Approfondimenti

Il silenzio sulla guerra in Kurdistan

Una guerra sotto mentite spoglie. L’esercito turco afferma di voler combattere il terrorismo dell’Isis. Però i nomi delle vittime civili che continua a mietere giorno dopo giorno appartengono tutti ai curdi.

Quello che segue è accaduto nelle ultime 48 ore, nel sud est della Turchia. Un bambino di 5 anni di nome Hüseyin Seljuk è rimasto ucciso da un proiettile della polizia mentre stava giocando nel cortile della sua casa. Durante un corteo represso dalla polizia, ha perso la vita Sedat Baran, un manifestante di 21 anni. Una donna di 85 annı, Kumru Işık anni è morta per arresto cardiaco durante un’operazione militare nel suo villaggio; un ragazzo di 16 anni, Hüseyin Ertene è stato ucciso da un cecchino. Il giorno di Natale è morto sotto le macerie della propria casa colpita dai bombardamenti un neonato, Miray Ince, di 4 mesi.

L’unica notizia proveniente da quelle zone che in questi giorni è riuscita a farsi strada è quella dell’assassinio di Naji Jerf, un regista siriano, attivista del sito di controinformazione Raqqa is being slaughtered silently (Raqqa viene sterminata in silenzio, ndr), ucciso mentre camminava per le strade di Gaziantep, città non lontana dal confine siriano e diventata meta di molti fuggitivi. Jerf è stato freddato da un colpo di pistola alla testa. Un facile obbiettivo per gli uomini del’Isis insediati in Turchia, che con altrettanta facilità pochi mesi prima nella stessa città avevano ammazzato altri due collaboratori di un movimento spontaneo di informazione nato sull’esigenza di raccontare i crimini del Califfato nella città di Raqqa, abbandonata agli estremisti.

Uccisi da colpi sparati alla testa, decapitati e ritrovati dentro una casa il giorno prima delle elezioni di novembre. Il minimo comun denominatore di questi eventi è la voragine di indifferenza dove la violenza che affligge il Paese scompare, che inizia in Turchia e si espande per la vicina Europa ed il resto del mondo. Ma non solo.

C’è un filo sottile che lega le tante vittime ignorate: la responsabilità del del governo turco. Sono tutte vittime di un governo che con la scusa della lotta al terrorismo ingaggia un conflitto armato contro il PKK, il partito dei lavoratori curdi, mentre cellule jihadiste prosperano ed agiscono indisturbate sul suo territorio. Che si batte il petto per la sicurezza e la tutela del suo Paese mentre massacra civili curdi alla cieca, che riceve miliardi dall’Unione Europea mentre incarcera giornalisti scomodi, che si allea con la coalizione internazionale mentre bombarda le milizie curde siriane che combattono contro Isis.

L’unica vera guerra che il presidente turco Recep Tayyp Erdogan sta conducendo è quella nei confronti della popolazione curda. Dal mese di giugno ad oggi sono in atto operazioni militari con armamenti pesanti, è stato applicato lo stato di coprifuoco in 18 città colpendo più di un milione di persone, ci sono state 186 vittime civili, 200 mila persone costrette a fuggire dalle zone di conflitto.

L’attacco avviene anche sul fronte politico: dopo che il Partito democratico dei popoli, il filo curdo HDP, è entrato in Parlamento con le elezioni di giugno, il suo leader Selhattin Demirtas ha ricevuto due avvisi di garanzia per presunta eversione, 17 sindaci sono stati arrestati, 25 sospesi dal loro incarico, per altri sei è stato emesso mandato di cattura. A detta di molti non è uno stato di diritto quello in corso in Turchia; le notizie faticano a scavalcare il muro di omertà e indifferenza che il Paese stesso erige: anche per questo i principali sindacati e camere professionali hanno indetto uno sciopero nazionale il 29 dicembre per la pace nel sud est e la cessazione delle operazioni militari.

Allo stesso tempo gli altri Paesi non sono interessati a smascherare i crimini e le responsabilità di un governo che fa più comodo come tampone al flusso migratorio, anche se i rifugiati vengono tenuti in catene, come ha documentato il recente report di Amnesty International. E proprio ieri ricorreva il quarto anniversario del massacro di Roboski: 34 civili curdi uccisi dall’aviazione turca la notte del 28 dicembre 2011. Un altro crimine dimenticato ed impunito.

  • Autore articolo
    Serena Tarabini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 20/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 20-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 20/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 20-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 20/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 20-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 20/12/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 20-12-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 20/12/2025

    Il magazine sportivo di Radio Popolare - Lo sport attraverso le sue storie, dalle grandi imprese ai personaggi, dalle notizie agli eventi che s’intrecciano con la società. Ogni sabato, dalle 15.35 alle 16.00, Highlights fa sintesi e accende i riflettori su quello che sta dentro e attorno ai campi di gioco. Una trasmissione settimanale in cui approfondire, ascoltare le parole degli esperti, confrontarsi e raccontare i fatti che vanno oltre la cronaca sportiva. A cura di Luca Parena

    Highlights - 20-12-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 20/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 20-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 20/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 20-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 20/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 20-12-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 20/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 20-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 20/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 20-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 20/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 20-12-2025

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 20/12/2025

    A cura di Roberto Maggioni, Alessandro Braga, Luca Parena e Chiara Manetti. M7 è il settimanale di Metroregione, una trasmissione per raccontare Milano e tutto quello che le sta attorno. In ogni puntata un tema affrontato a più voci. M7 è in onda tutti i sabati dalle 10.35 alle 11. Per comunicare con la redazione, per segnalazioni o spunti: metroregione@radiopopolare.it

    M7 – il settimanale di Metroregione - 20-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 20/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 20-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 20/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 20-12-2025

Adesso in diretta