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Garattini: “La salute è apartitica”. Il Presidente del Mario Negri soddisfatto dello scioglimento del Comitato Vaccinazioni

Vaccinazioni

“È un risultato storico”, così il Patto Trasversale per la Scienza ha definito la revoca delle nomine dell’intero Comitato Vaccinazioni del Ministero della Salute.
L’associazione, che il 7 agosto scorso aveva lanciato una petizione contro la nomina di due membri del comitato, Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, ha scritto in una nota che le loro posizioni critiche verso i vaccini rischiavano di indebolire la fiducia dei cittadini e compromettere la credibilità delle istituzioni sanitarie.
In nove giorni la petizione aveva superato 35.000 firme, tra cui quelle di figure di rilievo come il premio Nobel Giorgio Parisi e il professor Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano.
Sentiamo il suo commento:

“È una situazione davvero molto imbarazzante e negativa. Non è accettabile che persone contrarie ai vaccini siano presenti in una commissione.
Se deve trattarsi di una commissione scientifica, allora devono farne parte persone con una formazione scientifica e che credono nella scienza. Il ministro — può darsi che non avesse controllato — ma resta comunque molto strano che non si verifichi attentamente la composizione di un comitato che ha un ruolo fondamentale dal punto di vista della prevenzione.
Forse chi ha fatto la commissione pensava fosse utile includere anche qualcuno con posizioni contrarie, ma insomma, non si tratta di una commissione che deve studiare da capo a cosa servono i vaccini: è una commissione che deve occuparsi concretamente di vaccini.
Lì probabilmente entrano in gioco i partiti: ognuno vuole inserire i propri rappresentanti e magari finiscono dentro anche persone che non c’entrano nulla.
Per lo meno il ministro ha riaperto la questione, quindi ora vedremo chi verrà inserito nel nuovo comitato vaccinazioni.
Quando ci si occupa di salute, bisognerebbe mettere da parte le logiche di partito, perché la salute è apartitica.”

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