Approfondimenti

L’ultima regia di Casalino, Berlusconi prova a riprendersi la scena e le altre notizie della giornata

Draghi Consultazioni

Il racconto della giornata di giovedì 4 febbraio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il discorso di Giuseppe Conte davanti a Palazzo Chigi e la Lega ancora divisa sull’appoggio a Draghi in attesa del faccia a faccia previsto per sabato mattina. L’associazione italiana di oncologia medica certifica l’impatto catastrofico che la pandemia e il lockdown hanno avuto sul trattamento del cancro. Il Comitato Tecnico Scientifico dà il via libera al protocollo COVID per Sanremo 2021. Sono state ufficializzate le nomination per i Golden Globe 2021. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

L’ultima regia di Casalino: il discorso del “tavolino” di Conte

(di Anna Bredice)

È il discorso del “tavolino”, per ricordare quello del predellino, un’altra discesa in campo, questa volta di Conte che rompe gli indugi e annuncia che vuole che nasca il governo di Draghi, “i sabotatori sono altri”, dice, il riferimento è a Renzi, vuole un governo di alto contenuto politico, con la presenza dei partiti, ma lui c’è e lo dice due volte, sia ai Cinque stelle, candidandosi ad essere la guida del Movimento, che alla coalizione, una federazione dei tre partiti che lo hanno sostenuto fino a pochi giorni fa per essere il leader alle prossime elezioni. Un’attenta regia, dietro alla quale c’era il solito Casalino, ha organizzato l’ultimo annuncio a metà tra presidente uscente e prossimo leader politico. Si è fatto portare un tavolino nella piazza, lui con la mascherina e a distanza decine di giornalisti e cameramen assembrati, alle spalle non voleva nessuna immagine di Palazzo Chigi, del resto lo sta per lasciare per continuare però a stare poco lontano. Conte porta con sé quindi una buona parte dei Cinque stelle, che aspettavano la decisione di Conte, contemporaneamente alle sue parole è arrivata anche l’apertura di Di Maio al confronto con Draghi, è chiaro che questa scelta è destinata a lasciare strascichi nel Movimento, ma per ora è prevalente la linea della disponibilità. Il prossimo passo sarà andare alle consultazioni e sentire cosa ha in mente il presidente incaricato sui temi che interessano ai Cinque stelle, a cominciare dal reddito di cittadinanza. Ma la scelta di Conte è chiara, si vedrà se porterà anche ad un suo ingresso nel governo, oppure ad un ruolo di coordinatore da fuori come è stato con Zingaretti, e a proposito del Pd, tirano un sospiro di sollievo, non saranno soli a sostenere l’ex Presidente della Bce, si potrà ricomporre l’ex maggioranza, anche con Leu e sarà anche più facile organizzare insieme la campagna elettorale a cominciare dalle amministrative.

La Lega resta divisa su Draghi, ma gli investimenti pubblici fanno gola a tutti

(di Luigi Ambrosio)

Oggi pomeriggio, dopo una riunione dei dirigenti della Lega, è uscito Giancarlo Giorgetti: “Draghi è un fuoriclasse?“, gli hanno chiesto e lui ha risposto così: “Esatto è come come Ronaldo, non può stare in panchina”.
Da un politico che dice di Draghi “è come Ronaldo non può stare in panchina” ci si aspetta che poi come minimo voti la fiducia al nuovo governo. Essendo il politico in questione il più potente dei leghisti, queste parole dicono di come un pezzo non piccolo dei deputati e dei senatori della Lega siano tormentati, perché vorrebbero votare la fiducia. [CONTINUA A LEGGERE]

Il catastrofico impatto della pandemia sul trattamento del cancro

L’impatto di pandemia e lockdown sul trattamento del cancro è “catastrofico”: lo denuncia la branca europea dell’Organizzazione mondiale della sanità, in occasione della giornata mondiale contro il cancro che si celebra oggi. 
Nel 2020 un terzo degli stati europei ha interrotto parzialmente o completamente i propri servizi oncologici; ci sono state carenze di farmaci antitumorali e anche nei paesi più ricchi le diagnosi sono drasticamente calate. Anche in Italia l’Aiom, l’associazione italiana di oncologia medica, lancia l’allarme per il crollo degli screening .

In Italia nel 2020 sono state stimate 377.000 nuove diagnosi di tumore, circa 6.000 casi in più del 2019. Dall’altro lato, però, almeno 1 paziente su 4, quindi quasi un milione di persone, è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.
Risultati importanti, raggiunti grazie alle campagne di prevenzione, che rischiano ora di essere compromessi dalla pandemia.
Nei primi 9 mesi del 2020 sono infatti stati effettuati 2 milioni di screening in meno rispetto all’anno precedente. I ritardi nelle diagnosi precoci, avverte l’Aiom, l’associazione italiana di oncologia, possono causare un maggior numero di diagnosi di cancro in fase avanzata, con conseguente aumento della mortalità.
Se la situazione non cambia, afferma l’Aiom, “diventa concreto il rischio di un maggior numero di diagnosi di cancro in fase avanzata, con conseguente peggioramento della prognosi, aumento della mortalità e delle spese per le cure“. 
Per questo, conclude l’associazione, è necessario riprendere al più presto i programmi di prevenzione.

