l'Udi trovò negli uomini, anche del partito comunista. Le interviste di Anna Bredice.

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    Ersilia e le altre, all’alba del femminismo italiano

    Ersilia Bronzini Majno nasce a Milano nel 1859. Sensibilissima alle difficoltà delle donne, soprattutto delle meno fortunate, si unisce presto ad altre pioniere del femminismo italiano, Laura Solera Mantegazza, Alessandrina Ravizza, Anna Kuliscioff. E nel 1899 è cofondatrice dell’Unione Femminile, la prima realtà italiana per l’emancipazione delle donne, alla quale farà seguito la creazione del celebre Asilo Mariuccia, per l'infanzia abbandonata. Lucia Tancredi, che da anni racconta storie di donne che hanno fatto la storia del femminismo, firma il libro "Ersilia e le altre" (Ponte alle Grazie"). L'intervista di Anna Bredice a Lucia Tancredi.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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