Approfondimenti

La scaletta “impossibile” del Primavera Sound 2017

Spieghiamo subito il senso di quella parola nel titolo, “impossibile”. Il fatto è che oggi alcune decine di migliaia di persone stanno spulciando, sfogliando, ripassando il programma della diciassettesima edizione del Primavera Sound di Barcellona. Con un’idea sola in testa: quanti concerti riuscirò a vedere? Chi sceglierò di seguire, a chi dovrò rinunciare?

Facciamo un passo indietro: il Festival catalano si svolge, con il fulcro del suo programma, in un’area affacciata sul mare, molto ampia, chiamata Parc del Forum. Che viene completamente recintata e adibita a ospitare un decina di palchi, attivi più o meno dalle 16 alle 6 della mattina successiva, per tre giorni. Per spostarsi da un palco all’altro servono più o meno dieci minuti, folla permettendo.

Bisogna dunque avere un piano ben preciso, operazione che viene peraltro assai favorita dal fatto che gli orari del Festival, pubblicati settimane prima, vengono sempre rispettati con una precisione che qualcuno definirebbe “svizzera”, ma che è invece in tutto e per tutto catalana. La stessa che serve per ottimizzare i tempi e cercare di non perdersi nulla, tra i nomi che si conoscono e quelli che si vogliono mettere alla prova, scoprire. Ma, almeno per chi scrive, mai come quest’anno le scelte da fare saranno impegnative.

Proviamo a fare degli esempi di concerti che si svolgeranno in contemporanea e che ci mettono in difficoltà, partendo dalla prima serata, quella di oggi, giovedì 1 giugno.

Alle 22.20, su uno dei due palchi più grandi del Festival, quelli adatti alle grandissime adunate, suonerà un musicista americano chiamato Justin Vernon, ma noto ai più come Bon Iver (precisazione 1: quel nome nascondeva in origine un progetto solista, poi evoluto in una band. Precisazione 2: non è l’unico gruppo con cui suoni e canti, molto bene, Justin). Uno che nel giro di tre dischi in dieci anni è riuscito a diventare una specie di istituzione dell’indie americano, uno che con il suo ultimi disco, “22, A Million”, ha diviso pubblico e critica (a noi è piaciuto moltissimo), e che dal vivo dà probabilmente il meglio di sé.

[youtube id=”9utVR5Q67_k”]

Il fatto è che alle 22.40, sul palco forse esteticamente più bello, per l’anfiteatro che lo ospita, saliranno anche gli Afghan Whigs di Greg Dulli. Intanto un pezzo di storia del alt-rock americano, in giro da trent’anni (con una pausa di una decina iniziata nel 2001), una band dal repertorio stellare, un’altro gruppo noto per le sue esibizioni potenti e trascinanti. E poi Dulli e compagni hanno appena pubblicato un disco bellissimo, “In spades”, che sembra davvero riportarli al loro periodo migliore.

[youtube id=”Q9U8jseaqxU”]

La sera di venerdì 2 giugno promette di metterci nuovamente in difficoltà.

Questa volta per il dualismo tra realtà più giovani: da una parte, alle 19.15, ci sarebbe la curiosità di ascoltare dal vivo la giapponese di New York Mitski, una che si è fatta conoscere con un paio di dischi autoprodotti prima di convincere molti giornalisti musicali a metterla nelle loro classifiche di fine 2014 con il suo vero e proprio album d’esordio “Bury me at Makeout Creek”. Ripetendosi con esiti simili nel 2016 con “Puberty 2”. Almeno una parte del suo live va vista, ma poi…

[youtube id=”u_hDHm9MD0I”]

…tocca spostarsi di un chilometro o giù di lì per acciuffare qualche canzone da un concerto che inizia alle 19.20 e che ha come protagonista Sinkane, ovvero un musicista e produttore londinese, ma di origini sudanesi, che si chiama Ahmed Gallab. La sua musica è insieme elettronica e soul, africana ed europea, contemporaneamente sperimentale e melodica, come ha dimostrato l’ultimo, e ottimo, album “Life & Livin’ it”.

[youtube id=”LSgmgkyhPZ4″]

Poi arriva sabato 3 giugno. La sera più difficile e no, decisamente non è perché quella sera c’è pure una partita di calcio, ne faremo serenamente a meno. E’ che quella sera le scelte dilanianti sono ancora di più. Vediamole per sommi capi.

