Approfondimenti

Italia condannata dall’Unione Europea per l’inquinamento dell’aria

inquinamento dell'aria

Anna Gerometta, fondatrice della onlus Cittadini per l’Aria, commenta a Radio Popolare le nuove sanzioni europee all’Italia per aver violato le regole anti inquinamento. L’intervista di Barbara Sorrentini a Fino alle Otto.

L’Italia ha violato in modo sistematico e continuativo i limiti europei sul particolato atmosferico, il PM10, non ha saputo mettere in atto misure di contrasto in tempo utile ed è quindi stata redarguita. Proviamo a spiegare la notizia e a cosa ci porterà.

La notizia è che l’Italia ha ricevuto ieri la sua seconda condanna, dalla Corte di giustizia, sul mancato rispetto dei limiti per gli inquinanti dell’aria, in particolare quelli del PM10. La prima sentenza era avvenuta nel dicembre del 2012, però aveva condannato l’Italia per solo i primi due anni di quella che era stata la domanda della Commissione europea, quindi fino al 2007. Oggi sostanzialmente abbiamo avuto l’aggiornamento della violazione: la sentenza conferma che dal 2008 al 2017 il nostro paese ha violato, in modo constante e continuativo, tutti i limiti previsti dalla Direttiva 50 del 2008, che abbiamo da moltissimi anni e riprende i limiti di direttive e normative europee precedenti che avevano gli stessi limiti dell’attuale.

A Wuhan abbiamo avuto un esempio di come l’inquinamento abbia portato e peggiorato la situazione del coronavirus. In Italia forse è peggiorata, soprattutto al nord, anche per questo?

In questo momento c’è una discussione forte su quale ruolo il particolato potrebbe aver avuto o non nel rendere l’epidemia, in particolare in Lombardia, più violenta di quanto non lo sia stata in altre zone nel mondo. Quello che è abbastanza sicuro, nel senso che c’è una letteratura scientifica precedente, ma i dati italiani ancora non li abbiamo, è che è verosimile che l’esposizione all’inquinamento per lunghissimi periodi di tempo, come per esempio i cittadini lombardi o quelli della Pianura Padana o quelli delle grandi città hanno subìto, abbia fatto sì che l’impatto sulla popolazione sia stato maggiore. Questo per diversi motivi: uno perché ci sono elementi che dicono che l’esposizione al particolato renderebbe il sistema immunitario più fragile e con difese minori e quindi i soggetti sarebbero meno capaci di difendersi (studi che sul campo però sono in corso) e poi perché oggettivamente c’è questa strana sovrapposizione tra patologie tipicamente causate dall’inquinamento atmosferico (come l’asma, le cardiopatie, il diabete che hanno quote importanti di crescita dove c’è un’importante quota d’inquinamento atmosferico) e i decessi da Covid. Questa assimilazione delle due cose sembra far ipotizzare che ci possa essere un’interazione. C’è stato uno studio in particolare, uscito la scorsa settimana, che ha provato a stimare quale possa essere stato effettivamente l’incremento di mortalità associabile fra Covid ed esposizione al particolato in Europa; a livello italiano si è stimato che il possibile incremento sia del 15%. Io ho provato a sentire i ricercatori dello studio e loro ipotizzano che per Milano il dato sia del 21%. Se le loro stime saranno confermate, dovremo fare tutto il possibile per rientrare nei limiti, ovviamente non solo ma anche per il Covid, e quindi tenere basse le concentrazioni è importante.

Quali saranno le sanzioni e quali saranno i provvedimenti per riportarsi a un livello più sano e decente?

Per adesso non ci saranno sanzioni, perché la procedura prevista dal Trattato dell’UE prevede che debba essere fatta una nuova causa che riprende la violazione avvenuta contestando la mancata osservanza dello Stato italiano a quella che è stata la sentenza precedente. Purtroppo la sentenza del 2012 sotto questo punto di vista non è una sentenza che si possa utilizzare in questo senso e servirà quindi una nuova sentenza, eventualmente sui limiti del 2018, ancora non presi in considerazione, e a quel punto scatteranno le sanzioni che sono molto rilevanti: si diceva anni fa che potrebbero arrivare a miliardi. Chiaramente è una spada di Damocle importante per la spesa italiana, soprattutto se consideriamo che questi sono soldi che potremmo e avremmo dovuto utilizzare per mettere in atto tutte quelle misure che non abbiamo considerato.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 05/12 07:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 05/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 05/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

    Clip - 05-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 05/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 05-12-2025

  • PlayStop

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 05-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 05/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 05-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 05/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 05-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 05/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 05/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 05/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 05-12-2025

Adesso in diretta