Approfondimenti

Godspeed You! Black Emperor: un album senza titolo per denunciare il massacro in Palestina

godspeed you!

Si può continuare a fare musica come se niente fosse mentre a Gaza è in corso uno sterminio? La risposta dei Godspeed You! Black Emperor è no. E per il suo nuovo album la band canadese  ha scelto un non-titolo che è in effetti un titolo molto potente: No Title as of 13 February 2024 28.340 Dead, che potremmo tradurre “Nessun titolo mentre i morti in data 13 febbraio 2024 sono 28.340”. I morti come sappiamo da febbraio sono enormemente cresciuti, e quelli accertati sfiorano ormai i 45mila, a cui bisogna aggiungere il numero spaventoso di dispersi, oltre che di feriti e mutilati: morti, feriti, dispersi, mutilati che in una percentuale terribile sono bambini e donne. Non è la prima volta che Godspeed You! Black Emperor utilizza una data per il titolo di un suo brano; il loro terzo album di studio, Yanqui U.X.O., pubblicato nel 2002 si apriva con un brano in due parti datato 09-15-00, 15 febbraio 2000, il giorno in cui in una città di Israele 70mila arabo-israeliani manifestarono rivendicando la sovranità dello stato palestinese sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme: il brano è esplicitamente riferito alla provocazione di Ariel Sharon, che pochi giorni dopo, il 28 settembre, scortato da mille militari  israeliani marciò sulla Spianata innescando lo scoppio della Seconda Intifada. L’anima di Godspeed You! Black Emperor è Efrim Manuel Menuck, che pur professandosi ateo è di origini  ebraiche, e ha frequentato scuole ebraiche fino all’inizio delle superiori; in settembre Menuck ha pubblicato sui social una dichiarazione: “Il sionismo è sempre stato un’ideologia razzista. Israele è un inetto stato apocalittico. La deportazione di massa e il genocidio sono sempre stati la partita finale più probabile. Siamo guidati da folli”. Menuck è nato nel 1970 a Montreal, è cresciuto a Toronto e dopo l’adolescenza è tornato a Montreal, dove nel ‘94 è nato Godspeed You!, originariamente un trio con Menuck a una delle due chitarre e un basso; l’organico si è poi allargato fino a raggiungere i quindici elementi e si è poi assestato a meno di dieci. 
Il loro secondo album, uscito nel 2000, è stato ritenuto uno dei migliori album rock dei primi anni del nuovo millennio, e la band è stata considerata molto importante per la definizione del filone del cosiddetto post-rock. Diversi membri della formazione, fra cui Menuck, hanno animato anche altri progetti paralleli. Nel 2003 il gruppo si è preso una pausa che si è poi prolungata fino al 2010, quando si è ricostituito. Il nuovo album è uscito il 4 ottobre. 
Annunciandolo, la band ha dichiarato: “Niente titolo = quali gesti hanno senso mentre piccoli corpi cadono? Che contesto? Che melodia spezzata? E allora un conteggio e una data per marcare un punto su una linea, il processo negativo, il cumulo che cresce”. A volte più astratti, i brani hanno spesso dei crescendo epici, e in mezzo ad uno di questi, al centro dell’album, si ascolta l’unica voce, di Michele Fiedler Fuentes, che in spagnolo pronuncia versi con immagini tragiche, come quella di “piccoli corpi (…) che dormiranno per sempre”: segue poi un breve brano dalla fisionomia cupa e funerea. Pur abbondando nei riferimenti politici, di carattere radicale, libertario e pacifista, nella loro produzione i Godspeed You! hanno fatto prevalentemente musica strumentale: ma qui la quasi totale assenza di testi sembra corrispondere anche ad una esigenza di pudore, di fronte ad un massacro che lascia senza parole. Un silenzio  ben eloquente, a paragone con il mutismo su Gaza anche di tanti artisti “impegnati”. I Godspeed You! saranno in Italia in marzo, per tre date a Torino, Vicenza e Bologna. 

  • Autore articolo
    Marcello Lorrai
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 09/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 09/12 17:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 09/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 09/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 09-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 09/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 09/12/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 09-12-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 09/12/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone e Chiara Pappalardo

    Fuori registro - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 09/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 09-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 09/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 09-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 09/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 09-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 09/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 09-12-2025

  • PlayStop

    Il cantante degli Editors Tom Smith racconta la sua nuova avventura solista

    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

    Clip - 09-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 09/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 09-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 09/12/2025

    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

    Volume - 09-12-2025

  • PlayStop

    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi di Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

    Clip - 09-12-2025

Adesso in diretta