
Fuorilegge. Questo sarà lo slogan del Rome Pride quest’anno – la madrina sarà Rose Villain che interpreta la canzone con questo titolo – lo ha annunciato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride e presidente del circolo Mario Mieli, convinto della presenza di centinaia di migliaia di persone in piazza con un lungo corteo che partirà da piazza della Repubblica per arrivare alle Terme di Caracalla. Annuncia anche la prossima presenza del Roma Pride alla manifestazione a Budapest, che i promotori vogliono fare lo stesso nonostante il divieto di Orban. Infatti, uno dei tanti carri che attraverseranno il centro di Roma sarà dedicato proprio al presidente ungherese, uno degli esempi peggiori in Europa di scelte repressive contro la comunità Lgbtqia+, ma non è il solo purtroppo. Quest’anno con la nuova presidenza americana anche negli stati uniti tira un’aria di destra e di forte chiusura sui diritti. E l’Italia in Europa l’anno scorso non ha nemmeno firmato insieme ad Orban la dichiarazione per le politiche europee a favore della comunità Lgbtqia+. Quindi tante le ragioni per la piazza del Pride di Roma: Fuorilegge perché tanti governi ormai dove spirano venti di destra tentano di restringere e togliere diritti, ma è anche vero che in Italia del resto è proprio la legge a dover supplire alle mancanze del governo Meloni, come è accaduto qualche settimana fa con la sentenza della Corte Costituzionale, che ha stabilito che è incostituzionale vietare il riconoscimento di un figlio nato in Italia grazie alla procreazione assistita praticata all’estero da parte di entrambe le madri di una coppia omosessuale. Un riconoscimento importante, che ora i Comuni possono attuare e lo ha fatto, proprio ieri alla vigilia del Pride, il sindaco di Roma Gualtieri che ha registrato la nascita di sei bambini nati da due mamme attraverso la procreazione assistita all’estero. E’ la prima grande città a farlo.