Approfondimenti

I legami con la lobby delle armi

Che la Lega trasformi un fatto di cronaca in una campagna politica non è una novità.

Questa volta, il boccone è stato, tra l’altro, particolarmente ghiotto: un pensionato italiano, residente in provincia di Milano, che spara, e uccide un ladro romeno, entrato in casa sua per un tentativo di furto. E la magistratura che, per eseguire tutti gli accertamenti e valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l’eccesso colposo di legittima difesa o la pura legittima difesa, incrimina il pensionato per omicidio volontario.

La Lega si è subito schierata a favore del pensionato, con il presidente lombardo Roberto Maroni che ha fatto sapere che sarà la Regione (con soldi pubblici e uno stanziamento ad hoc nel bilancio regionale) a pagare le spese processuali dell’uomo; e con il segretario federale Matteo Salvini che ripete che il romeno “se l’è cercata”, e promette la discussione in parlamento di una proposta di legge, già presentata, che permetterà al cittadino che viene aggredito di difendersi sempre e comunque.

Fin qui, la stretta cronaca. Ma la Lega è storicamente sensibile agli interessi del mercato delle armi (e dei suoi fabbricanti). Era il 2011 quando l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi fece l’ultimo regalo a Umberto Bossi, accettando di inserire nella legge di stabilità un codicillo che in pratica cancellava il catalogo delle armi comuni da sparo, rendendo nulla la distinzione tra armi leggere e pesanti, e permettendo così a chiunque l’acquisto di entrambe le tipologie.

E ancora, siamo nel 2014, il consiglio regionale della Lombardia approvò una mozione, firmata dalla Lega ma votata da tutto il centrodestra (e pure da un consigliere Pd, Corrado Tomasi), a favore delle imprese che esportano armi. La mozione in pratica chiede al governo di modificare le norme nazionali (che avevano recepito il regolamento europeo in materia) per ridurre i vincoli burocratici alle aziende lombarde del settore delle armi.

Tra i più entusiasti sostenitori, Fabio Rolfi, leghista e bresciano come il consigliere Pd Tomasi. Per la cronaca, nel bresciano ci sono le più importanti industrie del settore delle armi: la multinazionale Beretta, leader mondiale, ha sede a Gardone Val Trompia. Paesino che ospita anche la Tanfoglio, altro colosso delle armi, che esporta circa l’85% della sua produzione.

  • Autore articolo
    Alessandro Braga
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 25/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 25-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 25/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 25-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 25/12/2025 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 17:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 16:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di giovedì 25/12/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 25/12/2025 - ore 11:33

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Fuori di cella 25/12/2025 - ore 10:00

    Anche quest’anno torna la storica trasmissione di Radio Popolare, condotta da Claudio Agostoni, dedicata agli auguri di buon Natale e buon anno ai parenti e agli amici, ospiti nelle patrie galere. Alcuni collaboratori/amici di Radio Popolare, che lavorano in alcune carceri italiane, hanno registrato gli auguri che alcuni detenuti, impossibilitati a telefonare in diretta, hanno inviato a parenti ed amici: le voci da Bollate, Rebibbia e Lodi. E poi Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, conduttori a Radio Popolare di Jailhouse Rock, gli operatori della Coop. Articolo 3 del carcere di Bollate e Andrea Ferrari del Circolo Arci Ghezzi di Lodi fanno i loro auguri all’universo penitenziario italiano per il 2026.

    Gli speciali - 25-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 25/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 25-12-2025

Adesso in diretta