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”La monarchia è uno zimbello”, così i lettori del Guardian commentano l’autobiografia del principe Harry

A settembre, dopo la morte della Regina Elisabetta, per le strade di Londra si annusava già un senso di fine. Non in termini formali, ma più che altro emotivi. Non la fine della monarchia, ma la fine di un rispetto intoccabile che, finché Elisabetta II è stata in vita, ha protetto la famiglia reale britannica avvolgendola in una coperta di stabilità. Tra i britannici che nei concitati giorni seguiti alla morte della sovrana, iniziava a serpeggiare un timore: “la monarchia era lei. Cosa succederà adesso? “Nemmeno quattro mesi dopo, è successo il libro del principe Harry, “Spare”, che in italiano potrebbe essere tradotto come “la ruota di scorta”. Nel Regno Unito è stato il libro non di narrativa venduto più velocemente di sempre. E altrettanto velocemente ha diviso l’opinione pubblica.
Su Twitter, cercando l’hashtag “SPARE” si possono leggere opinioni molto diverse l’una dall’altra e una quantità indescrivibile di divertenti meme ironici, in pieno stile britannico. L’effetto che il libro di Harry ha avuto sulla popolazione, però, rischia di essere anche più profondo. Il giornale inglese The Guardian, ha chiesto ai suoi lettori che hanno già letto il libro un’opinione. Jane Poppelwell, 60enne dell’East Yorkshire, spiega di essere cresciuta con un’idea molto chiara della monarchia. “Ho sempre rispettato la regina, e ammirato il suo senso del dovere” dice “pensavo che la relazione tra Harry e Meghan avrebbe rappresentato un cambio al passo con i tempi, ma ora credo davvero che una monarchia ereditaria sia qualcosa di veramente fuori dal mondo”. Pratik Samant, 29 anni, di Oxford dice che è sempre stato abbastanza neutrale sulla questione della monarchia, ma ora, dopo il libro di Harry per lui è tutto molto chiaro: la monarchia se ne deve andare. “Dire a una famiglia che sono stati scelti da dio per regnare sul resto di noi è semplicemente una follia”, spiega Pratik.
Per chi era critico nei confronti della famiglia reale in precedenza, Harry e Meghan potevano sembrare più umani. É il caso – ad esempio – della 34enne Rachael, che – spiega- prima dell’uscita del libro era solidale nei confronti della coppia, ma ora anche Harry ha mostrato lo stesso livello di supponenza degli altri. La monarchia sta diventando uno zimbello.
Ovviamente non tutte le opinioni sono negative. David crede che gran parte del problema sia rappresentato dai media, che hanno dipinto una situazione ben più grave di quella che invece ha poi letto nel libro. Habib, invece, pensa che il libro abbia umanizzato la famiglia reale, avvicinandola alle famiglie imperfette di tutti noi. Per qualcuno il libro del principe Harry potrebbe rappresentare l’inizio della fine. Più probabilmente è solo un’altra goccia in un vaso che anno dopo anno si riempie, e che forse la morte della regina ha già portato ad un livello potenzialmente pericoloso.

Foto | Ansa

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    Martina Stefanoni
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