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Francia, al via la convenzione cittadina sul fine vita

Macron Francia Fine Vita ANSA

Dopo quella sul clima, la Francia crea una convenzione cittadina per parlare
dell’accompagnamento al fine vita. A partire da venerdì 9 dicembre e fino al 19 marzo prossimo, 170 cittadini estratti a sorte parteciperanno per tre volte a settimana ad atelier, incontri e dibattiti per cercare di capire se c’è bisogno di modificare la legge in vigore. Per esempio, introducendo un aiuto attivo a morire in casi ben precisi, come aveva suggerito il comitato nazionale di etica lo scorso settembre.

Il parere del comitato però non era stato unanime e aveva spinto il presidente Macron a organizzare questa nuova convenzione cittadina, che consegnerà il suo rapporto alla prima ministra.

Non si tratta, spiega il governo, di ottenere delle soluzioni chiavi in mano al termine dei quattro mesi di lavoro (che poi concretamente sono solo 27 giorni), ma di avere le idee più chiare sulla questione, “smussare gli angoli prima del dibattito parlamentare e assicurarsi che tutte la parti in causa abbiano voce in capitolo”.

In pratica, il ruolo dei cittadini sarà innanzitutto di smontare i cliché, riassumere i punti di accordo e disaccordo in merito all’eutanasia e al suicidio assistito e cercare di individuare i nodi che possono essere sciolti da un’eventuale proposta di legge. Un’impostazione molto diversa da quella del precedente gruppo di lavoro sul clima, quando Macron aveva promesso che avrebbe recepito senza filtri tutte le proposte dei cittadini per poi però rigettarne alcune a lavori finiti. Meglio procedere con cautela, davanti a quella che potrebbe diventare la riforma sociale più importante della sua presidenza.

Lo stesso Macron, che in campagna elettorale aveva preannunciato di voler mettere sul tavolo la questione dell’eutanasia, non si è mai veramente espresso pro o contro la legalizzazione. Recentemente ha ribadito di essere convinto che la legge sul fine vita sia imperfetta e debba evolversi, perché “esistono delle situazioni inumane a cui bisogna dare una risposta”.

La maggior parte degli osservatori politici, però, è convinta che prima di legiferare su un tema che tocca l’intimità, la salute e la morale delle persone, voglia essere sicuro di avere il sostegno dei francesi, a prescindere da quello che dicono i sondaggi sul “diritto a morire con dignità”. È anche per questo che i partecipanti alla commissione sono stati sorteggiati sulla base di criteri molto precisi e che, per essere sicuri di includere le persone più fragili e precarie, otto di loro sono stati chiamati direttamente da delle ONG del settore.

Per capire quanto il governo abbia preso sul serio la decisione di riaprire il dibattito democratico sul fine vita, basta pensare che oltre alla convenzione cittadina, sono state lanciate delle consultazioni con le associazioni e gli operatori sanitari; è stato creato un gruppo di lavoro parlamentare misto e sono stati attivati i diversi organismi etici regionali.

La questione è certo complessa e delicata ma è anche essenziale. E oggi a Parigi il dibattito non fa che cominciare.

  • Autore articolo
    Luisa Nannipieri
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    1) “La gente non lascia Gaza City perché non sa dove andare o perché non può permetterselo”. Migliaia di persone restano nella città della striscia, mentre l’esercito continua a bombardarla. (Jacob Granger - MSF) 2) “Israele sta commettendo un genocidio, ma gli altri paesi hanno l’obbligo giuridico di fare tutto ciò che possono per impedirglielo”. In esteri la seconda puntata dell’intervista a Chris Sidoti, giudice della commissione Onu. (Valeria Schroter, Chris Sidoti - Commissione Onu d'inchiesta per i territori palestinesi) 3) La Francia ancora in piazza. Un milione di persone mobilitate dai sindacati per protestare contro la legge di bilancio di Bayrou. (Veronica Gennari) 4) La tragedia umanitaria della guerra in Sudan, e i sudanesi che resistono. Premiata in Norvegia una rete di associazioni comunitarie che lavorano per favorire l’ingresso di aiuti. (Irene Panozzo, analista politica) 5) Donald Trump alla corte britannica. La luna di miele tra Keir Starmer e il presidente Usa è soprattutto una questione di business. (Marco Colombo, giornalista) 6) World Music. Together for Palestine, il concerto organizzato da Brian Eno a Londra contro il genocidio. (Marcello Lorrai)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Alessio Lega ricorda Fausto Amodei: "Sublime la sua scrittura, una persona tenera e ironica"

    È morto a 91 anni Fausto Amodei, figura cruciale per la canzone popolare italiana che alla fine degli anni cinquanta aveva contribuito a fondare il Cantacronache, il primo esperimento di canzone politica “d’autore” in Italia. Tra i suoi capolavori 'Per i morti di Reggio Emilia', una delle canzoni popolari e politiche più suonate nelle piazze d’Italia. Ma "le sue canzoni sono riuscite ad andare ben oltre il suo nome” diventando parte dell’immaginario collettivo, ricorda il cantautore Alessio Lega ai microfoni di Radio Popolare. Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia.

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    Poveri ma belli di giovedì 18/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Inizia la Milano Green Week! gli eventi e iniziative le presenta l'assessora al verde, Elena Grandi. Rachele di Magiafiori, la nostra chef vegetale ci sugegrisce poi un menù tutto...green. Marcello ed Elisa, infine, ascoltatori/educatori ci han scritto per raccontarci La Rosa dei Venti, l'associazione che da anni nel comasco, lavora per l'inclusione di persone con disturbi di personalità. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    In compagnia di Niccolò Vecchia telefoniamo ad Alessio Lega per ricordare, nel giorno della sua scomparsa, Fausto Amodei, un vero simbolo della canzone politica d’autore italiana. Segue mini live in studio con il giovane jazzista Francesco Cavestri in vista del suo concerto al Blue Note di martedì prossimo. Nella seconda parte siamo in compagnia di Piergiorgio Pardo, nostro ospite fisso per la rubrica LGBT, con cui parliamo del film “I segreti di Brokeback Mountain” e alcuni eventi del weekend. Concludiamo con una telefonata a Marina Catucci da New York, per commentare l’improvvisa sospensione dello show di Jimmy Kimmel dalla rete Abc, a seguito di una frase “scomoda” su Charlie Kirk detta dal conduttore in trasmissione.

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