Approfondimenti

Gibe 3, una maledizione per i contadini in Etiopia

Due Paesi, Etiopia e Kenya, accomunati dagli effetti devastanti di una diga: Gibe III.

Al centro della vicenda il fiume Omo e la sua portata d’acqua. Succede a monte, in Etiopia, dove il governo sta costruendo uno sbarramento in grado di fornire energia elettrica e assicurare l’irrigazione di vaste aree coltivabili.

La diga, realizzata dall’italiana Salini Costruttori- Impregilo, a pieno regime ridurrà le esondazioni che permettono alla popolazione locale di coltivare le terre alluvionali. Potenzialmente la diga permetterà di irrigare quasi 500 ettari di terreni destinati ad uso commerciale dal governo etiope.

Le prime piantagioni di cotone e canna da zucchero, si sono insediate nel 2011. Migliaia di persone sono già state sfrattate dalle loro terre. Tra le popolazioni indigene sradicate ci sono i Mursi.

Will Hurd, dell’Ong Cool Ground, ha vissuto con loro per 8 anni: “L’acqua e la terra sono tutto per loro – dice – insomma, vivono di questo . Senz’acqua, senza l’agricoltura alluvionale sulle sponde del fiume Omo, diventa molto più difficile sopravvivere. Senza l’accesso alla terra come potranno allevare il bestiame, avere il latte da dare ai bambini per una migliore alimentazione? L’adeguata nutrizione è uno dei problemi dell’Etiopia”.

I Mursi, fino ad ora, sono stati fortunati: non sono stati colpiti come altri gruppi, come i Bodi. Solo negli ultimi anni sono arrivati i grandi investimenti agricoli. “Adesso sono arrivati i bulldozer, i camion e le compagnie cinesi – continua Hurd -. Il governo etiope, infatti, per poter accedere alla terra, sta allontanando i Mursi. Vengono ricollocati in piccoli insediamenti, dove non è possibile allevare il bestiame e la terra non è abbastanza per poter coltivare i prodotti necessari al sostentamento. Tutta la loro vita sta cambiando”.

I Mursi possiedono una forma di democrazia diretta che permette agli iniziati, solo uomini, di prendere decisioni sul futuro della comunità. “E’ inconcepibile per loro – fa notare Will Hurd – una vita nei centri di ricollocamento, sotto il controllo delle regole restrittive del governo centrale. Preferirebbero morire che diventare servi di qualcuno “

Nel gennaio 2012, dopo diversi rapporti di denuncia delle violenze sulle popolazioni indigene, l’agenzia governativa statunitense USAid e la sua omonima britannica hanno organizzato una missione di verifica sul campo.

E’ da loro e dalla Banca Mondiale, infatti, che arrivano i maggiori finanziamenti per la costruzione della diga. Nove mesi dopo non era ancora stato reso pubblico l’esito della visita dei donatori. Ci sono volute altre due missioni, e la denuncia di Survival International, perché venissero resi pubblici i rapporti.

Le popolazioni locali non sono state consultate, i nuovi insediamenti non sono abitabili perché manca tutto. Will Hurd è stato mediatore durante la prima missione dei donatori e ha minacciato di rivelare le trascrizioni delle interviste realizzate se non fosse stato pubblicato un report: “Ho tradotto, per UsAid e per il dipartimento britannico per lo sviluppo internazionale, gli incontri con la popolazione dei Mursi e dei Bodi. Alla missione di verifica hanno raccontato di essere stati costretti ad accettare accordi per lo sviluppo di piantagioni nei loro territori. Gli incontri con la popolazione locale, organizzati dal governo, avvenivano in luoghi circondati dai militari. Come si può dire no a un progetto se si è circondati dall’esercito? Hanno raccontato di stupri perpetrati dai militari, di violenze. Il peggiore degli effetti, però, hanno detto a UsAid, è quello di essere stati esclusi dalla terra, necessaria al loro sostentamento. Questa è una seria violazione dei diritti umani: senza l’accesso alla terra e all’acqua come possono coltivare, sostentarsi, continuare a vivere?”

 

  • Autore articolo
    Chawki Senouci
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 18/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 18-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 18/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-12-2025

  • PlayStop

    Xabier Iriondo e i Santamante: "Un disco nato dai limiti imposti dal Covid"

    I Santamante sono una nuova band, un quartetto nato dal dialogo artistico e personale tra il chitarrista Xabier Iriondo e il batterista e percussionista Gino Sorgente, che durante il periodo dei lockdown hanno iniziato a immaginare la musica che avrebbero potuto fare, superando le limitazioni imposte da quel momento. Su questo primo impasto sonoro si sono poi aggiunti Davide Andreoni - al synth bass, all’organo e alla produzione - e Paola Micieli (in arte Dalai), alla voce e alla scrittura dei testi. Il risultato è una raccolta di canzoni tese e nervose, in equilibrio tra melodia e potenza, tra ombre e colori forti e coinvolgenti. Paola Micieli e Xabier Iriondo, ai microfoni di Radio Pop, hanno raccontato a Niccolò Vecchia la storia di questa nuova band.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-12-2025

  • PlayStop

    “Rifiorirai”: Aka5ha racconta il nuovo album a Volume

    “Rifiorirai” è il titolo del nuovo album di Aka5ha, musicista bolognese che oggi è passato a Volume per raccontarci e suonarci alcuni brani. Tra elettronica, cantautorato e folk, il disco esplora tematiche di “cambiamento e ricostruzione”, spiega l’artista, “parla di prendere le energie dalle cose difficili che accadono, e trasformarle in qualcosa che abbia valore”. Tra un brano e l’altro, Aka5ha ci racconta com’è stato produrre il disco insieme a Iosonouncane, il suo nuovo approccio nell’uso della voce e il cortometraggio realizzato per dare ai brani anche una dimensione visiva. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Aka5ha

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/12/2025

    La campagna Free All Antifas a Monza e l'attenzione su Gaza, che almeno qui su queste frequenze, non cala mai. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-12-2025

  • PlayStop

    In un libro le 15 immagini che raccontano l'Italia

    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 18-12-2025

  • PlayStop

    Aggiornamento sui Cpr

    Nella puntata del 5 dicembre è tornato a trovarci Nicola Cocco,medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr. Con lui abbiamo commentato le risposte dei medici dell'Humanitas Gavazzeni e di Niguarda ai nostri inviti in trasmissione per parlare del caso di un cittadino palestinese che è stato ritenuto idoneo alla detenzione, nonostante diversi episodi, anche gravi, di autolesionismo. E qualcosa, documenti alla mano, non torna.

    37 e 2 - 18-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/12/2025

    Considera l'armadillo di giovedì 18 dicembre 2025 con Anita Curci, ideatrice e direttrice del prima edizione di @festival degli animali in giallo @gialli.it giornate ricche di ospiti ed esperti di animali e letteratura gialla nel centro storico di Napoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-12-2025

Adesso in diretta