La storia della musica, rappresentata da sua maestà Van Morrison (che se non lo vedi stavolta, chissà quando ti ricapita)?

[youtube id=”Yv7WHa8BwLA”]

O una delle cantautrici rock più convincenti degli ultimi anni come Angel Olsen?

[youtube id=”nleRCBhLr3k”]

E ancora: la mitica, spiazzante, elegantissima, bellissima, magnetica Grace Jones, un’altra che non capita spesso di poterla vedere live?

[youtube id=”Tc1IphRx1pk”]

O il concerto, speciale e unico, con cui il bravissimo brasiliano Seu Jorge porterà sul palco per intero il suo disco di tributo alla musica di David Bowie, realizzato per la colonna sonora del film di Wes Anderson “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”?

[youtube id=”M05dpNBFTE0″]

Bene, queste sono le scelte che ci mettono in difficoltà quest’anno. Sarebbe bello avercene più spesso, di difficoltà come queste.

  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 03/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 03/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 03/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 03/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 03/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 03-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 03/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 03-12-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 03/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: l'intervista di Barbara Sorrentini al regista Andrea Corsini per "FERINE" al Noir in Festival; l'opera in mostra alla Sala Alessi di Palazzo Marino quest'anno è un polittico dei fratelli Crivelli; Lella Costa introduce il progetto triennale del Teatro Carfcano su Alessandro Manzoni, a partire da un quiz-show con il pubblico, Roberto Festa intervista il poeta e scrittore svizzero Vanni Bianconi sul suo libro "Wahoo. Un'Odissea al contrario"...

    Cult - 03-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 03/12/2025

    Gran Bretagna e Germania, i grandi malati d'Europa. Il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco Merz sono entrambi proiettati in una rincorsa della destra estrema. Il laburista britannico Starmer, due settimane fa: «restauriamo ordine e controllo», titolo di un documento presentato alla Camera dei Comuni. Il democristiano tedesco Merz: ci vogliono «controlli ai confini e respingimenti» perchè «l’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano». Proprio così. Germania e Gran Bretagna, due potenze economiche mondiali: la Germania (80 milioni di abitanti) con il terzo pil del mondo (dopo Stati Uniti e Cina); il Regno Unito (con 60 milioni di abitanti) con il sesto pil mondiale (dopo la Germania c’è il Giappone e l’India e poi il Regno Unito). La “malattia” (la rincorsa ad essere a volte più a destra delle destre) rischia di cambiare i connotati a tradizioni politiche europee centenarie: come il laburismo britannico, il popolarismo democristiano tedesco insieme alla socialdemocrazia, sempre in Germania. Pesa, inoltre, un discorso pubblico sempre più contaminato da un lessico guerresco. Che danni può provocare questa “malattia” in due paesi fondamentali del continente europeo? Pubblica ha ospitato la storica Marzia Maccaferri (Queen Mary, University of London) e il giornalista Michael Braun (corrispondente da Roma del berlinese Tageszeitung).

    Pubblica - 03-12-2025

  • PlayStop

    Finanza e Industria, ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 03/12/2025

    A cura di Diana Santini

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2025

  • PlayStop

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI - presentato da Francesco Tragni

    Note dell’autore - 03-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 03/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 03-12-2025

  • PlayStop

    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 03/12/2025

    Paolo Bergamaschi, già Consigliere Politico Commissione Esteri Parlamento Europeo, analizza lo scontro Europa-Russia, tra minacce e timidi segnali di dialogo. Francesco Vignarca, ricercatore e analista della Rete Pace e Disarmo, racconta l'impatto del piano di riarmo sulla politica dell'Unione, trainato dall'industria e soprattutto dalla finanza. Le mobilitazioni dei lavoratori dell'Ilva non si fermeranno finché i patti non saranno rispettati, perché nessuno comprerà gli stabilimenti se non ci saranno prima degli interventi, come ci spiega Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom-Cgil. Giulia Riva giornalista e nostra collaboratrice racconta la giornata internazionale delle persone con disabilità a partire dai dati sul lavoro dove le donne con disabilità sono ancora più penalizzate degli uomini (mentre in Lombardia le aziende preferiscono pagare 82 milioni di multe che assumere persone dalle categorie protette) e poi da atleta paralimpica lancia una sfida alla città di Milano che il lascito delle Olimpiadi invernali in partenza a febbraio sia almeno concretamente utile.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

  • PlayStop

    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 03/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 03-12-2025

Adesso in diretta