Approfondimenti

La collezione di Radio Popolare

Lo scorso anno Radio Popolare ha compiuto quarant’anni, compleanno che abbiamo festeggiato con tante iniziative insieme ai nostri ascoltatori. I compleanni si festeggiano anche con i regali, allora mi è venuto in mente che la bella quarantenne se li meritava.

Così ho avuto l’ardire di chiedere ad alcuni artisti che amiamo e stimiamo di pensare a una loro opera dedicata a Radio Popolare: un bel regalo per la nostra redazione solitamente vivace e frenetica ma obbiettivamente un po’ sguarnita.

L’idea non era, come sarebbe facile pensare, di fare un’asta ma d’impreziosire la nostra redazione, di creare una collezione di Radio Popolare che da anni ormai parla di arti visive non tanto descrivendo le opere – brutta impresa non potendo disporre delle immagini – ma approfondendo con gli autori l’intenzione e le intuizioni che le hanno create.

Si tratta di artisti che seguiamo da sempre e con i quali condividiamo la visione della vita e del mondo.

Al mio invito hanno risposto con entusiasmo e generosità:

Emilio Isgrò con l’opera “Cinque Aprile” ha cancellato la Dichiarazione d’Intenti della Radio: come ha sempre fatto nel suo lavoro cancellando provocatoriamente i testi che vanno difesi e protetti.

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Grazia Toderi con l’opera “Frequenze (per Radio Popolare)”, stampa a getto d’inchiostro su carta cotone e pastello a olio. Un puntino luminoso trasmette energia nel cosmo: siamo noi!

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Stefano Arienti con l’opera “Tre volte Antenna D’Oro”, disegno in inchiostro metallico su carta ispirato alla vittoria di una coppia di cantanti in Oriente che forse per associazione d’idee rimanda alla musica e all’antenna di Radiopop.

Alberto Garutti con l’opera “Didascalie”, stampa digitale su fogli di carta colorata, invita a profonde e poetiche riflessioni a partire dai luoghi che si vivono.

Ugo La Pietra con l’opera “L’informazione alternativa”, collage su carta di una foto scattata a Parigi nel ’75: un edificio in cui la gente comunicava attraverso i tubi della struttura.

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Marta Dell’Angelo con l’opera “Agente di Agente Agisce Agito”, un video suggestivo che pone l’accento sulla comunicazione gestuale.

Liliana Moro con l’opera “…..senza fine”, una piccola radio Popolare che trasmette senza sosta la canzone “Bella ciao” in tutte le lingue e anche la versione famosa cantata in tv da Michele Santoro.

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Studio Azzurro con l’opera “Canale Centosettepuntoseicento”, un video che mostra una radio di foggia antica che trasmette senza sosta frammenti di programmi e musiche di Radio Popolare.

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Abbiamo allestito la nostra piccola ma preziosa collezione nell’area riunioni in redazione perché la vista quotidiana delle opere dia energia e sensazioni piacevoli a noi lavoratori e alle ascoltatrici e agli ascoltatori che vengono a trovarci, soprattutto se abbonati. Infatti gli abbonati condividono la generosità degli artisti!

Dunque siamo felici di questi bei regali e vogliamo festeggiare insieme. Lo faremo sabato 25 febbraio alle 18.30 qui in redazione con un brindisi insieme agli artisti ai nostri critici e collaboratori.

Siete tutti invitati!

  • Autore articolo
    Tiziana Ricci
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    1) 25 novembre, quando lo stupro è un’arma di guerra. Nel Sudan sconvolto dalla più grave crisi umanitaria al mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di violenza di genere. (Stefano Piziali - Cesvi) 2) Ucraina, mentre i negoziati per un accordo tra Mosca e Kiev continuano, il piano per la pace Statunitense spacca l’amministrazione americana. (Roberto Festa) 3) La peggiore crisi economica mai registrata. L’occupazione israeliana in Cisgiordania e la distruzione e Gaza hanno provocato un crollo senza precedenti nell’economia palestinese, riportando il paese indietro di decenni. (Allegra Pacheco - West Bank Protection Consortium) 4) “A Dankirque non si vive, si sopravvive”. Sulle coste francesi la situazione umanitaria delle persone migranti peggiora giorno dopo giorno e lo stato non si assume le sue responsabilità. (Veronica Gennari) 5)Lo scandalo di pedofilia che ha sconvolto il vescovo di Cadice è un caso senza precedenti nella chiesa spagnola. (Giulia Maria Piantedosi) 6) Rubrica sportiva. Dopo 52 anni, la nazionale di calcio di Haiti si qualifica per i mondiali. Un risultato storico e prezioso per un paese distrutto dalla violenza. (Luca Parena)

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    In Sudan la violenza di genere e lo stupro usato come arma di guerra sono all’ordine del giorno. Nel mezzo della crisi umanitaria più grave del mondo, migliaia di donne e bambini sono vittime di un conflitto che si consuma anche sui loro corpi. La ong italiana Cesvi lavora sul campo per offrire supporto psicologico alle donne e alle loro famiglie. Martina Stefanoni ne ha parlato con Stefano Piziali, direttore generale di Cesvi

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    È appena uscito “Trovarsi soli all’improvviso”, il nuovo album del musicista e produttore milanese Marco Giudici, oggi ospite di Volume. “Volevo fare dalla musica ambient, come atto terapeutico per me stesso… ma poi si è trasformata in qualcos’altro”, racconta il cantautore sulla genesi dei brani. Il disco, che per il titolo trae ispirazione da una poesia scritta dal nonno dell'artista, è un racconto intimo e delicato che parla di solitudine, fragilità e distacco, ma anche del coraggio di andare avanti e di cambiare, lasciando indietro alcune parti di sé. L'intervista e il MiniLive di Marco Giudici.

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    Le iniziative del 25 novembre e DonneXstrada che di violenza di genere, parla tutto l'anno. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Le comedians contro la violenza sulle donne al Teatro Lirico di Milano

    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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