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La Costa d’Avorio avrà il suo cioccolato

Per la prima volta, arriverà sul mercato anche il cioccolato “100% made in Costa d’Avorio”. Il più grande produttore mondiale di cacao ha inaugurato ad Abidjan la sua prima fabbrica di cioccolato. L’obiettivo è di riuscire a esportare su scala mondiale un prodotto finito o semi-finito.

“Volevamo riuscire a produrre cioccolato per gli ivoriani, gli africani e soprattutto per gli abitanti dell’Africa occidentale”, ha detto il Presidente ivoriano Alassane Ouattara, dopo aver visitato la fabbrica. Il cacao è il motore dell’economia dell’Africa occidentale da quando ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1960: la Costa d’Avorio produce più del 35 per cento del cacao mondiale e nel 2014, come primo produttore assoluto, ha raggiunto il record di 1,7 milioni di tonnellate. Secondo la Banca Mondiale, in Costa d’Avorio le fave di cacao rappresentano il 22 per cento del Pil nazionale, più della metà delle esportazioni e oltre il 60 per cento dei posti di lavoro.

Eppure il cibo degli dei non rientra nelle abitudini alimentari degli ivoriani e nei supermercati si trova cioccolato di importazione troppo costoso. “L’Africa occidentale finora non ha potuto beneficiare dei piaceri del cioccolato”, ha detto Patrick Poirrier, direttore dell’azienda francese Cémoi e proprietario del nuovo stabilimento ivoriano. Adesso anche questo Paese vuole la sua fetta di mercato.

Lo stabilimento si estende per 2.000 metri quadrati e sorge nella zona industriale di Youpogon ad Abidjan. Con un investimento di 6,7 milioni di euro e una capacità di produzione di 10mila tonnellate all’anno, il governo spera di riuscire a lavorare almeno il 50 per cento del prodotto entro il 2020, permettendo così alla Costa d’Avorio di diventare leader mondiale nella produzione di cioccolato.

Se prima i produttori ivoriani percepivano solo il 6 per cento del valore di una tavoletta di cioccolato, adesso si creano nuove possibilità di lavoro, nuove entrate per lo Stato e si dà una spinta all’economia. Una piccola vittoria nella battaglia per sfruttare le proprie risorse naturali invece di esportarle e lavorarle altrove, una battaglia che non tutti i grandi produttori di materie prime hanno intrapreso.

  • Autore articolo
    Simona Saccaro
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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Greenwich Village, anni ‘60: un tuffo nel passato con Elijah Wald

    Questa settimana Elijah Wald è in Italia per portare sul palco, tra Milano, Torino e Piacenza, le sue storie su Bob Dylan e il Greenwich Village di New York. Chitarrista folk blues ma anche narratore e giornalista musicale, attraverso canzoni e racconti Wald ripercorre nel suo spettacolo il cammino di Dylan e dei tanti personaggi di quel periodo irripetibile. Da Woody Guthrie a Pete Seeger, da Eric Von Schmidt a Dave Van Ronk - quest’ultimo anche protagonista del film dei fratelli Coen “A proposito di Davis” e realizzato partendo proprio dal memoir scritto da Wald. Oggi Elijah è venuto a trovarci a Radio Popolare per raccontarci la sua storia e suonarci alcuni brani tra Mississippi John Hurt, Paul Clayton e Victor Jara. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Elijah Wald.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Una mostra fotografica ripercorre i 50 anni di Radio Popolare. Dal 14 dicembre a Milano

    Domenica 14 dicembre alle ore 10, presso la Sala Cisterne della Fabbrica del Vapore, a Milano, inaugura la mostra "50 e 50. La mostra. Radio Popolare 1975 - 2025", una delle prime iniziative organizzate per celebrare il 50esimo anniversario dalla fondazione di Radio Popolare. La mostra racconta i cinque decenni "di onda" attraverso venti storie realizzate dai fotografi che in questi anni sono stati vicini alla radio. Inoltre, la mostra ospiterà un’interpretazione creativa realizzata da Studio Azzurro dei video che ricostruiscono la storia di Radio Popolare. La mostra sarà allestita fino al 25 gennaio. Tiziana Ricci ce la racconta insieme a Giovanna Calvenzi, che ne è la curatrice.

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