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Morti sul lavoro: Sergio Mattarella incalza il governo

Sergio Mattarella

Il grido di allarme di Sergio Mattarella è arrivato alle orecchie di chi dovrebbe agire, il governo, il quale in maniera improvvisa, un po’ come colto alla sprovvista, ha risposto annunciando e promettendo misure per risolvere i due problemi principali denunciati dal Capo dello Stato, i salari bassi e le morti sul lavoro. Fonti del governo hanno fatto sapere che domani probabilmente sarà annunciato un prossimo decreto legge sulla sicurezza sul lavoro, la Lega dal canto suo propone un disegno di legge sui salari. Come se si potesse dimenticare che la destra in Parlamento, presentando emendamenti e modifiche, ha archiviato la proposta di salario minimo presentata dalle opposizioni e che la maggioranza aveva considerato come testo su cui lavorare, rinviando ad una legge delega che ancora non si è vista. Il risultato è che la destra in Parlamento, che ha una maggioranza molto ampia, sull’aumento dei salari per ora si è voltata dall’altra parte. All’orizzonte immediato non c’è nulla, se non promesse e invece l’appello di Mattarella, lanciato in maniera accorata questa mattina davanti alla ministra del Lavoro, evidenzia una realtà drammatica, da un lato le morti sul lavoro che ancora oggi hanno contato un’altra vittima, dall’altra i salari così bassi, che non aumentano quanto aumenta invece l’inflazione e che impoveriscono le famiglie, “le famiglie non reggono l’aumento del costo della vita” ha detto il Presidente della Repubblica. Il lavoro che manca, la dignità rappresentata dal diritto ad avere un lavoro, i salari e la sicurezza sono le questioni che Mattarella ha messo al centro del suo discorso per celebrare il primo maggio, con dati pesanti, secondo Save the Children le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748 mila, il 12 per cento, tra le più colpite ci sono quelle con tre o più figli più figli e quelle monogenitoriali.

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    Anna Bredice
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    Il genere horror governato con maestria, una suspense contagiosa, un ritmo sapiente che coinvolge lettori e lettrici di varia provenienza, ma non solo… “La notte devastata”, romanzo del celebre scrittore francese Jean Baptiste Del Amo, uscito da poco per Feltrinelli Gramma, si addentra nella mente e nelle fragilità di un gruppo di adolescenti di provincia, che vivono negli anni ‘90 in un sobborgo poco entusiasmante di Tolosa, e che cercano la sfida come strumento di auto autoaffermazione. Fino a esplorare una casa maledetta, un classico dell’horror, e ad assistere alla morte violenta di uno di loro. Sul sottofondo dei Nirvana e dei Metallica, Del Amo ci rivela un tempo e un luogo della Francia ancora poco esplorati dalla letteratura. Jean Paul Del Amo è stato ospite di Ira Rubini durante una delle dirette dal Castello Sforzesco di Radio Popolare a Bookcity 2025.

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    In Sardegna quattro operai sono saliti per protesta su un silo a circa 40 metri di altezza, nel contesto della lunghissima vertenza che riguarda la Eurallumina di Portovesme, nel Sulcis. Cgil, Cisl e Uil di categoria sostengono l’iniziativa e spiegano che c’è stata un’assemblea ai cancelli dello stabilimento, dove è stato proclamato uno “stato di mobilitazione generale”. I sindacati chiedono lo sblocco di fondi pubblici che sarebbero necessari per far proseguire l’attività dell’azienda, controllata da una società russa e colpita dalle sanzioni legate all’invasione dell’Ucraina. Enrico Pulisci è uno dei lavoratori che si trovano a 40 metri di altezza.

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