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Mattarella, la lezione di democrazia del Capo dello Stato ai partiti e al Parlamento

Mattarella primo maggio ANSA

“Sono stati giorni travagliati, ma non ho mai pensato di sottrarmi.” Sergio Mattarella spiega il suo stato d’animo in questi giorni, ma qui in Parlamento davanti a mille grandi elettori non ha per nulla il tono di chi accetta controvoglia il nuovo mandato. Rilancia anzi, presentando un programma di valori, che è una lezione di democrazia a un Parlamento, ai partiti e a un governo a cui sembra tirare le orecchie. Lo fa subito ricordando che se ha accettato è stato per non allungare una fase di stallo che non avrebbe fatto bene a chi sta soffrendo in questo momento, come dire voi che state applaudendo avete perso di vista quello che accade fuori.

E il suo discorso è stato in gran parte orientato alle sofferenze e alle difficoltà, ai problemi sociali ed economici di tante persone. Per diciotto volte ha pronunciato la parola “dignità”, declinata in tutti quei campi dove ci sarebbe bisogno di uno sguardo e un’attenzione diversa: i morti sul lavoro, la povertà, la violenza contro le donne, le carceri sovraffollate, il diritto allo studio, il rispetto per gli anziani. Dignità, dice il Capo dello Stato, come “pietra angolare della nostra passione civile”. “Le diseguaglianze, dice Mattarella, non sono un prezzo da pagare alla crescita, sono il freno della crescita”, quasi un programma politico se non fosse il Presidente della Repubblica.
E quindi chiede che l’attenzione anche del governo si sposti su questo, quella dei partiti, con il ruolo fondamentale di intermediazione tra istituzioni e cittadini, ritrovando quindi quella funzione più nobile della politica. E tutti applaudivano a ogni passaggio, che era anche una sferzata al loro immobilismo.
Se Napolitano aveva basato il suo discorso su riforme irrinunciabili, per Mattarella la riforma principale è quella della Giustizia.

In questi due anni molti discorsi del Capo dello Sato sono stati rivolti all’uscita dalla pandemia, all’emergenza sanitaria, economica e sociale, ma oggi è andato anche oltre, perché chiede di “disegnare e iniziare a costruire l’Italia del dopo emergenza”, del dopo pandemia, in questi prossimi anni”, aggiunge. Come dire, ci sarò e non sarà un mandato a tempo.

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    Anna Bredice
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