Approfondimenti

Htamein Revolution: la resistenza delle donne birmane fatta con le gonne

Htamein Revolution ANSA

In Birmania è in corso una rivoluzione nella rivoluzione. Mentre il popolo combatte contro l’esercito e la sua violenza, le donne portano una battaglia che affonda le radici nel passato. 

Quest’anno l’8 marzo, la giornata internazionale delle donne, è caduto nel bel mezzo del colpo di stato militare, ma le femministe birmane non hanno lasciato che la giornata passasse sotto silenzio. È partita da lì la Htamein Revolution. Lo Htamein è un vestito tipico delle donne birmane, una sorta di gonna colorata che si lega intorno alla vita. L’8 marzo, le strade delle città si sono riempite di Htamein colorati: appesi alle finestre, ai fili della corrente e anche a bastoni, come bandiere. Gli Htamein sono diventati un simbolo delle donne in lotta, ma anche di come una società che discrimina le donne, alla fine, si può rivoltare contro agli uomini stessi: secondo una leggenda popolare e maschilista, l’uomo viene privato della sua mascolinità quando entra in contatto con i vestiti delle donne. Per questo, gli Htamein appesi per strada si sono trasformati in barricate: i militari – che sono tutti uomini – tentennavano quando dovevano passare sotto le ghirlande di Htamein, e si tenevano alla larga. 

La Htamein Revolution è solo un esempio di come le donne birmane stiano lottando con forza per i loro diritti, ora più che mai: in prima linea a guidare le manifestazioni pro democrazia. 

Naw Hser Hser è la direttrice del Women’s League of Burma, un’associazione femminista che raccoglie al suo interno 13 altri gruppi di donne appartenenti a divere comunità etniche

Le donne sono sempre state molto marginalizzate dagli uomini e da un patriarcato molto diffuso nella nostra società. Le donne non riescono ad accedere alle posizioni decisionali. Da sempre le donne sono vittime delle disuguaglianze e questo è il motivo per cui ci siamo organizzate per combattere le ingiustizie anche durante le numerose dittature militari che abbiamo subito. Questo è già il terzo colpo di stato militare, e dai precedenti e dalle donne che li hanno combattuti abbiamo imparato. Ora le donne sono in prima linea nella lotta alla resistenza contro l’esercito, molto più che durante le esperienze precedenti. Quest’anno stiamo dimostrando il potere delle donne e la loro natura da combattenti. 

L’Esercito, che sta continuano a portare avanti una strategia terribilmente violenta, è composto praticamente da soli uomini, ma secondo Naw Hser Hser la loro unica forza sono le armi. 

Non li chiamiamo nemmeno militari, li chiamiamo gruppi terroristici. Stanno perpetrando un numero enorme di violazioni e violenze nei confronti non solo delle persone che sono nelle proteste, ma anche in casa. Questo è il loro modo per dimostrare il loro potere e per farci vedere che possono fare quello che vogliono, per far si che la gente abbia paura di loro e si sottometta.  Ma il loro potere arriva solo dalle armi, se non avessero le pistole e fucili, non credo che sarebbero riusciti a mantenere il potere fino ad ora. L’unica cosa che a noi manca, sono le armi, perché le nostre proteste sono sempre pacifiche. 

Le donne, però, devono sopportare anche altri tipi di violenza.

Sappiano che le donne che vengono arrestate sono vittime di violenza sessuale di vario genere. Stiamo cercando di raccogliere più informazioni su questo punto, ma in questo momento è molto complicato. Abbiamo avuto segnalazioni di stupri subiti dalle donne che combattono, ma non sono state fatte denunce ufficiali per ora. Ma siamo certe che il corpo delle donne viene violato in carcere e per le strade. 

Ma secondo Naw Hser Hser, il posto delle donne è veramente nella rivoluzione. Da due mesi ormai stanno dimostrando forza e coraggio e sono spesso alla guida delle proteste. 

Le donne sono coraggiose, hanno la forza di guidare le proteste. Questo è il momento migliore per dimostrare che le donne hanno l’audacia di stare in prima linea, anche quando la loro vita è in pericolo. Non hanno paura di niente. Le donne non sono come prima: non vogliamo sottostare alla dominazione maschile: le donne possono fare qualunque cosa, possono guidare la rivoluzione e affrontare ogni sfida. 

