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Da Tokyo 2020 l’Italia più bella torna a casa con 40 medaglie

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò si presenta alla conferenza stampa di bilancio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la sicurezza di chi ce l’ha fatta: “Abbiamo reso felice l’Italia”. E poi aggiunge: “Abbiamo vinto almeno una medaglia al giorno, non era mai accaduto. È un’Italia multietnica e integrata, con atleti provenienti da tutte le Regioni e nati in tutti e 5 i continenti.”E inequivocabilmente quella di Tokyo è stata un’Olimpiade che ha avuto per l’Italia numeri eccezionali: 40 medaglie in tutto. Mai successo prima. I risultati migliori erano state 36 medaglie a Roma 1960, ma si giocava in casa, e a Los Angeles 1932, ma le Olimpiadi allora erano un’altra cosa basti dire che avevano partecipato 37 paesi e questa volta sono stati 205. Chiudiamo con 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi, l’ultimo con le ragazze della ginnastica ritmica nella prova a squadre.
Questo vale la 10a posizione nel medagliere dietro a Olanda, Francia e Germania che ci hanno raggiunto e superato proprio nelle ultime 24 ore di gare solo grazie ad un maggior numero di argenti.

Crescono i paesi a medaglia, 93 contro gli 87 di Rio, gli 85 di Londra e gli 86 di Pechino.
Tokyo è riuscita ad organizzare un’edizione dei giochi con le difficoltà di una pandemia che nessuno aveva mai dovuto affrontare. E’ funzionato tutto nel migliore dei modi anche il numero dei positivi è stato contenuto. Sulla gestione economica, visto che sono state comunque Olimpiadi senza pubblico e senza incassi, ne sapremo qualcosa fra qualche mese o fra qualche anno. E speriamo che non ci sia un effetto Atene. Si spegne il braciere delle Olimpiadi ma la festa è solo temporaneamente sospesa. Martedì 24 agosto si tornerà in pista, in pedana, in vasca e nei palazzi dello sport. Inizieranno le Paralimpiadi che a Rio hanno portato tante e grandi soddisfazioni agli atleti azzurri.

Foto | Le azzurre della ginnastica ritmica festeggiano il bronzo olimpico a Tokyo 2020

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    Luca Gattuso
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    Tre anni di Chat Gpt. Il 30 novembre 2022 la società californiana Open AI metteva a disposizione degli utenti, gratuitamente, il primo software di intelligenza artificiale (IA). A distanza di tre anni c’è una bolla speculativa, generata dagli investimenti multi-miliardari nell’IA, che rischia di scoppiare su Wall Street. Non è escluso, però, che si sgonfi lentamente, senza provocare grossi danni. Un’ipotesi che i capi di Big Tech (le grandi società tecnologiche da Apple a Microsoft, da Google a Amazon, a Meta e a diverse altre) sembrano escludere, preferendo messaggi allarmistici. Sundar Pichai, amministratore delegato di Google-Alphabet qualche giorno fa ha detto: se scoppiasse una bolla nel settore dell'IA «nessuna azienda ne sarebbe immune, inclusi noi». Pubblica ha ospitato il giornalista e saggista Michele Mezza e la filosofa della scienza Teresa Numerico.

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    Al via le prove sulle tre materie del semestre filtro (chimia, fisica e biologia) per tutti i pre-iscritti a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, poi per tutti quelli che avranno passato i tre testi (scritti a risposta multipla) andranno in una graduatoria dove poi verranno ammessi a numero chiuso (per le università private e telematiche invece è rimasto lo sbarramento del test d’entrata). “Era difficile fare peggio del numero chiuso, ma la ministra c’è riuscita. Il numero chiuso spostato da settembre a gennaio è una ingiustizia in più e un favore ai privati”. Alessandro Bruscella, Coordinatore nazionale Unione degli Universitari, presenta il ricorso collettivo che da oggi verrà annunciato sotto il ministero con una manifestazione con Rete degli Studenti e altre organizzazioni. “Ci vuole un investimento strutturale, corsi di accesso aperti e poi specializzazioni anche a numero chiuso. Invece ci sono tagli ovunque”. Ascolta l'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli ad Alessandro Bruscella.

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