Approfondimenti

Il primo allenatore di Marcell Jacobs: il ricordo più bello? La campestre sotto la neve

Marcell Jacobs ANSA

Domenica 1 agosto Marcell Jacobs è entrato nella storia vincendo la medaglia d’oro nella finale olimpica dei 100 metri a Tokyo 2020. L’intervista di Martina Pagani ad Adriano Bertazzi, il primo allenatore di Marcell (che potete riascoltare nella puntata di prisma del 2 agosto 2021 )

Vedendo quello che è successo oggi si è riaperto tutto, si  è riavvolta la bobina dei ricordi e mi sono tornate alla memoria cose che pensavo di aver perso. La cosa che più mi ha emozionato è stato vedere il bambino che è diventato uomo. L’ho incontrato circa un mese e mezzo fa, prima che partisse per Tokyo, non lo vedevo da un po’. L’ho lasciato ragazzo e l’ho ritrovato uomo, ma mi schiacciava l’occhiolino come faceva da bambino. Il suo cuore è ancora quello. È diventato unico. È troppo bello da vedere.

Cosa ti ricordi di Marcell Jacobs da bambino?

La sua gioia nel correre. Raramente mi capitava di trovare bambini che nel momento di massimo sforzo mantenessero il sorriso.  Di solito si vede la fatica. Lui sorrideva.
Quasi derideva quelli che arrivavano dietro, non per malizia, ma per spontaneità.
Era un giocherellone. Era bello vederlo così. Non c’era bisogno di indottrinarlo o di portarlo subito a una cosa più seria. Doveva rimanere bambino finché poteva. Poi è cresciuto e ha trovato altri maestri più bravi di me.
Nonostante i risultati che ha ottenuto non ha perso il bambino che c’è in lui. Lo vedo dalle interviste. È maturo, consapevole, sa quello che vuole, ma l’occhio è ancora quello di Marcellino.

Marcell Jacobs non ha iniziato con l’atletica e con la corsa. Avete dovuto spingerlo verso  questa disciplina?

Io lavoravo in tre ambiti diversi contemporaneamente. Insegnavo minivolley, scuola calcio e scuola di atletica. Marcell ha iniziato a 8 anni nella squadra di calcio, ma li è durato poco.
Si capiva benissimo che il suo talento era un altro. Correva più veloce del pallone.
Gli ho proposto di fare atletica e mi ha ascoltato.

Ha fatto anche qualche mese di salto in lungo?

I bambini vanno arricchiti il più possibile dal punto di vista motorio. Se uno è bravo a correre deve comunque provare altre discipline, altre tecniche. Marcell saltava, lanciava e correva. Tutto quello che faceva gli veniva bene. Inizialmente la cosa che gli dava più soddisfazione era il salto in lungo, perché in quella disciplina eccelleva particolarmente.
Correva, si, ma c’erano tanti altri bambini veloci. Marcell era uno dei pochi a praticare il salto in lungo e in quella disciplina era il migliore.
Una volta gli feci fare una corsa campestre sotto la neve. Era negato per le corse di resistenza. A me piaceva, a mo’ di gioco, fargli provare tutto. Spesso noi allenatori giovanili facciamo un errore, cerchiamo il più possibile di far vincere i ragazzi nelle discipline in cui sono bravi. Secondo me è più giusto metterli un po’ in difficoltà. Se uno è già bravo a correre è importante insegnargli a saltare o a lanciare. Tutto torna utile. È l’arricchimento motorio che fa la differenza.

Purtroppo molti giovani talenti smettono a 20 anni. C’è un abbandono altissimo tra i più bravi, perché spesso la logica del vincere sempre non paga. Il bambino non deve vincere, deve crescere e chi vince non cresce. È importante imparare a lottare.
Una cosa che mi piace fare è far partire più indietro i bambini più veloci. Questa è una cosa che gli adulti non vedono di buon occhio. Pensano non sia giusto, ma non è una questione di giusto o sbagliato. Il bambino lo capisce subito. Al ragazzo veloce dico: “Fammi vedere se sei capace di arrivare primo lo stesso” mentre a quello più lento dico: “Cerca di non farti raggiungere”. Tutto deve rimanere nella dimensione del gioco. Marcell è cresciuto giocando e questa per me è la soddisfazione più grande. Tanti miei colleghi non mi sopportano, spingono tanto sull’agonismo e pensano che io faccia perdere tempo ai bambini.
Questa medaglia mi ripaga un pochino.

Qual è il ricordo più bello o più significativo che ha di Marcell Jacobs?

I ricordi sono tanti. Di sicuro la campestre che ha fatto sotto la neve è uno tra i più belli. Era la prima volta che lo faceva, ma si è sempre messo in gioco, qualsiasi cosa gli proponessi.
Ha corso contro persone specializzate in quella disciplina. È partito a razzo e li ha seminati tutti, poi è crollato ovviamente. Non aveva resistenza. Alcuni lo hanno raggiunto e superato, ma alla fine è riuscito comunque ad arrivare secondo.
Questo è un ricordo atletico bellissimo, ha un significato importantissimo.
Per me vale più di tutte le medaglie e le vittorie di quei tempi. Anche perché a livello locale gli bastava poco per eccellere.

È stato quello il momento in cui ha capito che Marcell Jacobs sarebbe stato un campione?

No. Marcell si è costruito tutto da solo. Noi allenatori accompagniamo il talento per un tratto di strada. Non dobbiamo essere presuntuosi. Ho avuto la fortuna di allenarlo in quegli anni, ho goduto della sua simpatia, ma il merito è tutto suo. Provo un po’ d’imbarazzo a dover parlare di queste cose proprio oggi, in questa giornata. Il palcoscenico dev’essere suo.

 

FOTO| Lamont Marcell Jacobs celebra dopo aver vinto la finale dei 100m alle olimpiadi Tokyo 2020

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 27/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 27/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 27-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 27/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 27/12/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 27-12-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 27/12/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 27-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 27/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 27-12-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 27/12/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 27-12-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 27/12/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 27-12-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 27/12/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 27-12-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 27/12/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 27-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 27/12/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 27-12-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di sabato 27/12/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 27-12-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 27/12/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 27-12-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 27/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 27-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 27/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 27-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 27/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 27-12-2025

Adesso in diretta