Come racconta Naw Hser Hser, il popolo birmano non si arrenderà finché non avrà la sua vittoria, né tantomeno lo faranno le donne. Per il Women’s League of Burma, poi, la battaglia non finirà con la sconfitta dei militari, ma anzi, sarà in quel momento che la società birmana dovrà essere ricostruita, partendo dalle donne e dalle differenze etniche che sono l’anima e lo scheletro della Birmania.

La Birmania ha bisogno di una democrazia di unione federale, perché il nostro popolo è molto diversificato e ci sono molti gruppi etnici e comunità differenti. Questa è la grande visione che abbiamo per il futuro e la speranza di molti gruppi etnici. Ma dobbiamo procedere un passo alla volta. Prima di tutto abbiamo bisogno della libertà. Dobbiamo essere al sicuro e in pace nelle nostre case. Quindi per ora il nostro sogno, costruito negli anni, di avere un’unione federale e di condividere il potere tra le varie comunità birmane deve aspettare. Aung San Suu Kyi è stata riconosciuta da molti come una brava leader, ma noi non vogliamo un leader solo, vogliamo un collettivo di leader, con uguali diritti per tutte le etnie.

 

  • Autore articolo
    Martina Stefanoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 18/07 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 18/07 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 18/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Guida nella Jungla di sabato 19/07/2025

    Nata da un'idea di Paolo Minella e Luca Boselli, GnJ "Guida nella Jungla" è un programma dedicato alla cultura musicale underground contemporanea. Dalla metà degli anni '90, offre chart, interviste, dubplate corner e news, con ospiti come Mr. Finger, Apparat, Hype, Phil Asher, Ian O’Brien, Dj Kool Herc, Snowgoons, Tech N9ne, Dj Gruff, Dj Skizo, Club Dogo, Looptroop Rockers, Foreign Beggars e molti altri. Evolvendosi con il panorama musicale, è ora condotta da Matteo (East Milan) in collaborazione con la crew di Loopsessions Milano e O'Red. #prestaciascolto www.facebook.com/gnjradio www.instagram.com/gnjradio

    Guida nella Jungla - 18-07-2025

  • PlayStop

    Ultima Traccia di venerdì 18/07/2025

    Un viaggio musicale tra la prima metà degli anni 90 e i primi 2000 dedicato a chi ha vissuto l’adolescenza tra compilation masterizzate, squilli su MSN, pomeriggi a giocare al Game Boy o a registrare video da MTV. Ma Ultima Traccia è anche per chi non ha vissuto nulla di tutto questo e ha voglia di scoprire un mondo che sembrava analogico ma era già profondamente connesso. Ultima Traccia è un modo per chiudere la settimana come si chiudeva un CD: con l’ultima canzone, quella che ti lasciava addosso qualcosa.

    Ultima Traccia - 18-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 18/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 18/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 18-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di venerdì 18/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 18-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di venerdì 18/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 18-07-2025

  • PlayStop

    Bolsonaro deve mettere il braccialetto elettronico. Trump minaccia il Brasile “fermate il processo”

    La Corte Suprema Brasiliana ha imposto all'ex presidente Jair Bolsonaro una serie di misure cautelari, tra cui l’obbligo di portare un braccialetto elettronico e di non contattare diplomatici stranieri. La corte ha motivato la decisione con l’elevato rischio di fuga dell’ex presidente, sotto processo per un tentativo di colpo di stato nel 2022. Sulla vicenda pesano anche i rapporti di Bolsonaro e di suo figlio con Donald Trump, che dopo aver imposto al paese dazi al 50% pubblica una lettera per dire che il processo “deve interrompersi immediatamente”. L’intreccio tra politica, economia e relazioni internazionali rende particolarmente tesa l’atmosfera in Brasile.Ne abbiamo parlato con il nostro collaboratore Alfredo Somoza.

    Clip - 18-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma in ferie di venerdì 18/07/2025

    quando vi chiediamo di smutandarvi metaforicamente svelando quali sono i vostri "guilty pleasure" e ne esce una colonna sonora a dir poco peculiare

    Poveri ma belli - 18-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di venerdì 18/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    A tempo di parola - 18-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di venerdì 18/07/2025

    Stagione XI - ep 10 - David Lynch

    Rock is dead - 18-07-2025

Adesso in diretta