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La révolution des Œillets, il graphic novel di Sandra Canivet Da Costa e Jay Ruivo

révolution Sandra Canivet

A partire dalla metà degli anni 60, in seguito ad un accordo con la Spagna, la Francia era diventata una terra d’asilo privilegiata per chi scappava dal Portogallo di Salazar. Il paese aveva già assorbito diverse ondate di migrazione portoghese in precedenza ma in quel periodo, e fino alla fine degli anni 70, si stima che ogni anno attraversassero la frontiera oltre duecentomila persone. Molti di loro sono rimasti in Francia, hanno avuto figli che hanno a loro volta messo su famiglia e che hanno mantenuto un rapporto particolare con il Portogallo. Il che però non vuol dire che ne conoscano bene la storia. È pensando a loro che Sandra Canivet Da Costa, lei stessa figlia di immigrati portoghesi e sceneggiatrice di fumetti, ha scritto un libro sulla rivoluzione dei Garofani, per i bambini a partire dai 7 anni. In uscita oggi in Francia per la casa editrice che ha creato nel 2020, e battezzato con il nome di un navigatore italiano molto famoso in Portogallo, Alvise Cadamosto, questo libro a fumetti ripercorre la mitica giornata del 25 aprile con uno stile didattico e didascalico, ammorbidito da un tono narrativo che è quello di una storia di famiglia.

Il racconto si apre il 24 aprile 2024 con Matilde e Ruben, sorella e fratello francesi di origine portoghese, che guardano la Tv con il loro Papi-Vôvô. Due tenere parole che in francese e in portoghese significano nonno. Stupiti che in Francia si parli del Portogallo, non per le sue spiagge o per una partita di calcio, imbarcano con lui per un viaggio nella storia che parte dall’omicidio del re portoghese nel 1910, per arrivare ai garofani e alla libertà del 25 aprile del 74 e chiudersi poi sui primi passi dello Stado Novo. Il popolo portoghese è libero da soli cinquant’anni? Si stupiscono i bambini, che personificano la curiosità e i dubbi dei giovani lettori. Ed ecco Papi-Vôvô che spiega l’ascesa di Salazar, economista diventato dittatore, e le limitazioni alla libertà imposte dal regime, dalla censura alla creazione della polizia politica e dei ‘bufo’, i loro temuti agenti in borghese. Ma anche il ruolo della Chiesa, la creazione dei campi di concentramento – tanto simili a quelli nazisti che si studiano a scuola, osservano i ragazzi – la propaganda onnipresente, l’analfabetismo imperante, la povertà e la guerra per domare le rivolte nelle colonie e che invece diventerà la scintilla della rivoluzione.

Con un tratto chiaro e realistico, particolarmente preciso sui volti e corredato da didascalie dense di informazioni, Papi-Vôvô ripercorre poi passo passo le manovre dei militari golpisti, intercalate da domande e commenti dei nipotini, e illustra ora per ora il giorno in cui il regime capitolò. Corredando il fumetto con cenni storici e consigli di luoghi da visitare in Portogallo, per approfondire, Canivet Da Costa ha voluto offrire ai più giovani un bel testo per avvicinarsi a una storia che non è solo quella di un paese, ma anche quella di un’incredibile pacifica vittoria contro il fascismo. Un lavoro inedito, che meriterebbe di essere largamente imitato.

La révolution des Œillets, di Sandra Canivet Da Costa e Jay Ruivo. 52 pagine a colori. Cadamoste Editions. Disponibile in Italia in eBook, a 6,50 euro.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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