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Italia, paese fermo: i dati Istat confermano un’economia al di sotto delle stime del governo

Econimia italiana: il paese è fermo

Guardando i dati nel dettaglio si conferma il quadro di un paese fermo, che sta mutando velocemente la sua struttura produttiva e dove pesano le disuguaglianze. Il governo ha sovrastimato la crescita, per altro concentrata nella prima parte del 2024, e sappiamo che i primi mesi del 2025 sono di sostanziale stagnazione. Il principale comparto italiano, l’industria, come sappiamo in calo da due anni, riduce il suo apporto alla formazione del Pil mentre sale quello di agricoltura e servizi, che creano però meno valore aggiunto. Pil che arranca nonostante il pnrr, con gli investimenti fissi lordi al palo e la spesa delle famiglie che sale meno di tutti gli altri aggregati come rileva l’unione nazionale dei consumatori, che sottolinea come quel 0,5% di crescita dei consumi sia estremamente squilibrato col 50% meno abbiente della popolazione che non ha capacita di spesa. E questo lo si vede dalla composizione della spesa interna, che ha visto un calo degli acquisti di beni essenziali così come della spesa per la salute. E qui ci porta a debito e deficit che migliorano rispetto alle stime, da un lato grazie alla revisione al rialzo del pil post pandemia, quello del 2022, dall’ altra a causa dei tagli di spesa, tra cui quella per la sanità pubblica, che sono stati una delle cifre costitutive della politica economica del governo e che portano anche al dato in positivo del saldo primario. Paradossale, ma fino a un certo punto, che la pressione fiscale sia salita nell’anno del taglio del cuneo contributivo, ad ulteriore conferma di come sia stata una partita di giro poco incisiva per il miglioramento reale dei salari, e col fiscal drag che ha gravato proprio su molti lavoratori.

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    Massimo Alberti
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    Il folk surreale di Lael Neale: la cantautrice della Virginia ospite di Volume

    È da ieri in Italia Lael Neal, cantautrice della Virginia che in questi mesi sta portando in tour il nuovo album "Altogether Strangers" uscito a maggio. Pubblicato dalla Sub Pop, storica etichetta alternativa di Seattle, il disco è un viaggio etereo e surreale che unisce folk e dream pop, l’inconfondibile suono dell’omnichord a paesaggi naturali e cittadini. Ieri dal vivo a Roma e domani a Torino, Lael Neale è oggi passata a Volume per suonarci alcuni pezzi prima del concerto di questa sera all’Arci Bellezza di Milano. E sulla presenza di figure femminili nell’industria musicale di oggi spiega: “non importa se sei uomo o donna perchè la qualità della musica dovrebbe parlare da sé”. L’intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive di Lael Neale.

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    "I Grant You Refuge": è il titolo di una mostra ospitata alla Biblioteca Sormani di Milano fino al 6 dicembre. Sono le toccanti fotografie di un collettivo di sei fotografi palestinesi che permettono di vedere attraverso il loro sguardo ciò che è accaduto a Gaza. Alcuni di loro sono stati uccisi, altri minacciati, come Shadi Al-Tabatibi, che è stato costretto a fuggire in Egitto e ora si trova in Italia. Tiziana Ricci lo ha incontrato davanti alle sue fotografie.

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    Il 7 e l'8 novembre si è tenuta a Roma la Conferenza Nazionale governativa sulle Droghe e, contemporaneamente, la contro-conferenza della rete delle organizzazioni della società civile per la riforma delle politiche sulle droghe. Cosa è emerso? Ne abbiamo parlato con Leopoldo Grosso, responsabile dell'area tossicodipendenza del Gruppo Abele.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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