Approfondimenti

Mediterraneo Orientale. Riavvicinamento tra Grecia e Turchia?

Grecia Turchia

Dopo l’incontro di Istanbul, Grecia e Turchia hanno concordato di tenerne un altro a breve, questa volta ad Atene. Per ora si tratta di riunioni esplorative, non ancora di un vero e proprio negoziato, ma il fatto che questa settimana i due paesi siano tornati a parlarsi direttamente, dopo anni di stallo, è sicuramente positivo.

Negli ultimi mesi lo scontro nel Mediterraneo Orientale aveva rischiato più volte di sfuggire di mano ai diretti interessati. Nessuno vuole un conflitto armato, ma nessuno soprattutto nel 2020 lo ha nemmeno escluso. Ora la tensione è scesa e il colloqui di Istanbul lo confermano. Detto questo, la complessità della disputa rimane tutta lì. A poche ore da questa prima riunione, per esempio, le due delegazioni litigavano ancora sull’agenda, sui temi da discutere.

La geografia e la storia possono essere due utili punti di partenza. Nel Mar Egeo, che separa i due paesi, c’è una miriade di isole greche, più o meno grandi, a volte molto vicine alla costa turca. È in buona parte il retaggio dell’accordo di Losanna del 1923, un secolo fa, firmato dallo stato turco e dai paesi che vinsero la prima guerra mondiale. Ankara sostiene che sia arrivato il momento di rimettere mano anche a quell’accordo, in quanto per lei troppo svantaggioso.

In questi anni il governo turco lo ha ribadito in continuazione, soprattutto quando è stato attaccato e criticato per le missioni delle sue navi, nella maggior parte dei casi impegnate in esplorazioni in aree ricche di risorse energetiche, prevalentemente gas. Le dispute si sono allargate fino alla zona di mare intorno all’isola di Cipro, un altro storico motivo di scontro tra Atene e Ankara. Cipro è divisa in due dall’invasione turca del 1974.

Alla complessità geografica si aggiunge quella della legalità internazionale. Quando si parla di dispute marittime tra due o più paesi bisogna prendere in considerazione diversi parametri: le acque territoriali – il tratto di mare più vicino alle coste – la zona economica esclusiva – che può essere molto più estesa ma sulla quale lo stato non esercita la propria sovranità territoriale – e la piattaforma continentale – che può essere ancora più profonda. C’è poi un punto di riferimento normativo, la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (Montego Bay, 1982), che la Turchia non ha firmato.

Pochi giorni fa la Grecia ha raggiunto un accordo con l’Italia per ampliare le sue acque territoriali a ovest (verso l’Italia appunto) fino a 12 miglia, il massimo consentito dalla Convenzione sopracitata. Ora Atene vorrebbe definire i confini marittimi anche con Ankara, che però punta ad allargare il negoziato ad altre questioni: la presenza militare greca sulle isole nell’Egeo e la gestione dello spazio aereo tra i due paesi, entrambi membri della NATO. Una soluzione sarà possibile solo quando entrambi le parti mostreranno una certa flessibilità. Atene sulle sue rivendicazioni marittime, Ankara su quello che realisticamente può essere concordato in questo momento.

Negli anni scorsi hanno complicato il quadro nel Mediterraneo Orientale due accordi sulle zone economiche esclusive: il primo tra Turchia e Libia, il secondo tra Grecia ed Egitto.

Il 2021 potrebbe segnare il riavvicinamento tra i due nemici storici. Perché adesso? Pesano almeno due fattori esterni. Il primo regionale: la Turchia sta cercando di capire se sia possibile rendere meno conflittuali i suoi rapporti con tutta l’Unione Europea, e il dossier non può che passare dai rapporti con la Grecia. Erdogan, circa un anno fa, aveva mandato i migranti siriani al confine greco per fare pressione su Bruxelles. Per l’Europa Ankara rimane indispensabile per contenere i flussi migratori. Il secondo elemento ancora più internazionale: con il cambio di amministrazione negli Stati Uniti i rapporti tra Turchia e America potrebbero essere più difficili. A Erdogan conviene quindi ridurre i fronti aperti.

Nei precedenti negoziati, dal 2002 al 2016 non venne raggiunto alcun accordo. Forse adesso potrebbe cambiare qualcosa, con un accordo diretto oppure attraverso un arbitrato internazionale. Ma come dicevamo tutto è possibile. Questa settimana, in concomitanza con l’incontro di Istanbul, la Grecia ha siglato un accordo con la Francia per l’acquisto di nuovi caccia militari.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi del trio Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 09/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 09-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 09/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 09-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 09/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: all'Elfo Puccini inizia l'edizione 2025 di Nuove Storie, intitolata "Note Contro" e diretta da Francesco Frongia e lo spettacolo "Ghost Track"; Barbara Sorrentini intervista Sophie Chiarello per il doc "Attitudini: Nessuna" sulla storia di Aldo, Giovanni e Giacomo; il 7 dicembre in Piazza Scala molte/i componenti di orcheste e cori italiani hanno manifestato in difesa della cultura e dello spettacolo; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 09-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 09/12/2025

    Scontro tra dottrine euroamericane. Trump chiude con l'Europa e le sue istituzioni del post-guerra fredda. L'Europa lascia fare e rimane - per ora - in silenzio. E il resto del mondo? «Negheremo ai concorrenti che non appartengono all’emisfero occidentale la possibilità di dislocare forze o altre capacità minacciose, oppure di possedere o controllare asset strategicamente vitali nel nostro emisfero» (National Security Strategy 2025, p.15). Pubblica ha ospitato la storica Simona Colarizi e lo storico Piero Graglia.

    Pubblica - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 09-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 09/12/2025

    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 09-12-2025

  • PlayStop

    FRANCESCO CANCELLATO - IL NEMICO DENTRO

    FRANCESCO CANCELLATO - IL NEMICO DENTRO - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 09-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 09/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 09-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 09/12/2025

    L'Europa svolta più che a destra sui rimpatri e riformando il diritto d'asilo in chiave più che restrittiva: "in sostanza deportiamo dei richiedenti asilo e paghiamo dei paesi per prenderli" commenta Cecilia Strada, eurodeputata eletta come indipendente nelle liste del Ps. Cosa significa paese terzo, cosa paese sicuro e cosa cambia questa proposta di regolamento nell'analisi del giurista e studioso di migrazioni Gianfranco Schiavone. La Siria un anno dopo la caduta di Assad, il reportage di Emanuele Valenti, raccolto per noi da Viviana Astazi. Il report di Libera sulla corruzione nel 2025 più di 1000 indagati, almeno due inchieste alla settimana, diminuzione della legge e della percezione delle gravità del reato, nell'analisi di Francesca Rispoli Copresidente di Libera ed esperta di corruzione.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 09-12-2025

Adesso in diretta