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Marra promosse suo fratello. Raggi sapeva

Campidoglio e giunta Raggi ancora al centro di vicende giudiziarie e amministrative, in un susseguirsi di bocciature e indagini incalzante e continuo come mai accaduto prima.

Ad appena 24 ore dalla bocciatura del bilancio del Comune, atto che tiene ora la capitale sull’orlo del commissariamento, una nuova tegola si è abbattuta su Raffaele Marra, l’ex capo del personale,  uomo molto vicino alla Raggi, in carcere perché accusato di corruzione.

L’Anac ha bocciato la promozione del fratello Renato Marra, passato da vigile urbano alla guida del Dipartimento turismo.

Secondo l’autorità anticorruzione in quella nomina c’e conflitto d’interesse, visto che ad avallarla è stato il fratello Raffaele. Una situazione, scrive Cantone, ben conosciuta alla sindaca che si è auto attribuita ogni responsabilità per quell’incarico, nel tentaivo di alleggerire la posizone del suo fedelissimo.

Ora tutto l’incartamento è in Procura: i magistrati dovranno decidere se indagare Marra per abuso d’ufficio, non escludendo la possibilità di coinvolgere anche la prima cittadina.

La decisione dell’Anac è arrrivata alla fine di una complessa indagine, partita da una denuncia di un sindacato dei dirigenti della Regione Lazio. Per la sindaca e la sua giunta, il parere è stato come benzina buttata sul fuoco, con le opposizioni a denunciare l’ennesima prova di incapacità e dilettantismo dell’amministrazione 5stelle, mentre la città rimane paralizzata.

Questo pomeriggio, intanto, è iniziato l’interrogatorio di Paola Muraro, l’ex assessora all’Ambiente voluta e difesa strenuamente dalla sindaca, dimessasi perché indagata per reati ambientali.

  • Autore articolo
    Maria D'Amico
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