75 pagine di protocollo COVID per Sanremo 2021

(di Niccolò Vecchia)

Alla Rai hanno avuto bisogno di 75 pagine per mettere nero su bianco il protocollo che permetterà di svolgere il festival di Sanremo, che ha già ricevuto il via libera del Cts. 75 pagine per disciplinare tanto le prove quanto le dirette, fissando regole come l’obbligo di eseguire tamponi ogni 72 ore, le distanze tra gli orchestrali, la blindatura di camerini, sale trucco e parrucco. C’è anche un intero capitolo dedicato al solo Achille Lauro, visto che a quanto pare la sua esibizione sarà la più articolata e affollata. Nella sostanza l’Ariston diventerà un centro di produzione Rai e funzionerà come una delle molte bolle progettate in questi mesi per realizzare prodotti televisivi e cinematografici. Sanremo è dunque salvo, e se la Rai non ha dimostrato doti di sintesi nel redarre questo protocollo, ne dimostra ancor meno nel sancire, nelle stesse 75 pagine, la durata delle cinque puntate: 300 minuti ogni sera, a partire dalle 20.40, inglobando anche lo spazio che viene tradizionalmente occupato dal dopo-festival. 5 ore di festival per 5 giorni: sembra quasi la vendetta di Amadeus per non avergli concesso quel pubblico per cui ha puntato i piedi per diversi giorni…

Chi vincerà i Golden Globes 2021? Tutte le nomination

(di Barbara Sorrentini)

Prima le donne. La pandemia sembra aver portato una novità sulle nuove candidature ai Golden Globe, i premi di cinema e serie tv noti anche come anticamera degli Oscar. 
Tre donne e due uomini in una cinquina non si era mai visto e in questa 78esima edizione corrono per la miglior regia. Lo si diceva già qualche mese fa alla Mostra del Cinema di Venezia che il 2020 appena passato avesse favorito la presenza di donne dietro la macchina da presa. Confermato del Leone d’Oro a Chloe Zhao, con il suo “Nomadland” girato tra i nomadi che vivono nei camper tra le lande desolate degli USA, con l’attrice Frances McDormand. La regista cinese, candidata con lo steso film al Golden Globe è affiancata da Regina King, regista afroamericana di “Un notte a Miami”, ricostruzione della serata in cui Cassius Clay annunciò la sua conversione all’Islam, festeggiando con Malcolm X, Sam Cook e Jim Brown. La terza regista si chiama Emerald Fennell, è nata a Londra e si presenta con “Una donna promettente”, film che dovrebbe uscire a marzo in Italia e che ha come protagonista Carey Mulligan nei panni di una donna, appunto, promettente ma che a un certo punto della sua vita deraglia.
Tre film importanti che se la giocano con altri due successi molto visti su Netflix: uno è “Il processo ai Chicago 7” di Aaron Sorkin, sui sette manifestanti contro la guerra in Vietnam e l’atroce processo mosso contro di loro; l’altro è “Mank” di David Fincher, un pezzo di vita di Herman Mankiewicz, lo sceneggiatore di “Quarto potere”, interpretato da Gary Oldman.
Chi vincerà? Lo sapremo il 28 febbraio 2021.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 13659 i nuovi casi di coronavirus registrati oggi in Italia; il tasso di positività è in leggero aumento, al 5,05%. 422 le morti, che portano il nostro paese a superare la soglia delle 90mila vittime ufficiali per covid da inizio pandemia.
Oggi è stato anche presentato il consueto monitoraggio settimanale della fondazione sanitaria Gimbe: in base ai dati raccolti nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio i contagi hanno ripreso a salire in 9 Regioni, mentre in 5 cresce il numero dei positivi per 100.000 abitanti. Secondo il Gimbe questi sarebbero i primi segnali di una inversione di tendenza e del fatto che si sono ormai esauriti gli effetti del decreto di Natale.

Le sospette reazioni avverse segnalate per i vaccini Pfizer e Moderna “sono in linea con le informazioni già presenti sul prodotto dei vaccini”. 
Lo rileva il primo rapporto dell’AIFA sulla sorveglianza dei vaccini contro il covid presentato oggi. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27 dicembre 2020 e il 26 gennaio 2021, per i vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.
Su oltre un milione e mezzo di dosi somministrate, le segnalazioni sono state 7.337, di cui il 92,4% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, stanchezza, dolori muscolari. Il restante 7,6%, classificato come “gravi”, in 3 casi su 4 non è stato richiesto intervento ospedaliero. 
Le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti, conclude Aifa, “confermano quindi un buon profilo di sicurezza di questi due vaccini”

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    L’Europa e il bellicismo crescente delle sue classi dirigenti. L’ultimo caso, quello dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e la postura aggressiva che dovrebbe tenere la Nato. Cosa possono fare il pensiero e la cultura della pace per contrastare l’escalation bellicista e la normalizzazione della violenza? Le risposte possono non essere quelle consuete, soprattutto perché in Occidente stiamo assistendo ad un cambio delle coordinate geopolitiche costruite negli ultimi ottant’anni. Un esempio. Il settimanale «The Economist» ha scritto nella sua rubrica di geopolitica «The Telegram» apparsa oggi sulle pagine online: «In Europa le preoccupazioni per l’inaffidabilità dell’America sotto Donald Trump stanno lasciando il posto a un timore più grande: che, pur presentandosi come il campione della civiltà occidentale, egli consideri ormai le democrazie occidentali reali come avversarie. “Nella Washington di oggi” - scrive il nostro editorialista di The Telegram - l’Europa “è spesso descritta con maggiore disprezzo rispetto alla Cina o alla Russia”. Pubblica oggi ha ospitato Donatella Della Porta, scienziata della politica, e Agostino Giovagnoli, storico.

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    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

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