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Nel palmarès il Cie di Ponte Galeria

Il Pardo d’Oro di Locarno 69 è andato al film bulgaro diretto da Ralitza Petrova, una delle otto donne presenti nel concorso internazionale dell’ultimo Festival del film di LocarnoGodless, mette a cofronto due generazioni, quella di Gana, ragazza in crisi e quella degli anziani affetti da demenza senile che lei assiste come infermiera. E’ grazie a uno di questi che la ragazza troverà una via d’uscita alla sua disperazione. Il film ritrae uno spaccato malinconico e desolato della Bulgaria di oggi, in una zona sperduta. La protagonista di Godless Irena Ivanova ha ricevuto il premio come miglior attrice.

pardo oro

La miglior regia è di Joao Pedro Rodrigues per il film O’ Ornitòlogo, film immerso nella natura tra Spagna e Portogallo, con il percorso di scoperta di un ornitologo alla ricerca di cigni neri. Premio speciale della giuria a un film romeno, una cinematografia cresciuta enormemente negli ultimi dieci anni, premiata nei festival di tutto il mondo. Inimi cicatrizate di Radu Jude è ambientato in un sanatorio sulla costa del Mar Nero nel 1937, ispirato al romanzo autobiografico dell’autore rumeno Max Blecher, scritto prima di morire a soli 29 anni, dopo un decennio di sofferenze.

Tra gli altri premi, anche qualche italiano. Nel concorso internazionale, menzione speciale a Mister Universo di Tizza Covi e Rainer Frimmel, noti per il già premiato La Pivellina, qui in un viaggio al seguito di Tairo un giovane domatore di leoni infelice, che gira l’Italia con il suo circo alla ricerca di un talismano porta fortuna perduto. Il taglio atropologico e relistico, mostra il fascino e la fatica di un mondo a parte.

tairo

Premio speciale della giuria Ciné+Cineasti del presente a Yuri Ancarani con The Challenge, il viaggio surreale in Qatar di un falconiere che porta nel deserto i suoi falchi per una competizione.

Infine, nella sezione Pardi di Domani premio al miglior video cortometraggio a Valparaiso di Carlo Sironi. Storia di Rocio (Manuela Martelli), ragazza cilena rinchiusa nel Cie di Roma Ponte Galeria, incinta e rilasciata al quarto mese di gravidanza con un permesso di soggiorno temporaneo per maternità. Sironi mostra, attraverso la finzione, il percorso di semi libertà della ragazza, costretta dalle circostanze a portare avanti una gravidanza indesiderata. Un lavoro che ha richiesto una ricerca documentaria accurata, come racconta il Sironi (Sofia, Il filo d’Arianna e Cargo) nell’intervista.

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Carlo Sironi

Valparaiso

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    Barbara Sorrentini
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    È appena uscito “Trovarsi soli all’improvviso”, il nuovo album del musicista e produttore milanese Marco Giudici, oggi ospite di Volume. “Volevo fare dalla musica ambient, come atto terapeutico per me stesso… ma poi si è trasformata in qualcos’altro”, racconta il cantautore sulla genesi dei brani. Il disco, che per il titolo trae ispirazione da una poesia scritta dal nonno dell'artista, è un racconto intimo e delicato che parla di solitudine, fragilità e distacco, ma anche del coraggio di andare avanti e di cambiare, lasciando indietro alcune parti di sé. L'intervista e il MiniLive di Marco Giudici.

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    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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    Violenza: riprendersi il potere sulla propria vita

    Nel giorno mondiale contro la violenza sulle donne, raccontiamo con Cristina Carelli, presidente di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, i centri antiviolenza, oltre 110 in Italia con differenze però tra Nord e Sud, con quasi 4mila operatrici in stragrande maggioranza volontarie e quasi 30mila donne “ascoltate” all’anno. “Siamo realtà aperte e sempre presenti, le donne arrivano da noi spesso senza appuntamento e si rivolgono a noi quasi sempre liberamente - spiega Carelli - perché il presupposto del nostro intervento è la libertà di scelta della donna, lo sottolineiamo perché è in corso un tentativo di trasformarci in realtà di servizio e per imporre alle donne dei percorsi standardizzati, più istituzionali e di sistema, e non costruiti per ciascuna partendo dal consenso e dalla libera scelta di ogni donna”. Sottofinanziamento, soluzioni solo punitive, negazione della dimensione politica e culturale della prevenzione, la frontiera è sempre la società. Se sono le famiglie a decidere cosa è giusto o meno per l’educazione sessuale, stiamo riproponendo il problema. “Chiediamo al governo di essere coerente: bisogna lavorare sul fronte della cultura e della prevenzione”. La violenza non è solo un atto individuale, ma è resa possibile da scelte politiche e culturali che limitano la libertà delle donne, scrive Di.Re nella campagna “Tutto nella norma” che potete trovare sul sito: direcontrolaviolenza.it

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    Pubblica si occupa di violenza maschile contro le donne. Oggi è il 25 novembre, giornata internazionale dell’ONU per l’eliminazione della violenza di genere. Con la presidente di UN (United Nations) Women Italy, Darya Majidi. E con Barbara Leda Kenny, antropologa, coordinatrice della Fondazione Brodolini, curatrice del sito Ingenere.it

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    Il piano di pace americano sull’Ucraina. Le nuove minacce dell’amministrazione Trump al diritto di espressione. Le dimissioni di Marjorie Taylor Greene e il malcontento diffuso nel movimento MAGA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 25-11-2025

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