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Italia, paese fermo: i dati Istat confermano un’economia al di sotto delle stime del governo

Econimia italiana: il paese è fermo

Guardando i dati nel dettaglio si conferma il quadro di un paese fermo, che sta mutando velocemente la sua struttura produttiva e dove pesano le disuguaglianze. Il governo ha sovrastimato la crescita, per altro concentrata nella prima parte del 2024, e sappiamo che i primi mesi del 2025 sono di sostanziale stagnazione. Il principale comparto italiano, l’industria, come sappiamo in calo da due anni, riduce il suo apporto alla formazione del Pil mentre sale quello di agricoltura e servizi, che creano però meno valore aggiunto. Pil che arranca nonostante il pnrr, con gli investimenti fissi lordi al palo e la spesa delle famiglie che sale meno di tutti gli altri aggregati come rileva l’unione nazionale dei consumatori, che sottolinea come quel 0,5% di crescita dei consumi sia estremamente squilibrato col 50% meno abbiente della popolazione che non ha capacita di spesa. E questo lo si vede dalla composizione della spesa interna, che ha visto un calo degli acquisti di beni essenziali così come della spesa per la salute. E qui ci porta a debito e deficit che migliorano rispetto alle stime, da un lato grazie alla revisione al rialzo del pil post pandemia, quello del 2022, dall’ altra a causa dei tagli di spesa, tra cui quella per la sanità pubblica, che sono stati una delle cifre costitutive della politica economica del governo e che portano anche al dato in positivo del saldo primario. Paradossale, ma fino a un certo punto, che la pressione fiscale sia salita nell’anno del taglio del cuneo contributivo, ad ulteriore conferma di come sia stata una partita di giro poco incisiva per il miglioramento reale dei salari, e col fiscal drag che ha gravato proprio su molti lavoratori.

  • Autore articolo
    Massimo Alberti
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    Sito di Milano Ristorazione in tilt: riso e pollo ai ferri per i bimbi celiaci (e non solo)

    Da nove giorni il menù alle mense scolastiche milanesi è sempre lo stesso: riso in bianco e pollo ai ferri. Ma solo per qualcuno: i bambini e le bambine con celiachia, o che seguono una dieta etico religiosa o dedicata a causa di allergie alimentari. Una conseguenza dell’attacco informatico subito da Milano Ristorazione il 24 novembre, che ha interessato il sito e i canali d’informazione della società che eroga i pasti nei nidi d'infanzia e nelle scuole cittadine. In un post su Facebook, Milano Ristorazione aveva parlato di “qualche probabile variazione ai menù previsti e alle diete speciali, temporaneamente gestite tramite un menù semplificato per garantire il pieno rispetto degli standard di sicurezza previsti”. Senza però contattare i diretti interessati. Rosa è la mamma di due bambine celiache che frequentano due scuole milanesi. L'intervista di Chiara Manetti.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

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    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

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