Approfondimenti

Khaled Kahalifa: “Aleppo – Damasco, un viaggio impossibile”

Khaled Khalifa

In un Paese come la Siria, in cui da otto anni infuria la guerra, sembra quasi assurdo morire per cause naturali nel letto di un ospedale e invece capita ancora anche a Damasco. È quel che succede proprio all’inizio del nuovo romanzo dello scrittore siriano Khaled Kahalifa “Morire è un mestiere difficile” in cui si racconta del viaggio di Bulbul, insieme al fratello e alla sorella, per portare il corpo del padre nel suo villaggio di nascita vicino Aleppo. Un viaggio una volta semplice e veloce che ora tra checkpoint e milizie diventa un rischio. Abbiamo incontrato Khaled Khalifa per parlare del libro ma anche della situazione siriana.

Quella che hai descritto nel libro è la situazione reale o la vita vera è peggio?

Penso che la realtà sia molto peggio di quello che ho raccontato nel libro. Il romanzo è stata solo una scusa per raccontare un piccolo frammento dell’incubo siriano e per riflettere sulle difficoltà che la gente deve affrontare, proprio come quelle che Bulbul si trova sul suo cammino. Nel libro ho raccontato diversi episodi ma sì, la realtà è più brutta, più difficile.

Gli episodi del libro sono ispirati a avvenimenti reali?

Diciamo che la trama principale è effettivamente tratta da una cosa che è capitata a me. Nel 2013 avevo avuto un infarto ed ero stato ricoverato nell’ospedale di Damasco. In quel periodo c’era stato l’attacco al gas Sarin nella regione del Ghouta ed erano morte moltissime persone, anche tanti bambini. Mentre ero in quel letto e ricevevo le cure pensavo alle persone che, invece, erano da sole e che non potevano avere accesso alle medicine. Allora mi ero sentito perso e avevo pensato a cosa sarebbe successo se fossi morto, a cosa avrebbe fatto la mia famiglia e ho pensato che non avrei potuto essere sepolto dove avrei voluto. In quel momento ho iniziato a scrivere, anche se solo nella mia testa, le prime pagine del romanzo.

Rispetto ai romanzi precedenti qui descrivi una Siria più “salva” o meno “salva”?

Rispetto ai romanzi precedenti qui appare una Siria meno salva, meno sicura, con più pericoli in agguato e più nemici perché dopo 8 anni la guerra siriana è diventata mondiale. Qui ci sono ci sono più check-point che ospedali, ci sono armi chimiche, non ci sono medicine. E le cose peggioreranno se non si interviene subito con una soluzione concreta. Quindi, sì.. quella che descrivevo è una Siria che non c’è più.

In questo romanzo parli di un’umanità che resiste, che aiuta i tre protagonisti durante il viaggio da Damasco ad Aleppo. Quelle persone sono consapevoli della situazione politica e delle dinamiche internazionali?

Nella realtà, i siriani sono persone socievoli, che si aiutano gli uni con gli altri, quella è la realtà. Se non fosse così la situazione sarebbe peggiore. Per esempio oggi le famiglie siriane vivono grazie ai soldi che mandano i profughi che sono fuori, perché non c’è lavoro e non c’è modo di guadagnare.

In Siria è più difficile vivere o morire?

Morire è la scelta più facile anche se è difficile per la famiglia affrontare ancora dolore e lutto. Vivere è decisamente più difficile perché ci si trova di fronte a uno strazio dopo l’altro però, come accade anche i tre protagonisti del libro, quando ci si trova di fronte a pericoli inimmaginabili tiri fuori tutto il coraggio che hai, diventi – paradossalmente – ottimista e metti il cervello a mille per tirarti fuori dai guai, in qualunque modo. Alla fine, anche Bulbul, suo fratello e sua sorella capiscono che davvero non importa come, l’importante è salvarsi. E aspettare che passi.

Quel che descrivi nel romanzo può accadere nella realtà?

Nella vita vera quello che Bulbul decide di fare è impossibile. Il viaggio da Aleppo e Damasco ora è troppo pericoloso e nessuno si metterebbe mai in macchina o a bordo di qualunque altro mezzo ad attraversare tutti quei km. Non perché siano tanti. Prima ci si metteva poche ore, ma ora ci sono check-point ogni pochi chilometri, ognuno gestito da un frangia differente e basta un cognome sbagliato, un nome, una qualunque cosa a farti rischiare la vita. Se qualcuno muore in ospedale come accade al padre di Bulbul il corpo viene sepolto nello stesso luogo, nessuno può trasportarlo.

Ora che l’Is è stato militarmente sconfitto, hai visto dei cambiamenti nel Paese?

Isis era usato come un alibi per coprire i reali interessi in questo conflitto. Ora la domanda è come trovare la soluzione per la pace, ma soprattutto è cosa ci sarà dopo. Iran, Turchia, Russia, America, avevano la scusa per intervenire. La Siria è sotto occupazione e tutti hanno conflitti tra loro infatti non so come sarà nel futuro perché noi abbiamo bisogno di pace.

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 06/12/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 06-12-2025

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 06/12/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 06-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 06/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 06-12-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 06/12/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 06/12/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 06-12-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 06/12/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 06-12-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 06/12/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 06-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 06/12/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 06-12-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di sabato 06/12/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 06-12-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 06/12/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 06-12-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 06/12/2025

    Puntata interamente dedicata al racconto della Cisgiordania, degli atleti e delle atlete palestinesi incontrate da un gruppo di politici italiani invitati dal comitato olimpico con sede a Ramallah. Ospite Mauro Berruto, deputato del Pd e coach di pallavolo.

    Highlights - 06-12-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 06/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 06-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 06/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 06-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 06/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 06-12-2025

Adesso in diretta