Approfondimenti

L’Argentina sta affrontando la peggiore siccità in 60 anni

Un animale giace morto a causa della siccità in un settore colpito dagli incendi che consumano grandi aree del territorio della provincia di Corrientes, in Argentina

Finisce oggi l’estate in argentina, e gli agricoltori sono sospesi tra il sollievo e la preoccupazione, di fronte alla peggior siccità che il paese registra da almeno 60 anni.
Negli ultimi quattro mesi del 2022, nella regione del nord est è caduta meno della metà delle precipitazioni medie.
A questa condizione si sono sommate temperature record che hanno causato la morte di migliaia di capi di bestiame, 3000 solo nella regione di Santa Fé, una delle aree agricole più importanti del paese; situazione grave anche nelle regioni di Entre Rios e di Còrdoba.
I mesi da novembre a gennaio sono stati i più caldi della storia del paese: si sono registrate una decine di ondate di caldo anomalo, che ha causato devastanti incendi nell’Argentina centrale, e che ha accelerato lo scioglimento dei ghiacciai andini.
Nella sola Argentina, considerato uno dei paesi granaio del mondo, per le coltivazioni di cereali, di soia, di erba mate, le conseguenze sono pesantissime: nel 2023 le esportazioni agricole argentine si ridurranno del 28% rispetto all’anno precedente, mentre tra gennaio 2022 e gennaio 2023, i proventi delle esportazioni di cereali e olio di semi sono già diminuiti del 61%.
Taglio netto anche per le previsioni di raccolta di soia, di cui l’Argentina è primo esportatore mondiale: quest’anno saranno 27 milioni di tonnellate, quasi la metà dei 47 milioni preventivati. Il Pil argentino nel 2023 si potrebbe contrarre di 3 punti, l’inflazione nel paese è già alle stelle.
Caldo e scarsità di precipitazioni hanno colpito anche i paesi confinanti: il 60% del territorio dell’Uruguay è colpito da una siccità estrema, Montevideo ha dichiarato l’emergenza agricola già lo scorso ottobre. Più di 75mila persone già oggi hanno difficoltà di accesso all’acqua potabile; e l’uso di risorse idriche per i raccolti e il bestiame è limitato.
È crisi idrica anche in Cile, che sta attraversando la più lunga siccità della sua storia, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale: il paese arriva da 13 anni di piogge scarse.
Secondo l’ultimo rapporto del World Weather Attribution il cambiamento climatico non è il principale detonatore di quanto sta succedendo, ma è la causa dell’aumento delle temperature nella regione e dell’allungamento delle ondate di caldo, che ha ridotto la disponibilità di acqua e aggravato gli impatti della siccità.
Un probabile fattore importante nelle scarse precipitazioni è che il Sud America sta attualmente subendo gli effetti di un terzo anno consecutivo de La Niña, un fenomeno che influenza notevolmente i modelli meteorologici in varie parti del mondo e provoca una maggiore probabilità di minori precipitazioni in molti parti di questa regione.
Se non arriveranno in fretta le piogge autunnali, gli analisti avvertono che l’Argentina potrebbe non riuscire a far fronte alle necessità alimentari dei suoi stessi cittadini. Non è a rischio solo la sicurezza alimentare, ma anche l’accesso all’acqua, e la sopravvivenza degli ecosistemi.

  • Autore articolo
    Sara Milanese
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 09:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 22/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 22-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 22/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Chi portereste a cantare in Senato, al posto di Claudio Baglioni? E poi le mostre aperte per ferie e i 10 anni di "Marassi" degli Ex-Otago.

    Apertura musicale - 22-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 21/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 21-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 21/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 21-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 21/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-12-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 21/12/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 21-12-2025

  • PlayStop

    Sudedoss di domenica 21/12/2025

    Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.

    Sudedoss - 21-12-2025

Adesso in diretta