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Milano verso il Sala bis: M5S resterà all’opposizione

Movimento 5 Stelle Milano - M5S Sala

M5S e le alleanze per il Sala bis. In questi giorni a Prisma stiamo ospitando alcune delle forze politiche del centrosinistra interessate dalla ricandidatura di Beppe Sala alle comunali del 2021.

La coalizione che sosterrà Sala sarà larga e dovrebbe contenere la lista civica del sindaco, il Pd, una lista di sinistra e una lista con dentro Azione, Italia Viva, +Europa e Radicali. I Verdi non hanno ancora deciso se entrare o no nella coalizione che sosterrà Sala, Milano in Comune resterà all’opposizione. Fuori anche il Movimento 5 Stelle con un suo candidato sindaco.

Il Movimento 5 Stelle resterà all’opposizione, al secondo turno non ci saranno apparentamenti ufficiali. L’intervista a Gianluca Corrado consigliere comunale di M5S.

Come l’ha presa M5S la conferma della ricandidatura di Sala?

Noi come Movimento in maniera diversa, c’era chi ci sperava e chi no. Io onestamente sono rimasto stupito perché la mia idea, avendo conosciuto Sala in questi anni, era che avesse deciso di fare altro. Anche il fatto che l’avesse rinviata più volte mi aveva portato a pensare questa cosa. Credo che sia una salvezza per le forze che lo appoggiano, perché oggettivamente non erano riuscite a produrre nessun’altra ipotesi di candidatura al di là di quello che ha fatto Sala, in bene o in male, a seconda dei punti di vista. Per quanto ci riguarda, non possiamo essere tra le forze che lo appoggiano. Chiunque ipotizza questa cosa non conosce la storia del Movimento milanese, non sa le battaglie che abbiamo fatto contro Sala e la sua visione di urbanizzazione, che a nostro avviso sta riempiendo la città di cemento invece di donarle quello di cui avrebbe bisogno. Mancano spazi ampi di socializzazione, spazi verdi anche interni, e tante altre cose che servirebbero per rendere Milano più vivibile. Li abbiamo contestati sotto talmente tante questioni perché portavamo una voce diversa da parte dei cittadini, quei 54.000 che hanno votato il Movimento e me come sindaco. Credo che noi dobbiamo proporre quell’idea aggiornata che già da un anno stiamo costruendo, e anche soprattutto un’idea che porti prospettive nuove. Siamo fermamente convinti che la società, soprattutto in metropoli come Milano e dopo l’esperienza COVID, sarà molto diversa.

Non potrebbe succedere che da Roma, visto l’attuale assetto del governo, proveranno a spingere per un’unione, magari in vista di un possibile ballottaggio?

Nel Movimento ci sto dal 2012, quando andavamo in giro e ci guardavano con tanta aria di sufficienza. Io non sono mai stato forzato a fare nulla: a Milano avevamo scelto una candidata sindaca, che ha deciso di ritirarsi e sono stato scelto io, e abbiamo lavorato fianco a fianco in questi anni come una squadra. Né io, né il gruppo di Milano, abbiamo mai subito pressioni. Noi non andremo in maggioranza con Sala. Potrebbe esserci una scelta tra due candidati sindaci e potrebbe essere a favore o contro di Sala, a seconda di quello che succederà. Nel 2016 dissi che il Movimento non si sarebbe schierato assolutamente. Questa volta potremmo decidere, anche in base agli equilibri nazionali, di dire una parola. Questo forse è il massimo che, per ragioni di serietà, il gruppo milanese si può permettere. Poi è ovvio che ci siano delle gerarchie, ma dubito che succederà, conoscendo le persone con cui lavoro da anni. Una presa di posizione avverrebbe anche nel tentativo di ottenere qualcosa che sia corrispondete ai temi che i cittadini portano e ripongono in noi, se non dovessimo andare noi al ballottaggio. In politica può succedere di tutto, e anche se oggi a Milano sembriamo tutt’altro che forti, da oggi a tra sei mesi potrebbe succedere di tutto.

Ci sarà un candidato Sindaco del M5S, o potrebbe esserci l’ipotesi con alleanze che non sosterranno Sala?

Credo che ci sarà un candidato sindaco del M5S, ma soprattutto ci sarà un programma, un’idea di città che eventualmente potrebbe anche essere appoggiata da altre liste civiche, da altre forze sul territorio. Penso al mondo dei comitati, con i quali lavoriamo da anni. Se un gruppo di comitati ci propone di fare una lista a supporto del nostro candidato, potrebbe essere un’idea percorribile. È difficile, perché siamo molto avanti nel tempo, ma se parliamo di ipotesi potrebbe essere percorribile. Credo che a Milano ci sarà un candidato Sindaco appoggiato da una lista del M5S, come nel 2016.

Foto dalla pagina Facebook di Gianluca Corrado

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    1) “La gente non lascia Gaza City perché non sa dove andare o perché non può permetterselo”. Migliaia di persone restano nella città della striscia, mentre l’esercito continua a bombardarla. (Jacob Granger - MSF) 2) “Israele sta commettendo un genocidio, ma gli altri paesi hanno l’obbligo giuridico di fare tutto ciò che possono per impedirglielo”. In esteri la seconda puntata dell’intervista a Chris Sidoti, giudice della commissione Onu. (Valeria Schroter, Chris Sidoti - Commissione Onu d'inchiesta per i territori palestinesi) 3) La Francia ancora in piazza. Un milione di persone mobilitate dai sindacati per protestare contro la legge di bilancio di Bayrou. (Veronica Gennari) 4) La tragedia umanitaria della guerra in Sudan, e i sudanesi che resistono. Premiata in Norvegia una rete di associazioni comunitarie che lavorano per favorire l’ingresso di aiuti. (Irene Panozzo, analista politica) 5) Donald Trump alla corte britannica. La luna di miele tra Keir Starmer e il presidente Usa è soprattutto una questione di business. (Marco Colombo, giornalista) 6) World Music. Together for Palestine, il concerto organizzato da Brian Eno a Londra contro il genocidio. (Marcello Lorrai)

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