Approfondimenti

Il terzo uomo del commando ancora in fuga

Il terzo uomo del commando di attentatori che ha messo in ginocchio Bruxelles è ancora a piede libero. Lo dichiara il procuratore belga Frédéric Van Leew nel corso di una conferenza stampa convocata per le 13. “L’uomo con il cappello”, com’è stato soprannominato sui giornali, sarebbe Najim Laachraoui, l’artificiere degli attenati di Parigi.

Il procuratore fornisce anche un nuovo bilancio delle vittime degli attentati all’aeroporto e alla metropolitina di Bruxelles: 32 morti e 270 feriti, di cui decine ancora gravi.

Lannouchi_radiopopolare
L’uomo nelle tre foto sarebbe Najim Laachraoui secondo gli inquirenti

Gli inquirenti poi smentiscono un’altra ricostruzione dei giornali belgi: il secondo attentatore suicida a Zaventem non sarebbe Khalid El Bakroui, uno dei due fratelli che compongono la cellula di terroristi (vedi sotto). Khalid si sarebbe fatto esplodere in metropolitana. L’uomo è stato identificato attraverso le sue impronte digitali. Obiettivo dell’attacco la stazione di Maelbeek.

Nel corso della conferenza stampa è stato confermato il più alto livello di allerta per Bruxelles.

Le notizie degli arresti sui quotidiani belgi

Il quotidiano belga La Derniere Heure, il primo a pubblicare la foto dei due sospetti kamikaze dell’aeroporto di Bruxelles, pubblica la notizia dell’arresto di un uomo, in un primo tempo ritenuto il terzo uomo del commando. Non si tratta invece di Najim Laachraoui, che ancora è sospettato essere l’ultimo componente del gruppo di attentatori. Il terzo uomo è stato preso ad Anderlecht (Belgio).

el bakroui_radiopopolare

Chi è Najim Laachraoui, l’artificiere degli attentati di Parigi

Najim Laachraoui è considerato l’artificiere degli attentati di Parigi del 13 novembre, dopo che tracce del suo dna sono state ritrovate sugli esplosivi usati nella capitale francese. All’inizio è stato scambiato per il terzo attentatore, che nelle foto diffuse dalle forze di polizia belghe indossa un vistoso cappello.

All’inizio di settembre 2015, Laachraoui sarebbe stato controllato dalle autorità austro-ungheresi insieme a Salah Abdeslam e Mohamed Belkaïd, un algerino di 35 anni ucciso dalla polizia a Forrest, dove la cellula di terroristi aveva il suo quartier generale. Aveva con sé un falso passaporto che riportava le generalità di Soufiane Kayal.

Il 24enne Laachraoui aveva una stanza nel quartiere di Schaerbeek, dove la polizia ha ritrovato altro materiale chimico per confezionare ordigni oltre a bandiere dell’Isis. Gli inquirenti hanno ritrovato il covo grazie alle indicazioni del taxista che ha portato i tre uomini in aeroporto. È stato sempre grazie a lui che le forze dell’ordine hanno ritrovato anche il terzo ordigno, inesploso, all’interno dell’aeroporto.

Laachraoui, nato il 18 maggio del 1991, belga di passaporto, è stato in Siria più volte a partire dal 2013.Laanouchi

I fratelli Khalid e Brahim El Bakroui

Secondo una prima ricostruzione della televisione nazionale belga RTBF i due attentatori suicida di Zaventem sarebbero Khalid e Brahim El Bakroui. La notizia è stata poi in parte smentita, visto che il procuratore ha detto che i due sono morti in punti differenti della città: il primo in metropolitana, il secondo all’aeroporto.

I due sono noti da tempo alla polizia belga per essere legati al crimine organizzato: erano ricercati per traffico di armi e di sostanze stupefacenti. Mai sono stati collegati al terrorismo fino ai fatti di Parigi di novembre 2015: avrebbero anche loro fatto parte della cellula. Fosse confermata la notizia, si rafforzerebbe il sospetto che l’azione terroristica sia stata anticipata proprio in virtù della collaborazione di Salah Abdeslam, che secondo fonti d’intelligence citate da Politico.eu, avrebbe dovuto prendere parte all’azione, se non si fosse pentito.

I due fratelli avevano preso in affitto un appartamento a Forrest, con un nome falso. In quell’area, la scorsa settimana, c’era stata una sparatoria – riporta RTBF – in cui è morto Mohamed Belkaïd. I due fratelli avevano affittato anche gli appartamenti dove Salah Abdeslam si è nascosto nei suoi 127 giorni di latitanza. Il più grande ricercato d’Europa è stato arrestato proprio perché la polizia era sulle piste dei fratelli El Bakroui per un’inchiesta legata ai loro traffici: è così che hanno trovato del dna di Abdeslam a Forrest. Quasi per caso, la ricerca degli uni ha coinciso con la ricerca dell’altro.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 21/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 22/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 21/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 21/11/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 22/11/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 21-11-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 21/11/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 21-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 21/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-11-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 21/11/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 21-11-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 21/11/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 21-11-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 21/11/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 21-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 21/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 21-11-2025

  • PlayStop

    Femminicidi, Nordio parla di genetica e allontana l’educazione nelle scuole

    Oggi il ministro della giustizia Nordio ha partecipato a una conferenza sui femminicidi e ha esposto una teoria sulle radici della violenza di genere. In sostanza ha detto che c’è una questione millenaria, genetica, legata al fatto che l’uomo è fisicamente più forte della donna, e che bisogna intervenire “come fanno gli psicologi e gli ipnotisti su chi ha una tara legata a un trauma adolescenziale”. Nordio ha aggiunto che l’educazione è fondamentale, che va bene farla nelle scuole ma che la sede è, innanzitutto, la famiglia. All’evento c’era anche la ministra della famiglia Roccella, che ha negato che ci sia un legame tra l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole e l’andamento del numero dei femminicidi. Dall’opposizione arrivano forti critiche, sia per la contrarietà di fatto all’educazione nelle scuole ribadita dai due membri del Governo, sia per le parole di Nordio sulla genetica: dai partiti di minoranza si parla di “visione retrograda” e di “ritorno al peggior Medioevo”. Stefano Ciccone è presidente dell’associazione Maschile plurale, impegnata contro la violenza contro le donne.

    Clip - 21-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 21/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 21-11-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 21/11/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 21-11-2025

  • PlayStop

    Il sound di Napoli che incontra Vienna e la Turchia: Anna and Vulkan racconta il nuovo album

    È da poco uscito Nuovo Amore Passato Pt1, disco di debutto di una delle musiciste più interessanti della nuova scena napoletana, Anna And Vulkan. L’album è un viaggio tra funk, testi in napoletano e contaminazioni turche. “Parla di amore, tempismo e ritorni” spiega la musicista, che ci ha raggiunti oggi a Volume per raccontare il disco, le sue esperienze tra Napoli e Vienna e suonarci qualche pezzo con la band. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Anna and Vulkan.

    Clip - 21-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 21/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 21-11-2025

Adesso in diretta