Approfondimenti

Le risposte di Giorgia Meloni nel dibattito al Senato, il progetto di legge della Lega sul tetto ai contanti e le altre notizie della giornata

meloni

Il racconto della giornata di mercoledì 26 ottobre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Giorgia Meloni risponde all’opposizione sui temi affrontati nel dibattito al Senato. La Lega ha proposto una legge sul tetto ai contanti, da 2mila a 10mila euro, condivisa dalla coalizione di centrodestra; l’opposizione la contesta, favorirebbe l’evasione e farebbe un regalo alle mafie. Domani si riunisce il primo Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza, presieduto dal neoeletto al Viminale, il ministro Piantedosi: le ONG denunciano l’impossibilità di sbarco dei migranti, a pochi giorni dal rinnovo dei contratti sull’immigrazione tra Roma e Tripoli. La questione del nucleare nella guerra in Ucraina solleva il dubbio che possa diventare una possibilità concreta, nonostante l’ambasciatore russo in Regno Unito lo neghi.

Tutte le risposte di Giorgia Meloni sui temi del dibattito al Senato

(di Anna Bredice)

Se ieri era necessario dare una visione chiara del suo programma, dice Meloni, oggi le cose che vuole e come vuole farle, riconfermando che l’agenda però ce l’ha in mano lei e anche la tempistica: al primo posto ci sono le bollette delle persone, dei cittadini; le pensioni non le cita, la flat tax si fa con il 15% sui profitti dell’anno precedente e sono i due temi che Salvini aveva messo al primo posto, ma la priorità ora sono le risposte da dare sulle bollette e sull’aumento del caro vita. Salvini dà ragione sull’aumento dell’uso del contante facendo solo la proposta, nello stesso tempo ribattendo la sinistra, come ieri aveva fatto con le parole della Serracchiani, cita una frase “non c’è legame tra il limite del contante e il sommerso” e poi rivela che l’ha detta Padoan, ministro del PD e nel PD cala il silenzio e il gelo. Sull’energia rivela che vuole lavorare sulla tassa degli extra profitti, è da li che vuole prendere le risorse e così ancora sull’energia, si deve estrarre il gas in Italia. E ancora il salario minimo, per lei non si fa per legge, ma si interviene con i contratti collettivi e con il cuneo fiscale di cui 2 terzi a favore dei lavoratori. Molte risposte agli interventi nel dibattito, anche a Scarpinato che aveva citato la Diaz e le stragi nazifasciste, lei lo gela accusandolo di avere un approccio giudiziario ideologico. Tocca ancora una volta il sistema dei valori tornando sempre alla sua esperienza personale, all’epoca della sua militanza giovanile nella destra e mettendola sempre al primo piano, come declinazione di ogni modo di vedere le libertà di manifestare il pensiero e le proteste. Gli studenti della Sapienza quindi, dice, hanno meritato per lei i manganelli perché hanno impedito un’altra manifestazione.

Il discusso progetto di legge sul tetto ai contanti proposto dalla Lega

Oggi la Lega ha presentato un progetto di legge per alzare il tetto all’uso dei contanti da 2mila a 10mila euro. Poco dopo Fratelli d’Italia ha rivendicato che l’aumento della soglia è nel suo programma, aggiungendo che il provvedimento sarà inserito già nella legge di bilancio da approvare entro fine anno.

(di Andrea Monti)

“Una misura che favorisce l’evasione”, “un regalo alle mafie”. Le opposizioni hanno commentato così la proposta messa in primo piano dalla Lega e rilanciata da Fratelli d’Italia, un meccanismo interno alla maggioranza che potrebbe ripetersi spesso nei prossimi mesi. Il punto di partenza è la volontà di Salvini di recuperare voti che sono passati da lui a Meloni. Per riuscirci punta su temi identitari come appunto il contante, convinto che l’alleata-rivale gli darà ragione e sperando di dare l’impressione che sia lui a determinare le decisioni, riconquistando consensi a destra. La logica – almeno per ora – non è quella di uno scontro ma di una competizione, come quella vista in campagna elettorale sull’immigrazione, quando Meloni parlò di blocco navale irritando Salvini, non perché sia contrario ma proprio perché lo chiede da anni, e vuole mantenere il primato sulla questione. Cosa uscirà da questa gara in termini di provvedimenti effettivamente approvati dipenderà anche da Forza Italia, da quanto vorrà e riuscirà a far pesare il suo ruolo di forza moderata.

