Approfondimenti

“Mein Kampf”. Pubblicarlo o no?

La casa editrice francese Fayard ha annunciato l’intenzione di pubblicare nel 2016 un’edizione critica del libro di Adolf Hitler Mein Kampf. Il volume si avvarrà, annuncia Fayard, di “un apparato critico, pensato da un comitato scientifico di storici francesi e stranieri“. C’è chi pensa che la ripubblicazione  sia un modo per svelare l’atrocità del nazismo. Chi invece ritiene sia inutile scoperchiare un passato così terribile.

Mein Kampf torna libero dai diritti nel gennaio 2016. E’ dal 2011 che la casa editrice Fayard – sigla che fa parte dell’impero editoriale di Hachette – pensa alla possibilità di riportarlo nelle librerie francesi. Per il momento, non è stata data alcuna data ufficiale per l’uscita ufficiale, anche se la casa editrice ha promesso di offrire, entro il gennaio 2016, “dettagli sui dispositivi scientifici e accademici che ispireranno la pubblicazione, i partner associati a questa iniziativa e l’istituzione destinataria degli eventuali benefici”.

Sugli scaffali francesi è ancora presente una vecchia edizione della summa del pensiero hitleriano. Risale al 1934, si avvale di una traduzione piena di imprecisione, con qualche linea di avertissement posto in apertura. Nel 2015 ne sono state vendute 2500 copie.

La Francia non è comunque l’unico Paese a pensare a una riedizione del libro di Hitler. Una nuova edizione sarà nelle librerie tedesche il 1 gennaio 2016. Proprio in Germania il libro era stato pubblicato: un primo volume nel 1925; il secondo nel 1926. Entrambi editi dal vice di Hitler, Rudolf Hess. Concepito come un manifesto autobiografico del leader nazista, Mein Kampf fu redatto da Hitler in prigione, dopo il fallito putsch di Monaco, e dettato proprio a Hess. Nell’opera il futuro Führer riassumeva il suo pensiero, segnato da un violento antisemitismo e darwinismo sociale, oltre a prospettare il cosiddetto Lebensraum, la dottrina della ricerca dello “spazio vitale” nell’Est Europa.

La scelta di ripubblicare il manifesto nazista ha comunque suscitato violente polemiche in Francia. Jean-Luc Mélenchon, politico di sinistra ed ex-ministro dell’Educazione, ha scritto una lettera aperta all’editore Fayard, dal titolo: “No! No a ‘Mein Kampf’ quando c’è già Le Pen!”. Nel testo, Melenchon dice che il libro “è l’atto di condanna a morte per sei milioni di persone nei campi nazisti e di 50 milioni di morti nella seconda Guerra Mondiale. E’ la negazione stessa dell’idea di umanità”. Melenchon nega che l’idea di accompagnare il testo di Hitler a un’edizione critica possa attenuare la gravità della cosa. “Pubblicare è diffondere. Rieditare il libro, è renderlo accessibile a chiunque. Che bisogno c’è di leggerlo?” si chiede.

Di tutt’altro avviso è, su Libération, lo storico del nazismo e ricercatore del CNRS Christian Ingrao, secondo cui non bisogna creare dei tabù o sacralizzare negativamente l’orrore. Bisogna pubblicare Mein Kampf, argomenta Ingrao, “per mostrare in piena luce che Hitler fu il rivelatore di una immensa crisi politica, non soltanto tedesca ma europea. Né psicopatico allucinato né mago che manipola le folle, Hitler…fu anche e soprattutto il catalizzatore di un processo politico di cui bisogna mostrare l’evoluzione, tracciare le coerenze interne e, inesorabilmente, sottolineare ciò che ne costituì l’attrazione”.

 

 

 

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Aggiornamento sui Cpr

    Nella puntata del 5 dicembre è tornato a trovarci Nicola Cocco,medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr. Con lui abbiamo commentato le risposte dei medici dell'Humanitas Gavazzeni e di Niguarda ai nostri inviti in trasmissione per parlare del caso di un cittadino palestinese che è stato ritenuto idoneo alla detenzione, nonostante diversi episodi, anche gravi, di autolesionismo. E qualcosa, documenti alla mano, non torna.

    37 e 2 - 18-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-12-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Antimo Casertano presenta "Mare di ruggine" al TEatro Fontana di Milano; Andrea Tarabbia lancia la 11° edizione del Premio POP - Premio Opera Prima di Fondazione Mondadori; Nathan de Pas parla con il regista Lech Kowalski del suo cinema, in rassegna al Cinema Mexico di Milano; la rubrica di lirica a cura di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/12/2025

    La clava dell'antisemitismo. Come una particolare definizione di antisemitismo (l’IHRA, International Holocaust Remembrance Alliance) rischia oggi di colpire la libertà di insegnamento e di ricerca. Un appello di docenti universitari/e contro l'ipotesi contenuta in quattro disegni di legge in discussione in parlamento, il più noto è quello dell'ex ministro del Pd Domenico Del Rio.

    Pubblica - 18-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 18/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 18/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 18-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-12-2025

  • PlayStop

    Gaza, Israele torna a colpire la Striscia mentre si aggrava la situazione umanitaria

    L’esercito israeliano dall’alba di oggi ha lanciato nuove incursioni sul sud della Striscia di Gaza, in particolare a est delle città di Rafah e a Khan Yunis. Al Jazeera riferisce anche di attacchi aerei e di spari da parte di elicotteri israeliani, ennesima violazione del cessate il fuoco sottoscritto da entrambe le parti. Intanto si aggrava la situazione umanitaria: le tendopoli degli sfollati restano allagate a causa delle violente piogge, mentre freddo e malnutrizione colpiscono soprattutto i bambini. Onu e organizzazioni umanitarie denunciano la mancanza adeguata di aiuti per la popolazione. A Deir al Balah abbiamo raggiunto Francesco Sacchi di Emergency. Ascolta l'intervista a cura di Diana Santini.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-12-2025

Adesso in diretta