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Lo spettro del nazionalismo ucraino

Sono passati due anni dalla tragedia di Odessa. Il 2 maggio del 2014 morirono 48 persone dopo un grosso incendio nel palazzo dei sindacati e violenti scontri tra esponenti di estrema destra e manifestanti filo-russi. La tragedia di Odessa è una delle pagine più buie della crisi ucraina e della storia dell’Europa moderna. Ancora oggi le autorità non sono riuscite a fare chiarezza e a portare i responsabili davanti alla giustizia.

Il 9 maggio, la prossima settimana, ci sarà anche l’anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. Molti temono quindi che in questi giorni ci possano essere altri scontri. A Odessa potrebbero tornare in piazza diversi gruppi nazionalisti ucraini.

Come era già stato evidente più volte uno dei gravi problemi dell’Ucraina è l’incapacità del governo e dello stato di tenere sotto controllo il paese e di prevenire situazioni che possano portare allo scontro tra le due anime dell’Ucraina, quella filo-europea e quella filo-russa. Il conflitto nell’est, ancora in corso nonostante da oltre un anno sia in vigore un cessate il fuoco, è la dimostrazione perfetta di questo vuoto lasciato dalle autorità di Kiev.

Di nazionalismo, patriottismo ed estrema destra in Ucraina abbiamo parlato con Nicolai Petro, politologo alla Rhode Island University, negli Stati Uniti, e profondo conoscitore dello spazio ex-sovietico. Nicolai Petro ha lavorato e studiato a lungo proprio a Odessa, in Ucraina.

Ascolta l’intervista a Nicolai Petro

NICOLAI PETRO UCRAINA

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    Emanuele Valenti
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    Dopo il taglio ai fondi antismog da Meloni e Salvini meno soldi ai trasporti lombardi

    Dopo la sforbiciata da 270 milioni in tre anni ai fondi per le politiche anti inquinamento, arriva la conferma che dal governo Meloni arriveranno fondi insufficienti anche per il trasporto pubblico locale. La Lombardia è particolarmente penalizzata e se n’è accorto persino il presidente della giunta lombarda Attilio Fontana che ora chiede più risorse al Governo. La Lombardia riceve il 17,6% delle risorse nazionali destinate al trasporto pubblico, una quota che sembra destinata a non aumentare. Il risultato per chi si muove sui mezzi pubblici è che, sia con la mano del governo nazionale, sia con quello di quello regionale, i fondi sono insufficienti. E davanti ai finanziamenti insufficienti tocca ai comuni integrare con fondi propri. Per le opposizioni di centrosinistra la destra è incapace di risolvere i problemi dei cittadini. La denuncia di Simone Negri, consigliere regionale del Pd che si occupa di trasporti.

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    CECCHETTIN DUE ANNI DOPO

    La giovane età di vittima e assassino non era un’anomalia. Due anni dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin i dati lo confermano: si abbassa progressivamente l’età di chi agisce e subisce violenza. Qualcosa non funziona, forse, nel passaggio generazionale anche da parte di chi si sente assolto. Servirebbe parlarne a scuola? Si, ma soltanto con l’autorizzazione delle famiglie, secondo la destra. Cioè di quei soggetti all’interno dei quali, quando c’è, la violenza viene esercitata. Ospiti: Elisabetta Canevini, Presidente quinta sezione penale del Tribunale di Milano; Lara Pipitone, insegnante, conduttrice di “Fuori Registro” su RP; Lorenzo Gasparrini, filosofo, formatore per la Fondazione Giulia Cecchettin. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

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    La Lega fa marcia indietro e emenda la sua proposta di vietare l'educazione sessuale-affettiva nelle scuole medie: si potrà fare col consenso informato dei genitori. Il commento di Elisabetta Piccolotti deputata di Avs. La Dottoressa Simona Chiatto del consultorio Gli Aquiloni ci racconta cosa significa educazione sessuale e affettiva e come si fa nelle scuole primarie e secondarie. Sempre più app ci chiedono il consenso alla geolocalizzazione poi vendono i dati sui nostri spostamenti e abitudini ad aziende di ogni tipo: ma chi è interessato ai nostri dati, perché e come difenderci, le risposte di Marco Schiaffino giornalista esperto di cybersicurezza e nostro conduttore di Doppio Click. Cristina Franceschi, presidente della Fondazione Roberto Franceschi Onlus ci racconta il convegno "𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚" di venerdì prossimo in Comune di Milano, con gli interventi di nove testimoni che racconteranno la storia degli indumenti donati per essere intrecciati insieme nell'opera realizzata dall’artista Patrizio Raso "Ombra di tutti" che sarà esposta il 3 dicembre alla Casa della memoria.

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