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“In Colombia la pace non è morta”: premiato il presidente Santos

Il Premio Nobel per la Pace 2016 è stato assegnato al presidente della Colombia Juan Manuel  Santos, il protagonista degli accordi di pace firmati poche settimane fa con la guerriglia delle Farc, nella persona del leader Timochencko.

Una scelta più che mai politica, quella dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma, che arriva a meno di una settimana dal referendum con cui il popolo colombiano ha bocciato quegli accordi.

La motivazione del Premio sono i “risoluti sforzi” di Santos “per mettere fine a una guerra civile che nel suo paese durava da oltre 50 anni”.

“Il fatto che la maggioranza abbia votato no al referendum non significa che il processo di pace sia morto – si legge nella motivazione del premio al Presidente Santos – il referendum non ha bocciato il desiderio di pace ma uno specifico accordo. Noi speriamo che il premio dia al Presidente Santos la forza per continuare i suoi sforzi”.

 

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    Redazione
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    È morta Patrizia Arnaboldi. Aveva 78 anni. Storica militante comunista, protagonista del femminismo a Milano e del movimento studentesco, negli anni Ottanta è stata deputata per Democrazia Proletaria. Legata a Rifondazione Comunista, negli ultimi anni ha partecipato a molte battaglie a difesa della città. Una delle ultime, quella legata agli alberi di piazzale Baiamonti. Patrizia Arnaboldi, 50 anni fa, è stata anche una delle firmatarie, davanti al notaio, dell’atto di nascita di Radio Popolare. Ecco il ricordo di Matteo Prencipe, segretario lombardo di Rifondazione Comunista, e di Basilio Rizzo, storico consigliere comunale milanese.

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    Fa troppo caldo: scioperano i lavoratori della Emmegi, che costruisce condizionatori a Cassano d’Adda

    Troppo caldo, lavoratori in sciopero. 36 gradi nel capannone dove si producono componenti per i condizionatori. Il paradosso è che, in quella ditta, si producono scambiatori di calore, componente fondamentale per gli impianti di climatizzazione. Che però, nei capannoni della Emmegi di Cassano d’Adda, non ci sono. La conseguenza, temperature roventi, che superano i 36 gradi, e condizioni di lavoro inaccettabili. Per questo lavoratori e lavoratrici stanno scioperando, per ottenere almeno un po’ di refrigerio, che però al momento viene negato dalla proprietà, che anzi ha incaricato un consulente per farsi dire che “la temperatura è acettabile”. Maurizio Iafreni è Rsu Fiom alla Emmegi e responsabile della sicurezza: (foto Fiom Cgil)

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