Il primo Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza si riunisce domani, a pochi giorni dal rinnovo del contratto sull’immigrazione tra Roma e Tripoli

(di Michele Migone)

Domani si riunisce il primo Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza, convocato dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Alla riunione ci saranno, oltre i vertici di polizia e intelligence, anche il comandante generale della Guardia Costiera. Al centro dell’incontro l’ordine pubblico e i temi del contrasto ai flussi migratori irregolari. Il nuovo capo del Viminale questa mattina ha ribadito che “se i migranti sono su una nave straniera si può vietare lo sbarco”. In questo momento sono due le navi umanitarie nel Mediterraneo, la Humanity One, che batte bandiera tedesca e la Ocean Viking che batte bandiera norvegese. Nelle scorse ore hanno salvato oltre 350 persone. Entrambe hanno già fatto richiesta all’Italia di un porto sicuro dove sbarcare i migranti senza ricevere al momento risposta.
Francesco Creazzo portavoce di Sos Mediterranee, la Ong che coordina le operazioni della Ocean Viking:


E oggi l’Ong Sea Watch ha denunciato che la guardia costiera libica ha minacciato di colpire con dei missili il loro aereo da ricognizione Seabird 3. Il velivolo aveva avvistato un gommone con a bordo 70 migranti in area Sar europea, nonostante questo una motovedetta libica ha minacciato di aprire il fuoco. L’aereo della Sea Watch si è allontanato e i migranti sono stati intercettati e portati in Libia. Proprio oggi a Roma decine di associazioni che si occupano di migranti hanno manifestato contro gli accordi tra Roma e Tripoli per il contratto all’immigrazione che si rinnoveranno automaticamente il 2 novembre.
Alla manifestazione abbiamo raggiunto Marta Bernardini di Mediterranean Hope:

La questione delle armi nucleari nella guerra in Ucraina: cosa succederà?

(di Emanuele Valenti)

La strategia russa è ormai evidente. Insistere il più possibile sulla questione bomba sporca che starebbe preparando l’Ucraina.
Il ministro della difesa, Shoigu, ne ha parlato con il suo omologo cinese e con quello indiano, proprio per consolidarla come una questione di dominio pubblico internazionale.
Una delle ipotesi più credibili è che in realtà Mosca ne stia parlando proprio perché a un certo punto – viste le difficoltà sul campo, nel sud e nell’est dell’Ucraina – vorrebbe invece utilizzare lei un’arma del genere.
Putin ha parlato di alto rischio di un conflitto globale e ha presieduto le esercitazioni delle forze nucleari russe – sottomarini, bombardieri, missili balistici.
Il capo del Cremlino dovrebbe presiedere a breve una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale.
Ricordiamo che i russi hanno esteso il loro ombrello nucleare ai territori ucraini annessi.
In un’intervista alla CNN, non ancora andata in onda, l’ambasciatore russo nel Regno Unito ha commentato che Mosca non ha alcuna intenzione di usare armi nucleari.
La narrazione ufficiale, però, sembra suggerire il contrario.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 23/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 23/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 23/12/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 24/12/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 23-12-2025

  • PlayStop

    No Manches Guey di martedì 23/12/2025

    Un viaggio musicale dentro le culture latino americane.

    No Manches Guey - 23-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 23/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 23/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 20:32

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 23/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 23-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 23/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 23/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 23-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 23/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede purtroppo in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    A qualcuno piace verde - 23-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 23/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 23-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/12/2025

    Considera l'armadillo di martedì 23 dicembre 2025 ospite Alessandra Abidin che ci ha parlato dei 10 anni di @Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, @houseofcatsernestos il santuario nato per ricordare il gatto di Alessandra e che ora ospita 2380 gatti e altre centinaia di altri animali dando lavoro a 18 persone in Siria. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-12-2025

Adesso in diretta