Approfondimenti

La puntata di “Guarda che Lune” di lunedì 19 dicembre, dedicata a tuttƏ quellƏ che provano a comunicare senza potere

Niente resterà Impunity. Come diceva la segretaria: “lavoro per un’associazione che si chiama Combattere l’impunità e scopro che gli impuniti erano proprio qui”. E’ la rivalsa delle parole, quando pensi di poterle usare per nasconderti dietro il loro prestigio, prima o poi si rivoltano e ti ritorcono contro anche il disonore di aver cercato di svuotare concetti che sono beni comuni. Vale ancora di più per la sinistra e le associazioni, onlus, scuole, case editrici, agenzie di comunicazione, cooperative, nelle quali da un lato vengono proclamati i valori della sinistra e dall’altro si rinnovano meccanismi di sfruttamento del lavoro, di deprezzamento del suo valore. Eppure se guardiamo al futuro proprio la comunicazione – intesa come capacità di mettere in comune – è la chiave moderna di queste ambiguità, il momento in cui la responsabilità verso il pubblico costringe ad allineare i principi e i comportamenti. Al limite ci accontenteremmo del contrario: predicare male e razzolare bene. E invece no, come nel caso dei furbetti della bolletta accusate dall’Antitrust di avere aumentato i prezzi nonostante il cosiddetto “decreto aiuti” lo impedisse. Enel, nel frattempo, ci propone una campagna pubblicitaria ideata “al fine di contrastare l’aumento dei costi dell’energia” fatta di domande per noi come: quanto puoi risparmiare se usi la lavastoviglie a pineo carico una volta invece di due? Tuttavia è anche abbastanza beffardo, perché – rivolgiamola noi qualche altra domanda – ma quanto conviene se la tua compagnia non ti aumenta la bolletta per sua unilaterale decisione? In Nuova Zelanda, qualche giorno fa, è stata approvata una nuova legge che proibisce di vendere tabacco a chiunque sia nato dal primo gennaio del 2009. Una legge che fa parte di un più ampio programma di contrasto al fumo. Interessante la dichiarazione del ministro della salute, Ayesha Verrall, che leggo su un comunicato Ansa “Migliaia di persone vivranno vite più lunghe e più sane e il sistema sanitario guadagnerà 5 miliardi di dollari non avendo bisogno di curare le malattie causate dal fumo, come numerosi tipi di cancro, infarti e ictus”. Intanto in Inghilterra il governo ha annunciato forti restrizioni sulla pubblicità di prodotti ad alto contenuto di grassi, sale o zucchero. Dal 2025 in più non potranno essere programmate prima delle nove di sera e non potranno essere presenti online. Lo scopo è dimezzare l’obesità infantile prima del 2030. Del resto ci sono piattaforme di streaming che hanno già deciso in modo autonomo, senza aspettare una legislazione, di non accogliere pubblicità di merendine e bevande gasate. Il punto è che nel rapporto con la pubblicità e le merci bisogna imparare a declinare la propria identità, la propria visione del mondo. Allora avviciniamoci alla nostra serata di giovedì (il racconto di Natale di Guarda che Lune! In diretta radio, Youtube e social) con una storia: quella del pandoro Balocco firmato Chiara Ferragni che contiene “zucchero a velo rosa e uno stencil per riprodurre sulla cima del pandoro il simbolo del brand Ferragni, ovvero il celebre occhio”. La marca dichiara che questo pandoro sostiene l’Ospedale Regina Margherita di Torino, però senza grande dovizia di particolari. Anzi, l’azienda fa una donazione che decide a parte e che al momento non è nota. Quindi il numero di pandori venduti non ha alcuna relazione con l’entità della donazione e l’operazione, nella quale il ruolo di Chiara Ferragni è quello del testimonial pubblicitario, sembra essere più un sostegno alle vendite che una charity. Non c’è niente di male nel vendere pandori, ma c’è qualcosa di ambiguo in questo misto di vecchio e nuovo, di réclame da un lato e di “cambiamo il mondo” dall’altro. Il Natale contiene moltitudini, basta pensare che la campagna più premiata del 2011 fu quella dell’esercito colombiano per la smobilitazione dei guerrglieri delle Farc con l’invito dei familiari a tornare a casa per le feste. Ne parliamo giovedì. Per l’ultima puntata di Guarda che Lune, una dedica è d’obbligo per tuttƏ quellƏ che provano a comunicare senza potere (ne abbiamo raccontati: il suo nome è Borovsk, 115 km da Mosca, e usa la street art per protestare contro la guerra in Ucraina. Fa molti murales ma in uno in particolare mostrava una ragazza vestita coi colori giallo e blu dell’ucraina e una bomba che stava per colpirla, con una scritta che diceva STOP. Alla polizia non è piaciuto: multa di 35mila rubli, il reato era “screditamento dell’esercito russo” e vernice per ricoprirlo. Ma sopra questa vernice Vladimir ha scritto sopra Bezumye, che vuol dire Follia. Coperta anche quella. E allora ha scritto Pozor che vuol dire vergogna… e forse stanno ancora proseguendo… . Per salutarci uno spot, quello della Lotteria di Stato danese, non ve lo descriviamo, ve lo laciamo gustare con un solo invito: non aspettiamo che arrivi la fortuna, andiamo, facciamo.

Foto | Dutch State Lottery Christmas Advert 2022 | Husky Frida

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 15/06 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-06-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 16/06 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-06-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 16/06/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-06-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 16/06/2025 delle 07:14

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-06-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 16/06/2025

    - Produrre e comprare più armi fa bene a governi e lobby industriali, ma fa male, molto male, alla società. Francesco Vignarca ci parla della manifestazione del 21 giugno contro il riarmo. - Perché milioni di persone disabili in Italia non possono lavorare o divertirsi come tutti? Ne parliamo con Vera Arma che si occupa di ausili per permettere anche a chi non sente o non vede di godersi una serata al cinema.

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 16-06-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 15/06/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 15-06-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 15/06/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo e Fabio Barbieri, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 15-06-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 15/06/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-06-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 15/06/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 15-06-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 15/06/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 15-06-2025

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 15/06/2025

    "Bohmenica In!" – condotta da Gianpiero Kesten e co-condotta da Gaia Grassi, Astrid Serughetti e Clarice Trombella, con ospiti fissi Andrea Bellati e Zeina Ayache – colonizza la domenica di Radio Popolare. Tra domande scientifiche e curiosità esistenziali, la squadra porta contributi settimanali come in una famiglia allargata, condividendo idee e buon umore dalle 19.45 alle 21.00. La missione è divulgativa e d'infotainment, in uno spirito di condivisione e riflessione tipico della domenica.

    Bohmenica In! - 15-06-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 15/06/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 15-06-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 15/06/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 15-06-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 15/06/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 15-06-2025

Adesso in diretta