Approfondimenti

Normalizzati (ma resta il programma di destra dura)

Di Maio e Salvini

Normalizzati.

Il governo Salvini Di Maio nasce con un berlusconiano al ministero dell’Economia e con un ex funzionario importante della Commissione Europea, già ministro dei governi Monti e Letta, agli Esteri.

Giovanni Tria e Enzo Moavero Milanesi sono i nomi chiave per capire cosa è accaduto da domenica scorsa, quando il Presidente della Repubblica ha bocciato la lista dei ministri presentata dal presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte a oggi, quando Conte giurerà dopo che Lega e 5 Stelle hanno chiuso l’accordo per formare il governo.

Da questo punto di vista, ha vinto Mattarella. E hanno avuto successo le pressioni internazionali, politiche e delle istituzioni economiche.

Il Capo dello Stato si assicura che Paolo Savona non sarà ministro dell’economia. Andrà probabilmente agli affari europei. Al suo posto, Giovanni Tria, professore di economia all’Università di Roma Tor Vergata. Tria è un berlusconiano. È stato uno stretto collaboratore di Renato Brunetta quando questi era ministro della Funzione Pubblica. Brunetta lo nominò direttore della Scuola Superiore di Formazione della Pubblica Amministrazione. Insieme, Tria e Brunetta hanno scritto libri e articoli. Tria ha lavorato anche alla scuola di formazione politica del Pdl. Con Tria all’economia, formalmente il governo è Lega – 5 Stelle ma con una ombra ingombrante: quella di Berlusconi.

Moavero Milanesi, il prossimo ministro degli Esteri, è stato alto funzionario della Commissione Europea, Giudice alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ministro con Monti e Letta. Anche la sua nomina è una vittoria di Mattarella, che così blinda due ministeri chiave per garantire la collocazione internazionale dell’Italia, in ambito Nato e occidentale, per bilanciare le tentazioni leghiste di avvicinarsi alla Russia, e in relazione alla fedeltà all’Euro e all’Unione Europea.

E si assicura anche il terzo ministero chiave in quell’ottica, la difesa. Elisabetta Trenta è in quota 5 Stelle ma è stata una militare di carriera, impegnata tra l’altro in Iraq e Libano.

L’attivismo politico del Quirinale quindi ha dato i suoi frutti. E sono tranquillizzate la Banca Centrale Europea e i cosiddetti ‘mercati’ che nei giorni scorsi avevano espresso la loro preoccupazione, attraverso contatti ad alto livello con esponenti della Lega, con in particolare una telefonata a Giancarlo Giorgetti, neo potentissimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “La situazione –era stato ‘spiegato’ ai leghisti- rischia di precipitare nel giro di pochi giorni se non ci sarà un governo stabile e in linea con gli accordi internazionali”.

Normalizzati quindi, rispetto alle preoccupazioni in campo economico e internazionale. Ma con un programma che mantiene la sua impostazione di destra, un programma autoritario e razzista. Dalla lotta all’immigrazione, alla discriminazione aperta verso gli stranieri, alla politica sulla giustizia, alla flat tax, alla mortificazione del Parlamento, all’attacco ai diritti civili. Il prossimo ministro dell’economia Tria è a favore dell’aumento dell’Iva per finanziare la flat tax. Una misura che colpisce i più poveri nei consumi per finanziare una riforma fiscale che è un regalo enorme ai più ricchi a discapito dei più poveri.

E se Berlusconi mette un piede, indirettamente ma in maniera importante, con la vicinanza al ministro dell’Economia, Fratelli d’Italia si avvicina all’esecutivo in maniera più esplicita. Si asterrà durante il dibattito della fiducia e voterà, come annuncia Giorgia Meloni, “tutti i provvedimenti nel programma del centrodestra. Dalla flat tax alla lotta all’immigrazione”, appunto.

Di Maio e Salvini

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 05/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 06/12/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 05-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 05/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 05-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 05/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 05/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 05-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 05/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 05-12-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 05/12/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 05/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 05-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 05/12/2025

    1) Giornata mondiale del suolo: l’ecocidio di Gaza. La terra della striscia è sommersa da 61 milioni di tonnellate di macerie e in due anni la quasi totalità delle coltivazioni è stata distrutta. (Alice Franchi) 2) Anche la musica è politica. Spagna, Irlanda, Slovenia e Paesi Bassi si ritirano dall’Eurovision per protestare contro la partecipazione di Israele al contest musicale. (Giulio Maria Piantedosi) 3) “Per affrontare il futuro abbiamo bisogno della giustizia”. Reportage dalla Siria che, a un anno dalla caduta del regime di Assad, prova a guardare avanti. (Emanuele Valenti) 4) Germania, generazione disarmata. Mentre il governo approva la riforma sulla leva militare, gli studenti di tutto il paese scendono in piazza contro la militarizzazione. (Alessandro Ricci) 5) Regno Unito, nel tentativo di tagliare la spesa sociale, il ministro della salute vuole diminuire le diagnosi le diagnosi dei problemi di salute mentale e di disturbi ADHD. (Elena Siniscalco) 6) Mondialità. L’America Latina tra la Cina e la politica del “cortile di casa” degli Stati Uniti. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 05/12 18:36

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 05-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 05/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 05-12-2025

Adesso in diretta