Approfondimenti

Il concerto

marco garzonio - l'ambrosiano

«La Scala è risorta», titolò il Corriere. L’11 maggio 1946 Arturo Toscanini, rientrato dall’esilio amaricano, cui era stato costretto dal fascismo, aveva diretto il concerto che con la potenza dell’arte sanciva il passaggio di Milano e dell’Italia alla democrazia. Il teatro era stato ricostruito con precedenza su case, industrie, infrastrutture. La città intera prese parte a quella resurrezione civile, politica, culturale: radio e altoparlanti in piazza fermarono negozi, artigiani, persone d’ogni ceto. Cgil e Anpi dell’Ente lirico hanno chiesto che il 25 aprile l’80° della Liberazione sia celebrato con un concerto alla Scala. Il 25 aprile 2025 assurgerebbe a giornata ponte: una campata che si salda con basi e inizi della democrazia; l’altra protesa verso futuro della città, poggiata sul terreno della speranza. La Direzione del Teatro deve dare una risposta alla sollecitazione, dire se il nuovo Sovrintendente Ortombina si riconosce nella tradizione e in una vocazione plurisecolare di legame tra arte e impegno civile. Del pari città e Paese devono sapere se l’infornata di tre nuovi membri del Consiglio d’Amministrazione della Scala indicati da Regione e Ministro della Cultura (non si sa quanto specificamente qualificati per competenze musicali) risponde solo al criterio d’appartenenza alla destra e quindi son legittimati dall’elezione popolare dei loro mandanti a contrastare una celebrazione del 25 aprile alla Scala. Dal Sindaco Sala, per Statuto Presidente del Teatro, ci si aspetta poi una presa di posizione. Il suo predecessore dei tempi della Liberazione, Antonio Greppi, scrisse qualche anno dopo il fervore della Ricostruzione un libro: Risorgeva Milano. L’imperfetto è il tempo dei miti, delle fiabe, di qualcosa è stato ma può accadere di nuovo. Un concerto alla Scala, o la sua negazione, il 25 aprile 2025 può far capire se Milano ha qualcosa da dire, oltre a vantarsi di turismo e grattacieli o se è rassegnata a votare Pd nella cerchia della circonvallazione e ad avere [per ora] il Sindaco di centro-sinistra. Poi, Que sera, sera; o trumpianamente Whatever will be, will be. Se non si hanno idee e passioni qualcuno che eserciti il “Ghe pensi mi” dicendo “la democrazia è sorpassata” è in agguato.

  • Autore articolo
    Marco Garzonio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 23/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 23/12 10:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 23/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 22/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 23/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 23-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 23/12/2025

    Considera l'armadillo di martedì 23 dicembre 2025 ospite Alessandra Abidin che ci ha parlato dei 10 anni di @Ernesto's Sanctuary for Cats in Syria, @houseofcatsernestos il santuario nato per ricordare il gatto di Alessandra e che ora ospita 2380 gatti e altre centinaia di altri animali dando lavoro a 18 persone in Siria. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 23/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 23-12-2025

  • PlayStop

    La conversazione: Felice Accame

    Claudio Agostoni dialoga con Felice Accame, saggista, teorico della Comunicazione, storico collaboratore di Radio Popolare.

    La conversazione - 23-12-2025

  • PlayStop

    Speciale Trump e la guerra dei dazi - 23/12/2025 - ore 09:59

    A cura di Massimo Alberti.

    Gli speciali - 23-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di martedì 23/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 23-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di martedì 23/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Che tipo di regali fanno i nostri ascoltatori? I brani scoperti (o riscoperti) nel 2025 e infine, il finto medico che prescriveva farmaci come Stanis Larochelle di Boris.

    Apertura musicale - 23-12-2025

Adesso in diretta