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La destra e l’attacco neanche troppo velato al diritto di sciopero

scioperp generale 29 novembre 2024 Landini diritto di sciopero

Anche in Italia l’inflazione si mangia un pezzo degli stipendi. Ma se in Italia l’inflazione è causata principalmente da profitti extra fatti da banche e grandi imprese, perché il governo Meloni, si chiedono i sindacati, non tassa questi profitti? In Italia la sanità pubblica riceve sempre meno soldi. Per questo nei pronto soccorsi aspettiamo ore per una visita. Perché i soldi destinati alla sanità nell’ultima legge di bilancio non tengono conto nemmeno dell’inflazione? Soprattutto in Italia, per la formazione scolastica di bambini e bambine, così come per gli studi di dottorandi o ricercatrici universitarie, i fondi vengono ridotti, mentre per gli armamenti i fondi vengono aumentati. Se è così, che idea ha il governo Meloni del nostro futuro? Sono tante le domande, come queste, che i sindacati che hanno indetto lo sciopero generale di oggi si sono posti negli ultimi mesi. E molte sono proprio disarmanti, ad esempio: perché il taglio del cuneo fiscale a favore di lavoratori e lavoratrici viene pagato dagli stessi lavoratori con un maggiore gettito dell’IRPEF? Una mano prende, l’altra mano dà e il saldo sta a zero. La destra al governo, con la contestata legge di bilancio, sta dimostrando cosa intendeva dire con il “non disturberemo chi vuole fare”, cioè le imprese. Questa destra sta anche dimostrando una sua idea autocratica di concertazione. I sindacati vengono solo informati a cose fatte e quando scioperano vengono trattati come abusivi. Le precettazioni sono proprio questo: la sanzione per un abuso. Facile a questo punto dire: ma dove arriveremo? Il leader della CGIL, Landini, ha parlato di rivolta sociale. Meloni l’ha accusato di usare toni senza precedenti nella storia sindacale. Il coro della destra vuole affermare una propria egemonia. Tra parole concesse e parole proibite, vedi appunto quelle sulla rivolta sociale, avanza ostile contro il diritto costituzionale alla protesta, altrimenti detto diritto di sciopero.

  • Autore articolo
    Raffaele Liguori
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    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenze ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

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    Una sentenza sull’indennità di accompagnamento. Aggiornamenti sui Cpr. Facciamo chiarezza sulla differenza tra farmaci generici e sotto brevetto. Inquinamento e salute. Torniamo a Gaza per parlare con un medico di salute mentale.

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    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO - presentato da Ira Rubini

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