
“Per me la questione era già chiusa”. Così Luca Zaia, governatore del Veneto, commenta l’ennesima bocciatura del tentativo in Parlamento di imporre il terzo mandato con un blitz, un emendamento all’interno di una legge all’esame in Commissione al Senato, ma con un esito del tutto scontato.
Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno bocciato il terzo mandato insieme al resto delle opposizioni. Zaia sceglie una reazione di apparente distacco – tra l’altro per lui sono già tre i mandati – la Lega aveva deciso questo ulteriore affondo principalmente per il Veneto, chiedendo di andare alla conta e dimostrando così di aver provato tutte le iniziative utili a lasciare la Lega in sella alla regione.
Il Veneto ora può diventare un terreno di competizione soprattutto con Fratelli d’Italia. Oggi la coincidenza ha voluto che si tenesse anche la Conferenza delle regioni presieduta da Fedriga, altro governatore che non direbbe no ad un terzo mando in Friuli Venezia Giulia, ma lì si voterà l’anno prossimo. In questa riunione è emersa la volontà di alcune regioni, tra tutte la Campania, di chiedere un rinvio. Lo ha fatto Vincenzo De Luca, che è l’altro protagonista, però nel campo dell’opposizione di questo tentativo di allungare la permanenza nei governi regionali.
Giustificando la richiesta con il fatto di voler portare a termine tutte le opere in corso decise con i fondi del Pnrr, De Luca ha chiesto di portare a Palazzo Chigi la proposta di un rinvio ad aprile. Anche in Campania la Corte Costituzionale aveva bocciato la legge regionale che permetteva il terzo mandato, ma De Luca pare non voler rinunciare a questo desiderio. Se. come è probabile, le elezioni si terranno in autunno, il governatore campano dovrà decidere che cosa fare, una lista di disturbo a danno della sinistra, oppure accettare il nome che farà la coalizione. De Cristoforo, senatore di Avs, chiede che, tolto dal tavolo il tema terzo mandato, l’opposizione si metta a lavorare in fretta sulle regionali. Al momento c’è un solo candidato, quello delle Marche.